Tom DiCillo

Thomas DiCillo, detto Tom (Camp Lejeune, 14 agosto 1953), è un regista, sceneggiatore e direttore della fotografia statunitense, attivo nell'ambito del cinema indipendente.

Biografia

DiCillo nasce nella base militare di Camp Lejeune, nel North Carolina, il 14 agosto del 1953 da padre italiano e da madre statunitense originaria del New England. Studia scrittura creativa alla Old Dominion University di Norfolk, in Virginia, e cinema alla New York University.

Nel corso degli anni ottanta lavora come direttore della fotografia, in particolare per Jim Jarmusch, prima di esordire alla regia nel 1991 con Johnny Suede, un film «scanzonato e surreale»[1] che vince il Pardo d'Oro al Festival di Locarno. Si tratta del primo ruolo da protagonista alla futura star Brad Pitt, accanto al quale si fa notare Catherine Keener, candidata per la sua interpretazione agli Independent Spirit Awards, che sarà presente anche nei successivi tre film diretti da DiCillo.

Nella sua opera seconda, Si gira a Manhattan (Living in Oblivion) (1995), un'autoironica satira del cinema indipendente, DiCillo mette in scena il caotico set di un film a basso costo, guidato da un esasperato e nevrotico regista interpretato da Steve Buscemi, giocando tra realtà e finzione, sogno e incubo.[2] Il film vince diversi premi in festival internazionali, in particolare il premio per la sceneggiatura al Sundance Film Festival.

DiCillo compie però un passo falso con il deludente[3] Box of Moonlight (1996), interpretato da John Turturro e Sam Rockwell e non convince[4] nemmeno con Bionda naturale (The Real Blonde) (1997), satira sul mondo della moda e dello spettacolo, con Matthew Modine e Daryl Hannah, tanto che il successivo Double Whammy (2001) viene distribuito direttamente in home video.

La commedia Delirious - Tutto è possibile (2006), vincitrice di tre premi al Festival di San Sebastian (miglior regista, sceneggiatura e premio SIGNIS), segna la terza collaborazione con Steve Buscemi. L'opera successiva di DiCillo, When You're Strange (2009), è un documentario sulla band dei Doors.

Si dedica poi alla regia di serie televisive.

Filmografia

Regista e sceneggiatore

Direttore della fotografia

Note

  1. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008. Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p. 1547
  2. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008, p. 2701
  3. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008, p. 426
  4. ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008, p. 390

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su tomdicillo.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tom DiCillo, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tom DiCillo, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tom DiCillo, su AllMovie, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Tom DiCillo, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012). Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Tom DiCillo, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
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