Patristica

La conversione di Agostino, di Benozzo Gozzoli (dalle Storie della vita di sant'Agostino nell'omonima Chiesa a san Gimignano, 1465)

Con dottrina patristica (dal latino pater, patris, "padre") si intende la filosofia cristiana dei primi secoli, elaborata dai Padri della Chiesa e dagli scrittori ecclesiastici. Dopo il periodo dell'apologetica, che aveva visto gli scrittori cristiani impegnati nella difesa della loro religione dalle tesi morali e filosofiche ad essa contrarie, si giunge alla concessione ai cristiani della libertà di culto con l'editto di Milano (313): non è più necessario difendere la dottrina cristiana. Gli scrittori cristiani hanno così la possibilità di impegnarsi nell'evangelizzazione della religione e nell'indagine dei testi sacri (esegesi).

Costoro si rendono tuttavia consapevoli della sopravvivenza dei modelli ereditati dalla cultura pagana: si sentono perciò in dovere di fare i conti con il fascino che la filosofia, la retorica e la letteratura antiche continuano ad esercitare. Da qui la ricerca di un possibile dialogo (spesso sull'esempio di Origene): da un lato si cerca di interpretare il cristianesimo mediante concetti ripresi dalla filosofia greca, dall'altro si riconduce il significato di questa alla nuova religione.

Descrizione

La Patristica si divide generalmente in tre periodi:

  • fino al 200 è dedicata alla difesa del cristianesimo contro i suoi avversari (padri Apologisti, il più noto è Giustino Martire);
  • fino al 450 è il periodo in cui sorgono invece i primi grandi sistemi di filosofia cristiana (Clemente Alessandrino, Origene, Eusebio di Cesarea, Sant'Agostino);
  • fino all'VIII secolo è rielaborazione delle dottrine già formulate e di formulazioni originali (Boezio).

La Patristica maggiore orientale svolse un lavoro di esegesi scritturale secondo due direttive:[1]

La Patristica maggiore occidentale è rappresentata da quattro Padri: Sant'Ambrogio, san Girolamo e Sant'Agostino, vissuti fra IV e V secolo, e san Gregorio Magno, vissuto fra VI e VII secolo.

La Patristica minore è costituita dagli apologisti, difensori della fede cristiana contro ebrei, pagani ed eretici. Si può dividere in due gruppi:

Eredità

L'eredità della patristica fu raccolta dalla scolastica. La Catena aurea di san Tommaso d'Aquino arrivò a citare 22 autori latini e 57 autori greci, molti dei quali all'epoca ancora sconosciuti in Occidente, raccogliendo una qualità e quantità di testi non latini senza precedenti nell'Alto Medioevo.[2]

Nel XIX secolo, Jacques Paul Migne raccolse nella Patrologia Latina e nella Patrologia Graeca tutti i testi cristiani pubblicati fino al XII secolo incluso. Il relativo contenuto è stato trasferito nel sito web documentacatholicaomnia.eu, liberamente consultabile.

Note

  1. ^ Giuseppe Faggin, Storia della filosofia, vol. 1, Principato editore, Milano, 1983, pag. 201-202.
  2. ^ Jean-Pierre Torrell, Amico della verità. Vita e opere di san Tommaso d'Aquino, Edizioni Studio Domenicano, 2017, p. 223, ISBN 978-88-7094-798-4.

Bibliografia

  • Claudio Moreschini, Storia della filosofia patristica, ed. Morcelliana, 2004.
  • Claudio Moreschini, Storia del pensiero cristiano tardo-antico, ed. Bompiani, 2013.
  • C. Moreschini - E. Norelli, Storia della letteratura cristiana antica greca e latina, ed. Morcelliana, 2019.
  • M. Simonetti - E. Prinzivalli, Storia della letteratura cristiana antica, ed. EDB, 2010.

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