Scattering di Bhabha

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Canale s, la liena del fotone è orizzontale. Le linee di elettrone e positrone entrano diagonalmente da sinistra a formare un vertice con il fotone e similemente escono a destra.
Canale s

Nella fisica delle particelle si chiama scattering di Bhabha[1] il processo di diffusione elastica tra elettrone e positrone:

e + e e + e . {\displaystyle \mathrm {e} ^{+}\mathrm {e} ^{-}\,\to \,\mathrm {e} ^{+}\mathrm {e} ^{-}.}

Deve il proprio nome al fisico indiano Homi Jehangir Bhabha, che per primo lo studiò[2].

Sezione d'urto

I diagrammi di Feynman che contribuiscono allo scattering di Bhabha sono due: uno di annichilazione (detto anche di canale s {\displaystyle s} ) e uno di diffusione coulombiana (detto anche di canale t {\displaystyle t} ).

Il diagramma di Feynmann del canale t è uguale a quello del canale s ma ruotato di 90 gradi. La linea del fotone è quindi verticale. L'elettrone in alto entra e esce formando un vetice con il fotone e similmente fa il positrone in basso.
Canale t

L'elemento di matrice è dato, dunque, dalla somma degli elementi di matrice dei singoli diagrammi. Applicando le regole di Feynman si arriva a calcolare la sezione d'urto differenziale nell'angolo (solido) di diffusione, in approssimazione di Born:

d σ d Ω = α 2 8 E 2 ( t 2 + u 2 s 2 + u 2 + s 2 t 2 + 2 u 2 t s ) , {\displaystyle {\frac {\mathrm {d} \sigma }{\mathrm {d} \Omega }}={\frac {\alpha ^{2}}{8E^{2}}}\left({\frac {t^{2}+u^{2}}{s^{2}}}+{\frac {u^{2}+s^{2}}{t^{2}}}+2{\frac {u^{2}}{ts}}\right),}

dove α {\displaystyle \alpha } è la costante d'accoppiamento dell'elettrodinamica quantistica, E {\displaystyle E} l'energia nel centro di massa e s {\displaystyle s} , t {\displaystyle t} , u {\displaystyle u} sono gli invarianti cinematici di Mandelstam. Fissando, ora, la cinematica tipica

{ p 1 = ( E , 0 , 0 , E ) p 2 = ( E , 0 , 0 , E ) q 1 = ( E , 0 , E sin ϑ , E cos ϑ ) q 2 = ( E , 0 , E sin ϑ , E cos ϑ ) , {\displaystyle \left\{{\begin{matrix}p_{1}=\left(E,\,0,\,0,\,E\right)\\p_{2}=\left(E,\,0,\,0,\,-E\right)\\q_{1}=\left(E,\,0,\,E\sin \vartheta ,\,E\cos \vartheta \right)\\q_{2}=\left(E,\,0,\,-E\sin \vartheta ,\,-E\cos \vartheta \right)\end{matrix}}\right.,}

dove p 1 {\displaystyle p_{1}} e p 2 {\displaystyle p_{2}} ( q 1 {\displaystyle q_{1}} e q 2 {\displaystyle q_{2}} ) sono rispettivamente i quadrimpulsi del positrone e dell'elettrone di stato iniziale (finale), si ottiene:

d σ d Ω = α 2 8 E 2 ( 1 + cos 2 ϑ 2 + 1 + cos 4 ϑ 2 sin 4 ϑ 2 2 cos 4 ϑ 2 sin 2 ϑ 2 ) . {\displaystyle {\frac {\mathrm {d} \sigma }{\mathrm {d} \Omega }}={\frac {\alpha ^{2}}{8E^{2}}}\left({\frac {1+\cos ^{2}\vartheta }{2}}+{\frac {1+\cos ^{4}{\frac {\vartheta }{2}}}{\sin ^{4}{\frac {\vartheta }{2}}}}-{\frac {2\cos ^{4}{\frac {\vartheta }{2}}}{\sin ^{2}{\frac {\vartheta }{2}}}}\right).}

È possibile osservare che la sezione d'urto differenziale diverge per piccoli angoli di diffusione ϑ {\displaystyle \vartheta } . La sezione d'urto integrata, invece, mostra un tipico andamento decrescente all'aumentare dell'energia nel centro di massa.

Note

  1. ^ Bhabha Homi in "Dizionario delle Scienze Fisiche", su treccani.it. URL consultato il 26 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2021).
  2. ^ (EN) H. J. Bhabha, The Creation of Electron Pairs by Fast Charged Particles, in Proceedings of the Royal Society of London A: Mathematical, Physical and Engineering Sciences, vol. 152, n. 877, 15 novembre 1935, pp. 559–586, DOI:10.1098/rspa.1935.0208. URL consultato il 22 luglio 2017.
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