Richard Scheringer

Richard Scheringer

Segretario di Stato del Ministero dell'Agricoltura della Baviera
Durata mandatonovembre 1945 –
dicembre 1945

Membro del Landtag della Baviera
Durata mandatoluglio 1946 –
novembre 1946

Membro del comitato esecutivo del DKP
Durata mandato? –
1986

Dati generali
Partito politicoPartito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori, Partito Comunista di Germania, Partito Comunista Tedesco
Professionemilitare
Richard Scheringer
NascitaAquisgrana, 13 settembre 1904
MorteAmburgo, 9 maggio 1986
Luogo di sepolturaIngolstadt
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania / Bandiera della Germania Germania
Forza armataReichswehr
Unità78ª divisione di fanteria della Wehrmacht / 5º reggimento di artiglieria della Reichswehr
Anni di servizio1924-1945
GradoUfficiale / Tenente / Guardiamarina
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna di Francia / Fronte orientale
Altre carichepolitico
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Manuale

Richard Scheringer (Aquisgrana, 13 settembre 1904 – Amburgo, 9 maggio 1986) è stato un politico e militare tedesco, ufficiale della Reichswehr e membro del partito nazionalsocialista, poi di quello comunista.

Biografia

Scheringer era il figlio dell'ufficiale dell'esercito prussiano Ernst Scheringer, che morì nel 1915, nel corso della prima guerra mondiale.

Frequentò la scuola elementare a Rastatt e il liceo a Coblenza. Tra il 1922 e il 1923 Scheringer si schierò contro l'occupazione della Renania e i separatisti renani. Andò a Berlino e nel 1924 superò l'esame di maturità a Zehlendorf.

Vita privata

Scheringer aveva ottimi rapporti con lo scrittore Ernst Jünger, al quale invano chiese nel 1983 di partecipare alle manifestazioni contro la doppia risoluzione della NATO. Al funerale di Scheringer, Jünger fece depositare una ghirlanda con la dedica "Al vecchio amico".[1]

Carriera

Studi e partito nazista

Il 1º aprile 1924 entrò a far parte dei 5º reggimento di artiglieria della Reichswehr a Ulma e l'anno successivo superò l'esame del Fahnenjunker, mentre nel 1927 superò quello di ufficiale presso la scuola di artiglieria di Jüterbog. Il 1º febbraio 1928 fu promosso al grado di tenente del suo reggimento. Scheringer iniziò a frequentare circoli di estrema destra e a sostenere i nazionalsocialisti. Insieme ai suoi due compagni di reggimento Hanns Ludin e Hans Friedrich Wendt nell'ottobre 1930 venne condannato a 18 mesi di prigionia, che scontò nella fortezza di Gollnow, nell'ambito di un "processo contro una formazione di cellule naziste".

Prigionia e KPD

Dopo aver parlato con dei comunisti, anche loro lì imprigionati, il 18 marzo 1931 Scheringer voltò le spalle al nazionalsocialismo e si unì al KPD. "Come soldato, mi unisco al fronte del proletariato", disse in una dichiarazione, che il deputato Hans Kippenberger il 19 marzo 1931 lesse al Reichstag. Pochi mesi dopo, Scheringer fu accusato di "alto tradimento" e per questo condannato dalla corte imperiale a due anni e mezzo di reclusione. Dopo questa sentenza nacquero dei comitati che chiedevano l'amnistia di Scheringer.[2] Nell'aprile 1932 fu nuovamente condannato a due anni e mezzo di reclusione dal Reichsgericht, a causa delle sue attività nel KPD. Scheringer scontò la prima prigionia nel centro di detenzione della fortezza di Groß-Strelitz, a partire dal 22 febbraio 1933 a Bielefeld, però non sconto la seconda perché ricevette la grazia del presidente Paul von Hindenburg; quest'azione venne influenzata dall'amico Ludin, nel frattempo leader delle SA e dal colonnello della Reichswehr Walter von Reichenau.

Servizio funebre a Ingolstadt per Scheringer. Nella foto sono presenti alcuni membri del Partito Socialista Unificato di Germania: Werner Jarowinsky (davanti a sinistra), Ewald Moldt (davanti a destra) e Gunter Rettner (dietro a sinistra)

Rilascio e seconda guerra mondiale

Dopo il suo rilascio, avvenuto nel 1933, Scheringer si trasferì a Kösching, vicino a Ingolstadt e l'anno successivo sposò Marianne, con cui ebbe 11 figli.[3]

Dal 1940 al 1941 Richard prestò servizio in Francia e sul fronte orientale, come ufficiale della 78ª divisione di fanteria, poi fu posto in congedo temporaneo. Dall'autunno 1944 fino al settembre 1945 fu di nuovo al fronte.

Dopo la guerra e morte

Scheringer militò nel KPD, fino a quando quest'ultimo non venne bandito, nel 1956 e poi dichiarato illegale nel 1968.

Fu Segretario di Stato presso il Ministero dell'Agricoltura bavarese da novembre a dicembre 1945, mentre dal luglio al novembre 1946 fu membro del Landtag bavarese. Qui fu anche presidente del gruppo parlamentare del KPD.

Nel 1952 lavorò al "Programma per la riunificazione nazionale della Germania"[4] del KPD, per questo la Corte federale di giustizia lo condannò alla perdita dei diritti civili per un periodo di cinque anni e a due anni di prigione. Scheringer però non scontò la pena a causa di una malattia.

Dal 1972 al 1982 fu membro del consiglio locale del DKP a Kösching e membro del comitato esecutivo del DKP fino alla sua morte, che avvenne nel 1986 ad Amburgo, dove si trovava in occasione del congresso del DKP.

Onorificenze

immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia Carl von Ossietzky
«da parte del Consiglio per la pace del RDT in occasione del suo sessantesimo compleanno»
— 3 ottobre 1964
immagine del nastrino non ancora presente
«da parte del Presidente del Consiglio di Stato della DDR, Willi Stoph, in occasione del suo settantesimo compleanno»
— 1974
Ordine della Stella dell'amicizia tra i popoli - nastrino per uniforme ordinaria
«da parte del presidente del Consiglio di Stato della DDR, Erich Honecker, in occasione del suo ottantesimo compleanno»
— 1984
immagine del nastrino non ancora presente
Medaglia del cittadino
«per meriti speciali da parte di Markt Kösching»
— 1974
immagine del nastrino non ancora presente
Distintivo Ernst Thälmann
«da parte del dirigente del DKP»
— 1984

Filmografia

  • Der Leutnant von Ulm, regia di Karl Gass - film TV (1979)

Opere

  • Aufbruch: Kampfblatt im Sinne des Leutnant a. D. Scheringer. Zeitschrift für Wehrfragen, Kriegsprobleme und Kampf gegen den Faschismus, Berlin 1931–33 (Zeitschrift, erschien in zwölf Ausgaben)
  • Das große Los, mit einem Vorwort von Ernst von Salomon, Rowohlt, Amburgo, 1959
  • Das große Los. Unter Soldaten, Bauern und Rebellen (Vom Autor [für die DDR] bearbeitete Ausgabe), Aufbau-Verlag, Berlino, 1961
  • Wer melkt wen? Bauern und Industriegesellschaft, Röderberg Verlag, Francoforte sul Meno, 1964
  • Grüner Baum auf rotem Grund. Damnitz-Verlag im Verlag Plambeck, Monaco, 1983, ISBN 3-88501-032-1.
  • Chaos und Maß. Gedanken eines politischen Menschen an der Zeitwende.3-k-Verlag, Kösching, 1989, ISBN 3-924940-25-8.
  • Aufbruch: Kampfblatt im Sinne des Leutnant a.D. Scheringer. Dokumentation einer Zeitschrift zwischen den Fronten, mit Vorworten von Peter Steinbach und Susanne Römer und Kommentar von Hans Coppi, Fölbach, Koblenz, 2001, ISBN 3-923532-70-9, (Vollständiger Nachdruck des Aufbruch)

Note

  1. ^ (DE) Werner Bräuninger, Ich wollte nicht daneben stehen... Lebensentwürfe von Alfred Baeumler bis Ernst Jünger, Ares Verlag, Graz, 2006, p. 339, ISBN 3-902475-32-3.
  2. ^ (DE) Nikolaus Brauns, Schafft Rote Hilfe! Geschichte und Aktivitäten der proletarischen Hilfsorganisation für politische Gefangene in Deutschland (1919-1938), Verlag Pahl-Rugenstein, 2003, p. 159, ISBN 9783891442975.
  3. ^ (DE) Burga Kalinowski, »Komm rein, hier sitzt du gut«, Reportage über die Familie Scheringer,, Neues Deutschland, 29 agosto 2015.
  4. ^ (DE) In dem am 2. November 1952 vom KPD-Parteivorstand verabschiedeten Programm war die Forderung erhoben worden, dass das „Regime Adenauer gestürzt und auf den Trümmern dieses Regimes ein freies, einheitliches, unabhängiges, demokratisches und friedliebendes Deutschland geschaffen“ werde. Nur der „unversöhnliche und revolutionäre Kampf aller demokratischen Patrioten“ könne und werde „zum Sturz des Adenauer-Regimes und damit zur Beseitigung der entscheidenden Stütze der Herrschaft der amerikanischen Imperialisten in Westdeutschland“ führen.

Bibliografia

  • (EN) Timothy S. Brown, Richard Scheringer, the KPD and the Politics of Class and Nation in Germany, 1922-1969, in Contemporary European History, vol. 14, n. 3, agosto 2005, pp. 317-346, JSTOR 20081267.
  • (EN) Timothy S. Brown, Weimar Radicals. Nazis and Communists between Authenticity and Performance, New York-Oxford, Berghahn Books, 2009, ISBN 978-1-84545-564-4.
  • Otto-Ernst Schüddekopf: Nationalbolschewismus in Deutschland. Ullstein, Frankfurt/M.,Berlin, Wien, 1973, ISBN 3-548-02996-5.
  • Scheringer, Richard. In: Hermann Weber, Andreas Herbst: Deutsche Kommunisten. Biographisches Handbuch 1918 bis 1945. 2., überarbeitete und stark erweiterte Auflage. Dietz, Berlino, 2008, ISBN 978-3-320-02130-6.

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Collegamenti esterni

  • (DE) (DE) Katalog der Deutschen Nationalbibliothek (opere di e su Richard Scheringer), su portal.dnb.de, Biblioteca nazionale tedesca.
  • (DE) Richard Scheringer, su scheringer.info.
  • (DE) Von Hitler zum Kommunism, su heise.de.
  • (DE) Richard Scheringer, su spiegel.de.
  • (DE) Scheringer, Richard, su invenio.bundesarchiv.de.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 20473254 · ISNI (EN) 0000 0001 1873 705X · LCCN (EN) n84169556 · GND (DE) 118607251 · BNF (FR) cb115373369 (data) · J9U (ENHE) 987007371767905171
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