Piazza Pia

Piazza Pia
La Cattedrale vista da piazza Pia nel 2007
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàAlbano Laziale
Informazioni generali
Tipopiazza
Mappa
Map
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Coordinate: 41°43′52.13″N 12°39′29.85″E / 41.731148°N 12.658292°E41.731148; 12.658292

Piazza Pia, già denominata piazza Luigi Sabatini, è una storica piazza principale della città di Albano Laziale, in provincia di Roma, nell'area dei Castelli Romani. Situata a ridosso del fianco orientale della Cattedrale di San Pancrazio, è la seconda piazza più vasta del centro storico di Albano.

Storia

Piazza Pia (in basso a sinistra) nel Catasto Gregoriano (1816-1870): qui compare la denominazione di Prato delle Monache.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Albano.

La piazza venne aperta alla metà del Seicento, quando sulle terre della duecentesca abbazia di San Paolo venne disegnato il "tridente di strade" di Albano Laziale,[1][2] attorno al quale sorse il nuovo quartiere di borgo San Paolo, che si popolò di edifici monumentali come palazzo Rospigliosi (1667)[3] e soprattutto palazzo Pamphilj (1708-1717).[3]

Al suo aspetto originario la piazza si presentava come un vasto manto erboso largo circa 55 metri per 75 e delimitato a sud-est da palazzo Serlupi, a nord-est da case di civile abitazione, a nord-ovest dal convento della monache clarisse (aperto nel 1631 e noto agli albanensi come "delle sepolte vive" o "delle monache Farnesiane")[4] ed a sud-ovest dalla navata destra della basilica cattedrale di San Pancrazio (adibito dal 1687 al 1826 a cimitero).[5] La piazza prese il nome di "prato delle Monache" dal convento delle clarisse, ed era destinata tra l'altro all'annuale fiera del 12 maggio ed alle esecuzioni capitali; in particolare dopo la rivoluzione francese ospitò la ghigliottina, che venne collocata sul lato nord-est del quadrilatero erboso: lo storico boia dello Stato Pontificio, Mastro Titta, registrò nelle sue memorie che fu attivo ad Albano solo due volte in un settantennio, nel 1801 e nel 1856.[6]

Nel 1847, un anno dopo la visita ad Albano di papa Pio IX, la piazza ricevette il nome di "Pia" che conservò nella toponomastica ufficiale fino al 1870,[2] ma che è rimasto ancora oggi fortemente radicato presso gli albanensi. Una nuova denominazione della piazza venne decretata dal sindaco albanense Pietro Feoli il 13 maggio 1883, che decise di intitolare la piazza a sé stesso in considerazione del dono da lui fatto alla città di una storica fontana precedentemente collocata nel suo palazzo, già palazzo Corsini, e fatta realizzare da Carlo IV di Spagna all'epoca del suo soggiorno ad Albano.[7]

Piazza Feoli tuttavia già nel 1897 cambiò nome in piazza Luigi Antonio Sabatini, poiché l'amministrazione accolse la proposta del maestro Cesare De Santis di dedicare l'area al compositore e musicista albanense Luigi Antonio Sabatini.[8] Durante il fascismo la piazza venne intitolata al presidente del Consiglio dei ministri Benedetto Cairoli.[8] Dopo la seconda guerra mondiale è tornata la denominazione di piazza Luigi Sabatini, ma si è probabilmente generata una confusione tra il compositore settecentesco ed il quasi omonimo sindaco repubblicano Luigi Sabatini. Ad ogni modo dopo la risistemazione del 2006 la piazza è tornata alla denominazione di piazza Pia, che in effetti non le è mai stata tolta.

Descrizione

Lo stesso argomento in dettaglio: Centro di Albano Laziale.

Note

  1. ^ Silvestri-D'Ambrosio, pp. 12-14.
  2. ^ a b Crielesi, p. 78.
  3. ^ a b Chiarucci, p. 70.
  4. ^ Ricci, libro I capo VII p. 246.
  5. ^ Del Pinto, p. 20.
  6. ^ Giovanni Battista Bugatti detto Mastro Titta, Mastro Titta, il boia di Roma. Memorie di un carnefice scritte da lui stesso - Annotazioni delle giustizie eseguite da Giovanni Battista Bugatti e dal suo successore Vincenzo Balducci (1796 -1870)., su it.wikisource.org. URL consultato il 13-10-2009..
  7. ^ Crielesi, p. 79.
  8. ^ a b Crielesi, p. 80.