Prefettura del pretorio dell'Illirico

Prefettura del pretorio dell'Illirico
Prefettura del pretorio dell'Illirico
L'Impero romano e le sue 4 prefetture del pretorio attorno al 395.
Informazioni generali
CapoluogoSirmium
(347-361, 375-379, 388-391),
Tessalonica
(395 - VI secolo?)
Dipendente daImpero romano
(347-361, 375-379, 388-391),
Impero romano d'Oriente
(395-VI secolo)
Suddiviso in3, poi 2 diocesi: Dacia, Macedonia, Pannonia
(rinominata Illirico nel 379 e ceduta all'Impero d'Occidente nel 395)
Evoluzione storica
Inizio347
FineVI secolo?

La prefettura del pretorio dell'Illirico (latino: praefectura praetorio per Illyricum; greco: ἐπαρχότης/ὑπαρχία τῶν πραιτωρίων τοῦ Ἰλλυρικοῦ) era una delle quattro grandi prefetture del pretorio in cui fu diviso il tardo Impero romano. Il centro amministrativo della prefettura fu inizialmente Sirmio, e poi, dopo il 379, Tessalonica.[1][2] Prese il nome dalla vecchia provincia romana dell'Illirico, e al suo apogeo comprendeva la Pannonia, il Norico, Creta e gran parte dei Balcani tranne la Tracia.

Storia amministrativa

La prefettura nel corso del IV secolo

A differenza delle altre tre prefetture "classiche" che sono menzionate nella Notitia dignitatum (Gallia, Italia e Oriente), la storia amministrativa dell'Illirico durante il IV secolo fu turbolenta, poiché fu soppressa, ripristinata e divisa varie volte.[3]

Inizialmente i territori comprendenti la prefettura appartenevano alla Prefettura d'Italia, Illirico e Africa, quando venne istituita nel 337 in seguito alla spartizione dell'impero tra i figli di Costantino I. Sembra che le tre diocesi di Macedonia, Dacia e Pannonia furono per la prima volta raggruppate in una separata prefettura del pretorio nel 357 da Costanzo II. Continuò a esistere fino al 361, quando venne soppressa dall'imperatore Giuliano, e tornò di nuovo in vita nel 375-379 sotto Graziano.[4]

Nel 379 la Diocesi di Pannonia fu di nuovo aggiunta all'Italia come "diocesi dell'Illirico", mentre Macedonia e Dacia ("Illirico orientale") per un breve periodo furono governate direttamente da Teodosio I da Tessalonica.[5]

Negli anni successivi anche Dacia e Macedonia furono incorporate nella prefettura d'Italia, tranne per il periodo 388-391, quando costituirono una prefettura separata.[4]

Dopo la morte di Teodosio nel 395 e la permanente divisione dell'Impero la ricostituita prefettura dell'Illirico incorporò le diocesi di Macedonia e Dacia, con Tessalonica come capitale. Tuttavia, l'Impero romano d'Occidente, specialmente durante la reggenza del generale Stilicone, continuò a rivendicare a loro la prefettura fino al 437, quando Galla Placidia e Valentiniano III riconobbero la sovranità dell'Impero d'Oriente sulla prefettura.[6]

Sembra che la capitale della prefettura fu di nuovo spostata per un breve periodo (437-441) a Sirmio,[7] ma gli storici dibattono sullo spostamento poiché i Balcani settentrionali erano devastati dalle invasioni.

L'intenzione di Giustiniano I di spostare la capitale alla città da lui costruita di Justiniana Prima negli anni 540 non si realizzò.[8]

Lista di praefecti praetorio per Illyricum

Insignia del Prefetto del Pretorio dell'Illirico
  • Vulcacio Rufino (347-352)
  • Anatolio (357-360)
  • Florenzio (360-361)
  • Sesto Petronio Probo (364)
  • ...
  • Eutichiano (396-397)
  • Anatolio (397-399)
  • Clearco (402/407)
  • Giovio (407)
  • Erculio (408-410)
  • Leonzio (412-413)[9]
  • Strategio (415)[9]
  • Filippo (420-421)[9]
  • Nestorio (421/423)[9]
  • Gessio (fratello di Elia Eudocia; tra il 421 e il 443 circa)
  • Antemio Isidoro (22 aprile-10 ottobre 424)
  • Florenzio (422/428, sicuramente Prefetto del pretorio, probabilmente dell'Illirico)
  • Antioco (427)[9]
  • Simplicio Regino (435)
  • Eubulo (436)[9]
  • Leonzio (435/441)[9]
  • Talassio (439)[9]
  • Valentino Georgio Ippasia (439/442)[9]
  • Apreemio (441)[9]
  • Teodoro (444)[9]
  • Ormisda (448)
  • Salomone (449)[9]
  • Eulogio (prima del 451)[9]
  • Valentiniano (452)[9]
  • Eusebio (463)[9]
  • Callicrate (468-469)[9]
  • Aureliano o Protadio (473)[9]
  • Paolo (474)[9]
  • Giovanni (479)
  • Giovanni Tommaso (480/486; forse identico al precedente Giovanni)[9]
  • Sparziazio (491/518)[9]
  • Tommaso (500)[9]
  • Giovanni (517)[9]
  • Stefano (521/522 o 529)[10]
  • Archelao (prima del 524)

Note

  1. ^ Thessalonica, 1910 Catholic Encyclopedia
  2. ^ Illyria, 1910 Catholic Encyclopedia
  3. ^ È un errore comune affermare che le prefetture del pretorio furono istituite come unità territoriali da Costantino I già intorno al 318 o al 324, come anacronisticamente affermato da Zosimo. In realtà, ciascun Augusto o Cesare continuò ad avere il proprio prefetto del pretorio come capo di stato maggiore, e solo a partire dalla metà del IV secolo le prefetture divennero suddivisione amministrative permanenti dell'Impero (Le Mond Byzantin, pp. 190-191).
  4. ^ a b Le Mond Byzantin, p. 396
  5. ^ Greece, 1910 Catholic Encyclopedia
  6. ^ Le Mond Byzantin, pp. 397-398
  7. ^ Southern Pannonia during the age of the Great Migrations
  8. ^ Le Mond Byzantin, pp. 401-402
  9. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v PLRE II, p. 1249.
  10. ^ PLRE II, p. 1250.

Bibliografia

  • Notitia dignitatum, su intratext.com.
  • (FR) Cécile Morrisson (a cura di):Le Mond Byzantin I - L'Empire romain d'orient (330-641) Parigi, 2004 ISBN 2-13-052006-5, (trad. ital. Il mondo bizantino, Torino, Einaudi, ISBN 9-78-880618610-4)
  • The Times History of Europe, Times Books, London, 2001.

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Collegamenti esterni

  • Mappa - l'Impero romano nel 337, su roman-empire.net. URL consultato il 26 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2007).


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