Séraphîta

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Séraphîta
Illustrazione di Édouard Toudouze (1897)
AutoreHonoré de Balzac
1ª ed. originale1834
Genereromanzo
Lingua originalefrancese
AmbientazioneNorvegia
ProtagonistiSéraphîta-Séraphitüs
Altri personaggiWilfrid, Minna
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Séraphîta, scritto anche Seraphita, è un romanzo scritto da Honoré de Balzac nel 1835.

Tratta della vita di un essere androgino conosciuto come Seraphita ed amato come tale da Wilfrid mentre è allo stesso tempo amato da Minna che lo conosce come Séraphitüs. La sua doppia vita come uomo e come donna si svolge in Norvegia nelle vicinanze del fiordo Stromfjord e l'amore è descritto nel suo presentarsi impalpabile agli uomini, in continua dissolvenza.

"Ho il dono della Specialità. La Specialità costituisce una specie di vista interiore che penetra tutto [...] io sono una sorta di specchio morale in cui la natura si riflette con le sue cause e i suoi effetti. Penetrando così nella coscienza, io indovino il futuro e il passato."[1]

Influenze

  • Ruggero Leoncavallo ha scritto un poema sinfonico, intitolato Séraphitus Séraphita (1894), basato sul romanzo di Balzac.
  • Henry Miller lo cita nel suo romanzo Paradiso perduto.

Edizioni italiane

  • trad. Decio Cinti, Sonzogno, Milano 1927
  • trad. Renato Mucci, ed. G. Casini, Roma 1960
  • trad. Laura De Berardinis, Tilopa, Teramo 1986
  • trad. Lydia Magliano, con un saggio di Franco Rella, Reverdito, Trento 1986 ISBN 88-342-0153-1
  • trad. Pia Cigala Fulgosi, prefazione di Giampiero Moretti, Zandonai, Rovereto 2008 ISBN 978-88-955381-8-1

Note

  1. ^ Séraphîta, Zandonai, Rovereto 2008, pp. 75-76.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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