Unter den Linden

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Unter den Linden (disambigua).
Unter den Linden
Localizzazione
StatoBandiera della Germania Germania
CittàBerlino
DistrettoMitte
QuartiereMitte
Informazioni generali
Tipostrada urbana
Lunghezza1.39 km
Intitolazioneai tigli che la ornano
Collegamenti
InizioSchloßplatz
FinePariser Platz
IntersezioniWilhelmstraße, Friedrichstraße, Glinkastraße, Schadowstraße, Neustädtische Kirchstraße, Pariser Platz, Schlossbrücke, Charlottenstraße, Universitätsstraße, Am Zeughaus, Hinter dem Gießhaus, Schinkelplatz, Oberwallstraße e Bebelplatz
Trasportistazione ferroviaria di Brandenburger Tor;
stazione metropolitana di Brandenburger Tor;
stazione metropolitana di Unter den Linden (inaugurazione a fine 2020);
stazione metropolitana di Museumsinsel (inaugurazione a fine 2020);
Mappa
Map
Modifica dati su Wikidata · Manuale
Coordinate: 52°30′59.69″N 13°22′51.6″E / 52.51658°N 13.381°E52.51658; 13.381

Unter den Linden (in italiano; "Sotto i tigli") è un'arteria viaria sull'asse Est-Ovest della capitale tedesca Berlino, nel quartiere Mitte, che corre dal Fridericianum Forum a Pariser Platz.

Ubicazione e utilizzo

Palina segnaletica

La strada prosegue verso ovest con il nome di Straße des 17. Juni e verso est come Karl-Liebknecht-Straße.

Il tratto est, compreso fra Glinkastraße e Schloßplatz, è parte delle strade federali B 2 e B 5.

Il traffico automobilistico scorre ai lati della carreggiata centrale.

Storia

Un viale di tigli, esteso dal castello fino alla porta della città, venne piantato nel 1647 da Federico Guglielmo I di Brandeburgo, il "Grande Elettore", che voleva cavalcare fino al parco di caccia del Tiergarten circondato da un appropriato splendore barocco. Questo tratto divenne la più grande e famosa strada di Berlino. Il viale fu ampliato nel 1701 sotto il regno di Federico I divenendo uno dei più importanti assi est-ovest della città. Da allora il viale ha cambiato più volte fisionomia anche grazie alla diversa disposizione dei tigli (su sei file a inizio Ottocento, su 4 alla fine dello stesso secolo).

Nel 1935 alcuni dei tigli vennero abbattuti per rendere possibile la costruzione del tratto sotterraneo della S-Bahn; un abbattimento di tutti i tigli del viale risulta solo in opere letterarie. L'Unter den Linden divenne parte dell'asse est-ovest che conduceva all'Olympiastadion, completato per l'Olimpiade del 1936 e destinato ad essere il primo tassello del ridisegno di Berlino nella nuova Welthauptstadt Germania secondo i progetti di Albert Speer.

Nel dopoguerra vi furono costruiti molti edifici governativi e rappresentativi della Repubblica Democratica Tedesca, oltre a sedi di ambasciate.

Edifici notevoli

Sul lato sinistro:

  • al n. 1 l'Alte Kommandantur, edificato originalmente nel XVII secolo, ricostruito in stile neorinascimentale attorno al 1873, pesantemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale, demolito per far posto al Ministero degli affari esteri, a sua volta demolito nel 1995, e ricostruito nelle sue forme tardo ottocentesche. Inaugurato nel novembre 2003, attualmente è occupato dalla Bertelsmann[1];
  • al n. 3 il Kronprinzenpalais, palazzo barocco costruito su progetto di Philipp Gerlach[2];
  • al n. 5, in angolo con Oberwallstraße 1-2, il Prinzessinnenpalais, costruito nel 1733 su progetto di Friedrich Wilhelm Ditterichs[3];
  • al n. 7 il Teatro dell’Opera (Staatsoper), costruito dal 1741 al 1743 su progetto di Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff[3];
  • al n. 9 l'Altes Palais, costruito dal 1834 al 1837 su progetto di Carl Ferdinand Langhans il Giovane[4];
  • al n. 11 il Gouverneurshaus, costruito dal 1963 al 1964 su progetto di Fritz Meinhardt riutilizzando elementi del distrutto Niederländisches Palais[5];
  • ai nn. 19-23 il complesso commerciale Lindencorso, costruito dal 1994 al 1997 su progetto di Christoph Mäckler[6][7];
  • al n. 37 il complesso dell’Hotel Westin Grand Berlin, costruito dal 1985 al 1987 su progetto di Ehrhardt Gißke[8];
  • al n. 41 il complesso residenziale e direzionale annesso alla Komische Oper, costruito dal 1964 al 1966 su progetto di Emil Schmidt, Heinz Dübel e Peter Skuijn[9];
  • ai nn. 63-65 l’edificio dell’ambasciata russa, costruito dal 1950 al 1953 su progetto di A. Stryshewski, Lebendinskij, Sichert e Friedrich Skuijn[10];
  • ai nn. 75-77 l’Hotel Adlon, ricostruito dal 1995 al 1997 su progetto dello studio Patzsche & Klotz[11][12].

Sul lato destro:

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ Barry Bergdoll, Reconstruction Doubts: The Paradox of Building in Schinkel's Name (PDF), in The Berlin Journal, 2005, pp. 45-49 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2016).
  2. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 23.
  3. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 25.
  4. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 27.
  5. ^ Schulz e Gräbner, p. 31.
  6. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 33.
  7. ^ (DE) Gerwin Zohlen, Lindencorso, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 82-83, ISBN 3-87584-275-8.
  8. ^ Schulz e Gräbner, p. 29.
  9. ^ Schulz e Gräbner, p. 28.
  10. ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 37.
  11. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 41.
  12. ^ (DE) Gerwin Zohlen, Hotel Adlon, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 98-99, ISBN 3-87584-275-8.
  13. ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 22.
  14. ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 28.
  15. ^ a b Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 30.
  16. ^ Wörner, Mollenschott, Hüter e Sigel, p. 34.
  17. ^ (DE) Christina Haberlik, Palais am Pariser Platz, in Christina Haberlik e Gerwin Zohlen (a cura di), Ein Stadtführer zur Architektur des neuen Berlin, Berlino, Nicolaische Verlagsbuchhandlung, 2002, pp. 96-97, ISBN 3-87584-275-8.

Bibliografia

  • (DE) Joachim Schulz e Werner Gräbner, Berlin. Architektur von Pankow bis Köpenick, 1ª ed., Berlino, VEB Verlag für Bauwesen, 1987, ISBN 3-345-00145-4.
  • (DE) Martin Wörner, Doris Mollenschott, Karl-Heinz Hüter e Paul Sigel, Architekturführer Berlin, 6ª ed., Berlino, Dietrich Reimer Verlag, 2001, ISBN 3-496-01211-0.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Unter den Linden

Collegamenti esterni

  • Webcam: Vista dell'"Unter den Linden" con la Porta di Brandeburgo, su dhm.de.
Controllo di autoritàLCCN (EN) sh90002561 · GND (DE) 4094836-5 · J9U (ENHE) 987007556149305171
  Portale Germania: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Germania