Suddivisioni della Lettonia
Storia
Dalla proclamazione dell'indipendenza dall'Unione Sovietica la Lettonia era suddivisa in 26 rajoni (sing. rajons) e 7 "città della Repubblica" (Republikas pilsētas), che fungevano da divisioni amministrative di primo livello; i rajoni erano a loro volta suddivisi in circa 500 fra città (pilsētas; sing. pilsēta), comuni (novadi; sing. novads), territori rurali (lauku teritorija) e frazioni (pagasti; sing. pagasts).
Nel 2008 la Legge sui Territori Amministrativi e sulle Aree Residenziali - ha trovato l'approvazione del Parlamento lettone (Saeima) il 18 dicembre 2008[1] ed è stato promulgato dal presidente Valdis Zatlers.
In base alla nuova legge, entrata in vigore il 1º luglio 2009, le suddivisioni amministrative lettoni sono state leggermente modificate, con l'abolizione dei rajoni e la promozione dei novadi (ora 109) a suddivisioni amministrative di primo livello, a fianco delle città della Repubblica (passate da 7 a 9). La stessa legge prevede che un novads debba avere almeno 4.000 residenti ed un capoluogo avente almeno 2.000 residenti; al di sotto dei novadi i pagasti fungono da suddivisioni di secondo livello. Una mappa con le suddivisioni amministrative è allegata all'atto normativo[2].
Note
- ^ Regional reform bill passes final reading
- ^ http://www.saeima.lv/Likumdosana/lik_imag9/LP0684_01.jpg
Voci correlate
- Distretti della Lettonia
- Regioni della Lettonia
- Comuni della Lettonia
- Parrocchie della Lettonia
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Collegamenti esterni
- Statoids, su statoids.com.
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