Verticillium

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Verticillium
Coltura di Verticillium theobromae
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Phylum Ascomycota
Classe Sordariomycetes
Sottoclasse Hypocreomycetidae
Ordine Incertae sedis
Famiglia Plectosphaerellaceae
Genere Verticillium
Nees, 1816

Verticillium[1] Nees, 1816 è un genere di funghi ascomiceti della famiglia Plectosphaerellaceae.

Descrizione del genere

Conidiofori di un fungo del genere Verticillium (40x)

Le specie appartenenti a questo genere presentano conidiofori eretti, con ramificazioni disposte in verticilli; all'apice degli ultimi rametti vengono prodotti i conidi unicellulari, che a volte rimangono uniti insieme da una goccia di materiale mucoso.

Fitopatologia

A questo genere appartengono funghi parassiti di insetti e di piante; essi possono essere ripartiti in tre grandi gruppi:

  1. micopatogeni
  2. entomopatogeni[2],
  3. agenti patogeni delle piante e dei saprofiti[3] tra i quali Verticillium dahliae e Verticillium albo-atrum che causano malattie di appassimento economicamente importanti sul cotone, sui pomodori, sulle patate, sulle melanzane, sui peperoni, nonché su piante legnose ornamentali.

I sintomi sono simili alla fusariosi: il fungo provoca una tracheomicosi, che viene detta tracheoverticilliosi (mentre la tracheomicosi da Fusarium viene detta "tracheofusariosi"). In pratica il fungo ostruisce i vasi legnosi della pianta, ostacolando il movimento della linfa, per cui la chioma prima e i rami poi avvizziscono e diventano secchi. La rotazione delle colture, l'impiego di varietà vegetali resistenti e un'aratura profonda, possono essere utili nel controllo della tracheoverticilliosi nonché dell'inoculo di tali patogeni.

Specie

Dal punto di vista fitopatologico, le specie più importanti che appartengono a questo genere sono:

Verticillium albo-atrum

Lo stesso argomento in dettaglio: Verticillium albo-atrum.

Verticillium dahliae

Lo stesso argomento in dettaglio: Verticillium dahliae.

Verticillium lecanii

Questa specie di fungo è stata descritta per la prima volta nel 1861. Ha una distribuzione mondiale grazie agli insetti. In orticultura e in agricultura, esso è talvolta utilizzato come un entomopatogeno (per infettare gli insetti) per lottare contro gli insetti distruttori come le cocciniglie, gli acari e le pulci. È un insetticida biologico che è polverizzato sugli insetti quando si nutrono delle piante. Gli insetti sono infettati quando entrano in contatto con le spore fungine appiccicose che in seguito si sviluppano e invadono il corpo degli insetti dall'interno.

Note

  1. ^ Nees, Das System der Pilze und Schwämme (Würzburg): 57 (1816)
  2. ^ R. Zare e Gams, W. (2001). "A revision of Verticillium sect. Prostrata. III. Generic classification". Nova Hedwigia. 72. 329-337.
  3. ^ Barbara, DJ & Clewes, E. (2003). "Plant pathogenic Verticillium species: how many of them are there?" Molecular Plant Pathology 4(4). 297-305. Blackwell Publishing.

Bibliografia

  • (EN) Verticillium, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
  • Phillips, D. H. e Burdekin, D. A. (1992). Diseases of Forest and Ornamental Trees. Macmillan. ISBN 0-333-49493-8.

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