Standard aperto

Uno standard aperto (dall'inglese: open standard) è uno standard disponibile al pubblico con diversi diritti ad esso associati e con diverse proprietà con cui è stato progettato (es. processo aperto).

Descrizione

I termini "aperto" e "standard" assumono una serie di diversi significati a seconda del loro uso. C'è un certo numero di definizioni di standard aperti che enfatizza diversi aspetti dell'essere aperto ("openness"), includendo anche i risultati di specifiche, l'apertura ai processi di bozze, e la proprietà dei diritti nello standard. Il termine standard invece è talvolta ristretto a tecnologie approvate da commissioni formalizzate che sono aperte alla partecipazione di tutte le parti interessate e opera con un consenso di base.

La definizione usata dal mondo accademico, dall'Unione europea e da membri del governo o dei parlamenti di stati come Danimarca, Francia e Spagna preclude che gli standard aperti richiedano tasse sull'uso, come per i governi della Nuova Zelanda, del Sudafrica e del Venezuela.

Da parte dell'organizzazione dello standard, il W3C assicura che le sue specifiche siano implementate libere da royalty.

Le molteplici definizioni del termine standard permettono ai detentori di brevetti di imporre "in modo ragionevole e non discriminatorio" delle royalty e altri termini di licenza a chi implementa tali standard.

Per esempio, le regole per gli standard pubblicati dai più grandi enti di standardizzazione come IETF, ISO, IEC, e ITU-T concedono il permesso che i loro standard contengano specifiche la cui implementazione richiederà un pagamento di una tassa per il brevetto. Tra queste organizzazioni solo IETF e ITU-T si riferiscono esplicitamente ai loro standard come standard aperti mentre gli altri si riferiscono solamente a standard.

Il termine standard aperto è anche a volte associato all'open source (sorgente aperto/risorsa aperta) con l'idea che uno standard non è veramente aperto se non sono disponibili pubblicamente le specifiche con cui è stato progettato e successivamente implementato.

Ci si riferisce a formati aperti per gli standard aperti che specificano tali formati.

Molte specifiche a cui si fa talvolta riferimento come standard sono proprietarie e disponibili solamente sotto termini di contratto restrittivi da organizzazioni che possiedono il diritto di proprietà (Copyright) sulle specifiche. Questa tipologia di specifiche non è considerata pienamente aperta.

Esempi di standard aperti

Sistema

  • L'architettura del World Wide Web specificata da W3C[1]

Hardware

Lo stesso argomento in dettaglio: Open source hardware.

Formati di file

Lo stesso argomento in dettaglio: Formato aperto.

Protocolli

Linguaggi di programmazione

Altro

  • Attention Profiling Markup Language (APML)
  • Apdex (Application Performance Index) (specifica in modo uniforme come analizzare e fare dossier sul grado di come le prestazioni misuratee delle applicazioni software incontrano le aspettative dell'utente che lo usa.
  • Application Response Measurement (ARM) (definisce un API per i linguaggi C e Java per misurare il tempo di risposta delle applicazioni di transazione, adottato dall'The Open Group)
  • CD-ROM (Yellow Book) (una specifica per lo scambio di dati su CD-ROM, approvato da ISO come ISO/IEC 10149 e ECMA come ECMA-130)
  • Common Information Model (CIM) (una specifica di DMTF per definire come gestire gli elementi in un ambiente IT, i quali sono rappresentati come una comune serie di oggetti e relazioni tra di loro)
  • Universal Data Element Framework (UDEF) uno standard aperto di The Open Group che fornisce le fondamenta per costruire un vocabolario d'impresa che abiliti l'interoperabilità
  • Pipeline Open Data Standard (PODS)
  • Open Virtualization Format (OVF) - standard aperto per la creazione e la distribuzione di Applicazioni virtuali


Note

  1. ^ WWW architecture, su w3.org.
  2. ^ ISO/IEC 8632
  3. ^ Portable Document File (PDF) format specification

Bibliografia

  • Simone Aliprandi, Apriti standard. Interoperabilità e formati aperti per l'innovazione tecnologica, Ledizioni, 2010.
  • M.Marchesi, G.Concas, G.De Petra, F.Marzano, P.Zanarini (a cura di), "Finalmente libero!", McGraw-Hill, 2007.

Voci correlate

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni

  • (EN) Bruce Perens: standard aperti: principi e pratiche
  • (EN) Ken Krechmer: I principi degli standard aperti
  • (EN) OpenStandards.net: Un portale degli Standard aperti, su openstandards.net. URL consultato il 12 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2021).
  • (EN) Open Source Initiative: Requisiti di standard aperti per il Software
  • StandardAperti.it - Sito di divulgazione sugli standard aperti curato da Simone Aliprandi, su standardaperti.it. URL consultato l'11 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).
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