Rappresentazione spettrale di Källén-Lehmann

La rappresentazione spettrale di Källén-Lehmann fornisce una espressione generale per la funzione di correlazione a due punti di una teoria di campo interagente come una somma pesata di propagatori liberi. Fu scoperta da Gunnar Källén e Harry Lehmann indipendentemente[1][2]. Il propagatore di una teoria interagente può essere scritto come:

Δ ( p ) = 0 d μ 2 ρ ( μ 2 ) 1 p 2 μ 2 + i ε {\displaystyle \Delta (p)=\int _{0}^{\infty }d\mu ^{2}\rho (\mu ^{2}){\frac {1}{p^{2}-\mu ^{2}+i\varepsilon }}}

dove ρ ( μ 2 ) {\displaystyle \rho (\mu ^{2})} è la funzione di densità spettrale che dovrebbe essere definita positiva. In una teoria di gauge, quest'ultima condizione non può essere garantita, ma tuttavia si può comunque costruire un'analoga rappresentazione spettrale[3]. Questa formula è un utile strumento che permette di trattare le teorie di campo con un approccio non perturbativo.

Derivazione matematica

Per derivare la rappresentazione spettrale per il propagatore di un campo Φ ( x ) {\displaystyle \Phi (x)} , si consideri un insieme completo di stati { | n } {\displaystyle \{|n\rangle \}} , rispetto ai quali la funzione di correlazione a due punti può essere scritta come:

0 | Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 = n 0 | Φ ( x ) | n n | Φ ( y ) | 0 . {\displaystyle \langle 0|\Phi (x)\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle =\sum _{n}\langle 0|\Phi (x)|n\rangle \langle n|\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle .}

A questo punto si può usare l'invarianza di Poincaré dello stato di vuoto, come generalmente indicato nelle ipotesi fondamentali delle teorie di campo, per semplificare l'espressione precedente:

0 | Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 = n e i p n ( x y ) | 0 | Φ ( 0 ) | n | 2 . {\displaystyle \langle 0|\Phi (x)\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle =\sum _{n}e^{-ip_{n}\cdot (x-y)}|\langle 0|\Phi (0)|n\rangle |^{2}.}

Si introduca la funzione di densità spettrale:

ρ ( p 2 ) θ ( p 0 ) ( 2 π ) 3 = n δ 4 ( p p n ) | 0 | Φ ( 0 ) | n | 2 {\displaystyle \rho (p^{2})\theta (p_{0})(2\pi )^{-3}=\sum _{n}\delta ^{4}(p-p_{n})|\langle 0|\Phi (0)|n\rangle |^{2}} .

Si è usato il fatto che la funzione a due punti, essendo una funzione di p μ {\displaystyle p_{\mu }} , può solo dipendere da p 2 {\displaystyle p^{2}} . Inoltre tutti gli stati intermedi hanno p 2 0 {\displaystyle p^{2}\geq 0} e p 0 > 0 {\displaystyle p_{0}>0} . È immediato capire che la funzione di densità spettrale è reale e positiva. Quindi, si può scrivere:

0 | Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 = d 4 p ( 2 π ) 3 0 d μ 2 e i p ( x y ) ρ ( μ 2 ) θ ( p 0 ) δ ( p 2 μ 2 ) {\displaystyle \langle 0|\Phi (x)\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle =\int {\frac {d^{4}p}{(2\pi )^{3}}}\int _{0}^{\infty }d\mu ^{2}e^{-ip\cdot (x-y)}\rho (\mu ^{2})\theta (p_{0})\delta (p^{2}-\mu ^{2})}

dove si è scambiato l'ordine di integrazione, passaggio da analizzare bene dal punto di vista matematico ma in questo contesto si possono tralasciare tutti gli eventuali problemi di questo scambio e scrivere quindi:

0 | Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 = 0 d μ 2 ρ ( μ 2 ) Δ ( x y ; μ 2 ) {\displaystyle \langle 0|\Phi (x)\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle =\int _{0}^{\infty }d\mu ^{2}\rho (\mu ^{2})\Delta '(x-y;\mu ^{2})}

dove

Δ ( x y ; μ 2 ) = d 4 p ( 2 π ) 3 e i p ( x y ) θ ( p 0 ) δ ( p 2 μ 2 ) {\displaystyle \Delta '(x-y;\mu ^{2})=\int {\frac {d^{4}p}{(2\pi )^{3}}}e^{-ip\cdot (x-y)}\theta (p_{0})\delta (p^{2}-\mu ^{2})} .

Dal teorema CPT si sa inoltre che è valida una espressione identica per 0 | Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 {\displaystyle \langle 0|\Phi ^{\dagger }(x)\Phi (y)|0\rangle } e quindi si può arrivare all'espressione per il prodotto ordinato cronologicamente di campi:

0 | T Φ ( x ) Φ ( y ) | 0 = 0 d μ 2 ρ ( μ 2 ) Δ ( x y ; μ 2 ) {\displaystyle \langle 0|T\Phi (x)\Phi ^{\dagger }(y)|0\rangle =\int _{0}^{\infty }d\mu ^{2}\rho (\mu ^{2})\Delta (x-y;\mu ^{2})}

dove adesso

Δ ( p ; μ 2 ) = 1 p 2 μ 2 + i ε {\displaystyle \Delta (p;\mu ^{2})={\frac {1}{p^{2}-\mu ^{2}+i\varepsilon }}}

è il propagatore della particella libera non interagente. A questo punto, ottenuto l'esatto propagatore dato dal prodotto cronologicamente ordinato della funzione a due punti, si è ottenuta la decomposizione spettrale.

Note

  1. ^ Gunnar Källén, Helvetica Physica Acta, vol. 25, 1952, p. 417.
  2. ^ Harry Lehmann, Nuovo Cimento, vol. 11, 1954, p. 342.
  3. ^ Franco Strocchi, Selected Topics on the General Properties of Quantum Field Theory, Singapore, World Scientific, 1993, ISBN 981-02-1143-0.

Bibliografia

  • S. Weinberg, The Quantum Theory of Fields: Volume I Foundations, Cambridge University Press, 1995, ISBN 0-521-55001-7.
  • Michael Peskin e Daniel Schoeder, An Introduction to Quantum Field Theory, Perseus Books Group, 1995, ISBN 0-201-50397-2.
  • Jean Zinn-Justin, Quantum Field Theory and Critical Phenomena, 3rd, Clarendon Press, 1996, ISBN 0-19-851882-X.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • The Tangent Bundle, su physics.thetangentbundle.net. URL consultato il 29 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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