Varanus albigularis

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Varano delle rocce
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Reptilia
Ordine Squamata
Famiglia Varanidae
Genere Varanus
Sottogenere Polydaedalus
Specie V. albigularis
Nomenclatura binomiale
Varanus albigularis
(Daudin, 1802)[1][2]
Sinonimi
  • Tupinambis albigularis
    Daudin, 1802
  • Monitor albigularis
    Gray, 1831
  • Varanus albogularis
    A.M.C. Duméril & Bibron, 1836
  • Regenia albogularis
    Günther, 1861
  • Varanus albigularis
    Boulenger, 1885
  • Varanus exanthematicus albigularis
    Schmidt, 1919
  • Varanus albigularis
    Böhme, 1988

Il varano delle rocce (Varanus albigularis (Daudin, 1802)), detto anche legavaan o varano dalla gola bianca, è una specie di lucertola diffusa nell'Africa meridionale. È la seconda specie di sauro più lunga del continente africano, nonché la più pesante.

Descrizione

Come è già stato detto, è la lucertola più pesante dell'Africa arrivando a 28-30 kg, ma non la più lunga (il primato è detenuto infatti dal varano del Nilo): può raggiungere i 2 m ma il più delle volte resta sul metro di lunghezza, con corpo e coda di uguali dimensioni[3]. La testa e il collo sono della stessa lunghezza ed hanno un aspetto differente da quello di qualunque altra specie di varano[4]. Il muso bulboso e convesso dà al capo un aspetto spigoloso, a forma di scatola. La lingua, biforcuta, è rosa o bluastra[4] e la pelle è solitamente di color grigio-marrone, con disegni giallastri o bianchi[4].

Tassonomia

Descritta per la prima volta da François Marie Daudin nel 1802[1], questa lucertola è stata per lungo tempo considerata una sottospecie di Varanus exanthematicus[5], ma è stata in seguito dichiarata specie a parte sulla base di alcune differenze nella morfologia dell'emipene[6]. Il nome generico, Varanus, deriva dal termine arabo waral (ورل), che significa «guardiano» (in lingua inglese, infatti, i varani vengono chiamati monitor, nome che ha lo stesso significato dell'arabo waral). Il nome specifico è formato dall'unione di due parole latine: albus, «bianco», e gula, «gola».

Se ne riconoscono quattro sottospecie:

  • Varano dalla gola bianca, V. a. albigularis
  • Varano dalla gola bianca dell'Angola, V. a. angolensis
  • Varano dalla gola bianca della Tanzania, V. a. microstictus
  • Varano dalla gola nera, V. a. ionidesi (potrebbe essere sinonimo di V. a. microstictus)

Distribuzione e habitat

L'areale di questo varano si estende sui seguenti Paesi: Namibia, Botswana, Sudafrica, Swaziland, Zimbabwe, Mozambico, Zambia, Angola, Tanzania, Etiopia, Somalia, Kenya, Uganda e Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire)[4]. Vive in una vasta gamma di ambienti aridi, comprese steppe, praterie e savane, ma è completamente assente da deserti, foreste pluviali e fitte boscaglie[4].

Intelligenza

Un varano delle rocce

Il varano delle rocce è una lucertola dotata di un certo livello di intelligenza; alcuni esemplari, infatti, nel corso di un esperimento condotto nel 1999 dal dottor John Philips allo Zoo di San Diego, hanno dimostrato la loro abilità di contare fino a sei[7]. Durante l'esperimento, Philips offriva loro un certo numero di chiocciole e i varani riuscivano a distinguerne il numero quando ne mancava una[8][9].

Folklore

Nel distretto di Yumbe, in Uganda, le persone colpite dal virus dell'AIDS (HIV) si iniettano in vena sangue di varani delle rocce, poiché ritengono che possa curarli dalla malattia[10]. La maggior parte di esse interrompe il trattamento con i farmaci anti-retrovirali per seguire questo insolito trattamento[10]. Come è facile intuire, in Uganda il valore sul mercato nero di esemplari di V. albigularis è salito moltissimo, fino a superare i 175 dollari a esemplare[10].

Note

  1. ^ a b Daudin, F. M. (1802). Histoire Naturelle, génerale et particulièredes reptiles, ouvrage faisant suite, a l'histoiure naturelle, générale et particulière composée par LECLERC DE BUFFON, et redigée par C. S. SONNINI, vol. 3. F. Dufart, Paris.
  2. ^ "Varanus albigularis". Integrated Taxonomic Information System. accesso 22 August 2008.
  3. ^ Vincent Carruthers, The Wildlife of Southern Africa: The Larger Illustrated Guide to the Animals and Plants of the Region, South Africa, Struik Publishers, 5 giugno 2008, pp. 320, ISBN 978-1-77007-199-5.
  4. ^ a b c d e Grahm Alexander, Marais, Johan, A Guide to the Reptiles of Southern Africa, South Africa, Struik Publishers, 2008, pp. 408, ISBN 978-1-77007-386-9.
  5. ^ Laurent,R.F. 1964. A new subspecies of Varanus exanthematicus (Sauria, Varanidae). Breviora 199: 1–5
  6. ^ Bohme, W. (1991). New finding on the hemipenal morphology of monitor lizards and their systematic implications. Mertensiella, 2, 42–49.
  7. ^ Eric R. Pianka e Laurie J. Vitt, Lizards: Windows to the Evolution of Diversity (Organisms and Environments, 5), vol. 5, 1ª ed., California, University of California Press, 2003, ISBN 978-0-520-23401-7.
  8. ^ King, Dennis & Green, Brian. (1999). Goannas: The Biology of Varanid Lizards. University of New South Wales Press. ISBN 0-86840-456-X, p. 43.
  9. ^ The Weekend Australian. July 24–25, 1999, p. 12.
  10. ^ a b c Ugandans turn to varanid lizard blood for AIDS cure (PDF), in BIAWAK, vol. 2, n. 1, INTERNATIONAL VARANID INTEREST GROUP, 2 gennaio 2008. URL consultato il 27 agosto 2008.

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Collegamenti esterni

  • Photo of Varanus albigularis, su reptilespark.com.
  • (1992). The Necropsy and internal Anatomy of a white-throated monitor lizard (Varanus albigularis Daudin, 1802). VaraNews 2(1): 5-6.
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