Thomas Hirschhorn

Abbozzo
Questa voce sull'argomento artisti svizzeri è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
Thomas Hirschhorn

Thomas Hirschhorn (Berna, 16 maggio 1957) è un artista svizzero.

Biografia

Nel 1980 l'artista lavorò a Parigi come grafico. Egli faceva parte del gruppo Grapus costituito da designers grafici. Questi artisti si basavano sulla politica e sulla cultura, mostrando le loro creazioni sulla strada attraverso il linguaggio della pubblicità. Hirschhorn lasciò il Grapus per creare quelle installazioni artistiche per cui è diventato famoso oggi, usando materiali comuni come il cartone, la plastica e il nastro adesivo. Le sue installazioni sono spesso site specific e situate fuori dalle gallerie oltre che interattive.

Per la sua opera intitolata Cavemanman ha trasformato lo spazio di una galleria in una caverna usando legna, cassette e materiali comuni, e collocando vari simboli filosofici della cultura pop. Ricevette nel 2000/2001 il Premio Marcel Duchamp e il Premio Joseph Beuys nel 2004. I suoi lavori sono esposti nella collezione del MoMA, del Walker Art Center, e della Tate Gallery.

Nell'estate 2009 la sua opera Cavemanman fu ricreata per l'esibizione "Walkin in my Mind" alla Hayward Gallery di Londra.

Nel 2011 è scelto per rappresentare la sua nazione alla 54ª Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. Trasforma il padiglione dei giardini in un'installazione surreale dove troviamo carta stagnola, riviste, tappeti, Televisori, cotton-fioc, sedie di plastica e manichini, il tutto incorniciato da cristalli o dalla loro forma, onnipresente. L'installazione ha per titolo "Crystal of Resistance" e trae l'idea dei cristalli da un episodio accaduto all'artista, che quindici anni prima ha visto dei bambini vendere cristalli sul ghiacciaio del Rodano.

Premi (selezione)

  • 2001: Preis für junge Schweizer Kunst
  • 2001: Prix Marcel Duchamp
  • 2003: Rolandpreis, Brema
  • 2004: Joseph Beuys-Preis Basilea

Mostre (selezione)

Collezioni pubbliche

  • Sammlung Falckenberg

Bibliografia

  • Clintberg, Mark (2008-06-27). "You can love both Nietzsche and Hello Kitty: Artist interview: Thomas Hirschhorn". The Art Newspaper. http://www.theartnewspaper.com/article.asp?id=8060. Retrieved 2008-06-28.
  • Kimmelman, Michael (2002-11-15). "ART IN REVIEW; Thomas Hirschhorn -- 'Cavemanman'". New York Times. https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9A03E6D61430F936A25752C1A9649C8B63&fta=y. Retrieved 2008-08-19.
  • moma.org
  • collections.walkerart.org
  • tate.org.uk

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thomas Hirschhorn

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su thomashirschhorn.com. Modifica su Wikidata
  • (ITDEENFR) Thomas Hirschhorn, in SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Thomas Hirschhorn, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • Installation im U-Bahnhof Berlin Alexanderplatz, su u2-alexanderplatz.ngbk.de. URL consultato il 22 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2008).
  • Gespräch mit Thomas Hirschhorn im Magazin NZZ Folio
  • Thomas Hirschhorn Stephen Friedman Gallery, London
  • 2008 Life on Mars, the 2008 Carnegie International 1
  • Haidu, Rachel, "The imaginary space of the wishful other: Thomas Hirschhorn's Cardboard Utopias." Vector e-zine, January 2006.
  • 2006 "Someone Cares," in Fillip 2
  • Thomas Hirschhorn, su moreeuw.com.
  • Thomas Hirschhorn nel Museo Cantonale d’Arte, Lugano [1]
Controllo di autoritàVIAF (EN) 95189234 · ISNI (EN) 0000 0001 2144 1647 · Europeana agent/base/78781 · ULAN (EN) 500193846 · LCCN (EN) no97021922 · GND (DE) 12044898X · BNF (FR) cb12403448z (data) · J9U (ENHE) 987007459207705171 · CONOR.SI (SL) 71843427
  Portale Arte
  Portale Biografie