Sangiaccato di Damasco
Sangiaccato di Damasco Şam Sancağı | |||||
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Informazioni generali | |||||
Capoluogo | Damasco | ||||
Dipendente da | ![]() | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Sangiaccato | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1549 | ||||
Fine | 1918 | ||||
Causa | Armistizio di Mudros | ||||
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Il Sangiaccato di Damasco (in turco Şam Sancağı, in arabo سنجق دمشق?) era una provincia di secondo livello (Sangiaccato) dell'Impero ottomano, che occupava il centro della Siria ottomana, situata negli odierni stati di Siria e Libano. La città di Damasco era la capitale del sangiaccato[1]. Confinava con il Sangiaccato di Hauran a sud, il Sangiaccato di Hama a nord e il Vilayet di Beirut a ovest.
Suddivisioni amministrative
Il Sangiaccato di Damasco aveva le seguenti Nahiya:
Damasco,
Baalbek,
Beqā,
Douma,
Hasbaya,
Rashaya,
Wadi al-Ajam (Qatana),
Zabadani.
Storia successiva
Nel dividere la Siria ottomana, le autorità del mandato francese staccarono la parte più occidentale del Sangiaccato e la assegnarono al nuovo Grande Libano, mentre il resto rimase nello striminzito stato siriano.
Note
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/95/Capitello_modanatura_mo_01.svg/25px-Capitello_modanatura_mo_01.svg.png)