Strudel

Strudel
Strudel servito con panna montata
Origini
Luoghi d'origineBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Austria Austria
Bandiera della Germania Germania
Bandiera dell'Ungheria Ungheria
DiffusioneEuropa centrale
Tre Venezie
Zona di produzioneTrentino-Alto Adige
Friuli-Venezia Giulia
Veneto
Austria
Germania (Baviera e Baden-Württemberg)
Dettagli
Categoriadolce
RiconoscimentoP.A.T.
SettorePaste fresche e prodotti di panetteria, pasticceria, biscotteria e confetteria
Ingredienti principali
  • Mele
  • Farina
  • Burro
  • Zucchero
  • Pinoli
  • Uvetta
[1][2]
VariantiTopfenstrudel
Millirahmstrudel
Blutwurststrudel
Brätstrudel
Gemüsestrudel

Lo strudel (dal tedesco Strudel, "vortice") è un dolce a pasta arrotolata o ripiena che può essere dolce o salata, ma nella sua versione più conosciuta è dolce a base di mele, pinoli, uvetta e cannella.[3]

Origine

Lo strudel ha una ricetta che parte addirittura dall'VIII secolo a.C., ovvero al tempo degli Assiri; simili dolci si ritrovano anche nell'Antica Grecia del III secolo a.C.. Probabilmente, anche grazie alla via della seta la ricetta si è così tanto diffusa andando però a modificare quella originale in diverse varianti: baklava, güllaç, börek e strudel.[4]

Lo strudel deriva quindi da una serie di nomi, forme e luoghi differenti;[4] una delle più vicine è l'antico dolce baklava che seguiva le varie conquiste territoriali ottomane; dal 1526 il sultano Solimano il Magnifico avrebbe diffuso la sua ricetta nei territori conquistati, ovvero fino all'Ungheria. I continui contatti tra l'impero ottomano e quello austriaco fecero sì che anche la ricetta dello strudel passasse nell'impero austriaco, di cui entrò a far parte nel 1699 l'Ungheria, e dal 1867, grazie all'Ausgleich con cui nacque l'Impero austro-ungarico, arrivò in Trentino, Sudtirolo e nel Litorale.[5][6]

In Italia tradizionalmente viene preparato in Alto Adige, Trentino, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Ha ricevuto il riconoscimento P.A.T., che lo identifica come prodotto tradizionale italiano.

Descrizione

«Non vi sgomentate se questo dolce vi pare un intruglio nella sua composizione e se dopo cotto vi sembrerà qualche cosa di brutto come, ad esempio, una enorme sanguisuga o un informe serpentaccio, perché poi al gusto vi piacerà.»

(Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene, 1895)

Ogni luogo ha poi la sua ricetta: con la pasta frolla[7][8], con pasta da strudel (tradizionale, sottile: vi si arrotola il ripieno) o con pasta sfoglia.[9]
Ne esistono anche versioni con altri tipi di frutta: pere, albicocche, frutti di bosco e perfino salate, ad esempio con verdure, crauti e salumi.

Gli ingredienti tipici del ripieno sono: mele, uvetta bagnata nel rum, noci o pinoli, succo e scorza di limone, pangrattato, zucchero e cannella.

Note

  1. ^ Ricetta Strudel di mele, su GialloZafferano.it. URL consultato il 18 settembre 2014.
  2. ^ Strudel di mele con pasta tirata, su Alto Adige / Südtirol. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2014).
  3. ^ Strùdel in Vocabolario – Treccani, su treccani.it. URL consultato il 18 settembre 2014.
  4. ^ a b C'era una volta un re... la vera storia dello strudel Archiviato il 25 novembre 2015 in Internet Archive. su mtchallenge
  5. ^ Annalisa Cavaleri, Lo strudel austriaco: pasta sfoglia e morbide mele per una ricetta che viene da lontano, su magazine.expo2015.org, 26 giugno 2015. URL consultato il 22 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2015).
  6. ^ Storia dello Strudel su Taccuinistorici
  7. ^ Strudel di mele con pasta frolla, su suedtirol.info. URL consultato il 18 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2015).
  8. ^ Strudel di mele con pasta frolla, su Innamorati in cucina. URL consultato il 18 settembre 2014.
  9. ^ Strudel di mele con pasta sfoglia, su Cookaround. URL consultato il 18 settembre 2014.

Bibliografia

  • Strudel e torte fatte in casa, Giunti Editore, 2011.
  • (EN) Fleishmann Mair, Austrian Pastries and desserts, 1996, ISBN 3-87051-810-3
  • Anikó Gergely, Ungheria. La cucina tra Oriente e Occidente, Könemann, 1999, ISBN 3-8290-4582-4
  • Claudia Roden, La cucina del Medio Oriente, Vallardi, 1989, ISBN 88-11-92690-4

Voci correlate

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