Sistema di trasmissione dei messaggi finanziari

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SPFS (in russo Система передачи финансовых сообщений?, letteralmente "sistema di trasmissione dei messaggi finanziari") è un sistema per transazioni finanziarie sviluppato dalla Banca centrale della Federazione Russa ed equivalente al sistema internazionale SWIFT. Lo sviluppo del sistema è stato avviato nel 2014, quando gli Stati Uniti hanno minacciato di espellere la Russia dal sistema SWIFT in seguito all'invasione della Crimea.[1]

La prima transazione sul sistema SPFS tra istituzioni non bancarie è stata effettuata nel dicembre 2017. Rispetto allo SWIFT l'SPFS presenta costi più alti per le transazioni e funziona solamente in Russia. Vi sono comunque dei piani per integrarlo nel sistema cinese CIPS.[2]

Il governo russo ha intenzione di espandere l'utilizzo del sistema in altri paesi. Al 2019 sono stati siglati accordi per collegare l'SPFS con altri sistemi di pagamento in Cina, India, Iran e alcuni paesi dell'Unione economica eurasiatica, tuttavia alla fine del 2020 solo 23 banche estere da Armenia, Bielorussia, Germania, Kazakistan, Kirghizistan e Svizzera erano collegate alla rete.[3]

Note

  1. ^ (EN) Natasha Turak, Russia’s central bank governor touts Moscow alternative to SWIFT transfer system as protection from US sanctions, su cnbc.com, 23 maggio 2018.
  2. ^ (EN) Parv Aggarwal, Sanctions vs. Strategy: How U.S. Sanctions are Fostering Innovative Strategies for Resiliency in Russia, su fletcherforum.org, 1º ottobre 2018.
  3. ^ (EN) Nikola Mikovic, How a SWIFT ban would and wouldn’t hurt Russia, su asiatimes.com, 16 dicembre 2021.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (RU) Sito ufficiale, su cbr.ru. Modifica su Wikidata
  • (EN) Sito ufficiale, su cbr.ru. Modifica su Wikidata
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