Wilma Mankiller

Wilma Pearl Mankiller

Capo principale della Nazione Cherokee
Durata mandato14 dicembre 1985 –
14 agosto 1995
PredecessoreRoss Swimmer
SuccessoreJoe Byrd

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico

Wilma Pearl Mankiller (in lingua cherokee: ᎠᏥᎳᏍᎩ ᎠᏍᎦᏯᏗᎯ A-ji-luhsgi Asgaya-dihi; Tahlequah, 18 novembre 1945 – Contea di Adair, 6 aprile 2010) è stata una politica e attivista statunitense, prima donna eletta come capo tribù della Nazione Cherokee.

Primi anni (1945–1955)

Wilma Mankiller nacque nel 1945 a Tahlequah da Charley Mankiller, un nativo cherokee, e da Clara Irene Sutton, di origini irlandesi ed olandesi.[1][2][3] Il suo cognome Mankiller fa riferimento ad un tradizionale rango militare cherokee, simile a capitano o maggiore,[4] oppure ad uno sciamano con l'abilità di vendicare le ingiustizie con metodi spirituali.[5] Wilma aveva cinque fratelli più grandi: Louis Donald "Don", Frieda Marie, Robert Charles, Frances Kay e John David.[6] Nel 1948 la famiglia si trasferì in una casa costruita da suo padre, suo zio e suo fratello Don.[4][7] La piccola casa non aveva elettricità né impianto idraulico[8] e vivevano in "estrema povertà".[4] La famiglia cacciava e pescava, inoltre coltivava un orto per nutrirsi.[6]

Trasferimento a San Francisco (1956-1976)

Nel 1955 una grave siccità rese più difficile per la famiglia provvedere a se stessa.[9][10] Come parte della politica di reinsediamento dei nativi americani, l'Indian Relocation Act del 1956 fornì assistenza per trasferire le famiglie native in aree urbane. Gli agenti del Bureau of Indian Affairs promisero migliori condizioni di vita per le famiglie che accettavano di trasferirsi.[11] Nel 1956 la sua famiglia si trasferì a San Francisco dove,[12] sebbene fosse stato promesso loro un appartamento in città, furono alloggiati in uno squallido hotel nel distretto di Tenderloin per diverse settimane.[13]

Per Mankiller e i suoi fratelli fu difficile intraprendere la vita scolastica per via del loro cognome[14][15] e delle loro origini.[16] A causa del suo stato di alienazione, lasciò diverse volte la scuola, riuscendo però a diplomarsi nel 1963.[17][18] Dopo il diploma trovò un lavoro d'ufficio in una società finanziaria e si trasferì con sua sorella Frances.[18][19] Quell'estate conobbe Hector Hugo Olaya de Bardi, uno studente universitario ecuadoriano di una famiglia benestante. I due si sposarono a Reno, in Nevada, nel 1963.[20]

Attivismo

Nel 1964 un piccolo gruppo di attivisti della Red Power occupò l'isola di Alcatraz per alcune ore.[21][22] Alla fine degli anni '60, un gruppo di studenti dell'Università della California a Berkeley, Los Angeles e Santa Cruz, insieme a studenti dello Stato di San Francisco, iniziarono a protestare contro la guerra del Vietnam e a favore dei diritti civili per le minoranze etniche e per le donne.[23][24] Tra i gruppi nati nel periodo vi era l'American Indian Movement (AIM), che a San Francisco era incentrato sulle attività del San Francisco Indian Center. Nell'ottobre 1969 il Centro fu oggetto di un incendio e la perdita del loro luogo di incontro creò un legame tra amministratori e attivisti studenteschi, che unirono i loro sforzi per portare alla luce la difficile situazione dei nativi americani urbani con la rioccupazione di Alcatraz.[25]

L'occupazione ispirò Mankiller nell'attivismo per i diritti civili.[21][26] Iniziò a frequentare altri nativi americani, diventando attiva nei gruppi a sostegno dell'occupazione.[27] Mentre visitava Alcatraz, la maggior parte del suo lavoro si concentrava sulla raccolta di fondi e sul sostegno, raccogliendo scorte di coperte, cibo e acqua per coloro che erano sull'isola.[28]

Lavoro sociale

Nel 1972 si iscrisse alla San Francisco State University.[26] Contro i desideri di suo marito, comprò la propria auto e iniziò a cercare l'indipendenza, portando le sue figlie agli eventi dei nativi americani lungo la costa occidentale.[29] Durante i suoi viaggi, incontrò membri della Pit River Tribe nel nord della California, vicino a Burney, e si unì alla loro campagna di risarcimento con la Indian Claims Commission e la Pacific Gas and Electric Company per terre prese illegalmente dalla tribù durante la corsa all'oro californiana.[29][30][31]

Nel 1974 Mankiller e Olaya divorziarono e si trasferì con le sue due figlie a Oakland. In qualità di assistente sociale presso l'Urban Indian Resource Center, lavorò a programmi di ricerca sull'abuso e l'abbandono dei minori,[32] affidamento e adozione di bambini nativi. Riconoscendo che la maggior parte dei bambini indigeni era ospitata da famiglie senza conoscenza delle tradizioni native, lavorò sulla legislazione con altri membri del personale e avvocati per preservare la loro cultura. La legge in seguito approvata come Indian Child Welfare Act rese illegale il collocamento di bambini nativi in famiglie non native.[33]

Ritorno in Oklahoma

Mappa dell'area di giurisdizione tribale contemporanea Cherokee Nation (blu scuro)

Sviluppo della comunità (1976-1983)

Nel 1976 Mankiller tornò in Oklahoma.[34] Dopo aver svolto attività di volontariato per la Nazione Cherokee,[35] fu assunta per lavorare su un programma rivolto ai giovani Cherokee sull'insegnamento delle scienze ambientali.[36][37] Dopo essersi laureata in servizi sociali[38][39][40] si iscrisse ai corsi di laurea in sviluppo della comunità presso l'Università dell'Arkansas a Fayetteville.[41][42]

Nel 1981 il capo tribale Ross Swimmer la promosse come primo direttore del Dipartimento per lo sviluppo della comunità della nazione Cherokee.[43][44]

Politica (1983-1995)

Vice capo (1983–1985)

Nel 1983 fu selezionata come compagna di corsa alle elezioni da Ross Swimmer nel tentativo di ottenere il suo terzo mandato consecutivo come capo principale.[45] Sebbene entrambi volessero che la tribù diventasse più autosufficiente, Swimmer pensava che bisognasse agire attraverso lo sviluppo di attività tribali, come alberghi e aziende agricole. Mankiller voleva concentrarsi sulle piccole comunità rurali, migliorando l'edilizia abitativa e l'assistenza sanitaria.[46] Fu sorpresa dal sessismo che affrontò, poiché nella società tradizionale cherokee famiglie e clan erano organizzati matrilinealmente.[47][48] Sebbene tradizionalmente le donne non avessero ricoperto posizioni nominate nel governo Cherokee, avevano un consiglio femminile che esercitava un'influenza notevole ed erano responsabili dell'addestramento del capo tribale.[47] Nonostante le difficoltà divenne la prima donna eletta come vice capo della Nazione Cherokee.[49] In tale veste, uno dei suoi compiti principali era quello di presiedere il Consiglio tribale, l'organo di governo di quindici membri per la nazione Cherokee. Si rese presto conto di avere scarso sostegno nel consiglio in quanto donna.[50][51]

Capo principale, mandato parziale (1985-1986)

Nel 1985 il capo Swimmer si dimise in quanto nominato segretario aggiunto dell'Ufficio degli affari indiani degli Stati Uniti.[41] Mankiller gli successe come primo capo femminile principale della Nazione Cherokee nel 1985.[52] La copertura della stampa su Mankiller la rese una celebrità internazionale e migliorò la percezione dei nativi americani in tutto il paese.[53][54] In articoli come l'intervista del novembre 1985 per People, Mankiller si sforzò di mostrare che le tradizioni culturali native di cooperazione e rispetto per l'ambiente li avevano trasformati in modelli di riferimento per il resto della società. In un'intervista sottolineò che le donne cherokee erano state apprezzate come membri delle loro comunità prima che la società tradizionale imponesse il patriarcato alla tribù. Nel presentare le sue critiche alle politiche amministrative di Reagan che avrebbero potuto diminuire l'autodeterminazione tribale o minacciare la loro cultura, strinse relazioni con vari politici importanti.[53] Dopo cinque mesi dalla sua nomina a capo, lo status di celebrità di Mankiller la portò alla sua elezione quell'anno come donna indiana americana dell'anno, un'onorificenza conferita dalla Federazione delle donne indiane dell'Oklahoma, e alla sua introduzione nella Women's Hall of Fame dell'Oklahoma. Conseguì un dottorato onorario presso l'Università del New England e ricevette un encomio per la leadership dall'Università di Harvard.[55][56][57]

Capo principale, primo mandato eletto (1987-1991)

Una delle prime iniziative di Mankiller fu quella di fare pressioni per mantenere il funzionamento del Talking Leaves Job Corps Center, che il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti aveva inserito in un elenco per la chiusura.

Fondando il Private Industry Council, Mankiller riunì governo e imprese private per analizzare i modi per generare crescita economica nell'Oklahoma nord-orientale. Stabilì opportunità e programmi di formazione professionale che offrivano competenze finanziarie e tecniche ai membri tribali che volevano avviare le loro piccole imprese. Inoltre sostenne la creazione di una società tribale di cablaggio elettronico, la costruzione di una centrale idroelettrica e un'operazione orticola.[58] Un'altra iniziativa lanciata poco dopo il suo insediamento fu una richiesta di risarcimento da parte del governo degli Stati Uniti per appropriazione indebita di risorse dal fiume Arkansas.[59]

Lo sviluppo più significativo nel suo primo mandato completo fu il negoziato con lo Stato dell'Oklahoma per la condivisione delle imposte sulle imprese che operavano nelle terre Cherokee. Il patto, firmato dal governatore David Walters e dalla guida di tutte le cinque le tribù civilizzate, ad eccezione della nazione Muscogee (Creek), permise ai capi di riscuotere le tasse statali e trattenere una parte delle entrate.[60]

Mankiller inoltre firmò un accordo per la Nazione Cherokee per partecipare a un progetto che permetteva alla tribù di autogovernarsi e assumersi la responsabilità per utilizzo di fondi federali.[61] Questo cambiamento di politica avvenne a causa di accuse di corruzione e cattiva gestione nell'Ufficio degli affari indiani. Durante la sua prima amministrazione completa, il suo governo costruì nuove cliniche sanitarie e istituì servizi di ambulanza.[62] Mankiller ricevette due lauree honoris causa dalla Yale University nel 1990[63] e dal Dartmouth College nel 1991.[64]

Capo principale, secondo mandato eletto (1991-1995)

Nel 1991 Mankiller intraprese il suo secondo mandato.[65][66] Una delle sue prime azioni fu quella di partecipare a una conferenza sui programmi educativi per i nativi americani, dove si oppose fortemente alla centralizzazione dell'educazione indiana. Allo stesso modo si oppose alla legislazione proposta dalla Camera dei rappresentanti dell'Oklahoma per riscuotere le tasse sulle sigarette sui prodotti venduti nei negozi di fumo indiani ai non indiani.[59]

Dopo il passaggio dell'Indian Arts and Crafts Act del 1990, che prevedeva sanzioni civili e penali per gli artisti non nativi che promuovevano il loro lavoro come "Arte indiana",[67] la tribù ebbe la capacità di certificare gli artigiani che non potevano provare la loro origine.[68]

Nel 1993 scrisse all'allora governatore della Georgia Zell Miller per protestare contro il riconoscimento statale di gruppi che rivendicavano origini di Cherokee e Muscogee (Creek).[69] Lei e altri capi tribali tra le Cinque Tribù Civilizzate credevano che il processo di riconoscimento statale potesse consentire ad alcuni gruppi di rivendicare falsamente l'eredità nativa. Durante le audizioni del Congresso sulla riforma delle politiche di riconoscimento tribale a Washington, Mankiller dichiarò la sua opposizione a qualsiasi riforma che indebolisse il processo di riconoscimento.[70] Durante il suo mandato come capo il consiglio tribale Cherokee approvò due risoluzioni per impedire a coloro che non avevano un certificato di grado di sangue indiano (CDIB) di iscriversi alla tribù.

Ritorno all'attivismo (1996–2010)

Wilma Mankiller riceve la medaglia presidenziale della libertà dal presidente Clinton, gennaio 1998

Dopo il suo mandato come capo, nel 1996 Mankiller divenne docente al Dartmouth College, dove lavorò nel programma di studi sui nativi americani.[41][71] Quell'anno fu premiata con l'Elizabeth Blackwell Award dall'Hobart e William Smith College per il suo servizio esemplare all'umanità.[72] Intraprese un tour di conferenze nazionali, parlando di assistenza sanitaria, sovranità tribale, diritti delle donne e consapevolezza del cancro.[73] Nel 1997 ricevette una laurea honoris causa dallo Smith College[74] e nel 1998 il presidente Clinton le assegnò la medaglia presidenziale della libertà, il più alto riconoscimento civile negli Stati Uniti.[41][71]

Morte ed eredità

Morì di un cancro nella sua casa di campagna nella contea di Adair, in Oklahoma.[75][76] Le fu assegnato postumo il Drum Award per il Lifetime Achievement dalle Cinque tribù civilizzate.[77]

Nel corso dei suoi tre mandati come capo principale, Mankiller rinvigorì la nazione Cherokee attraverso progetti di sviluppo della comunità in cui uomini e donne lavorano collettivamente per il bene comune.[78] Migliorò i negoziati tra tribù e tribali e contribuì a creare e guidare le relazioni tra la nazione Cherokee e il governo federale degli Stati Uniti.[79]

Opere selezionate

  • Wilma Mankiller, Keeping Pace With the Rest of the World, in Southern Exposure, Institute for Southern Studies, 1985, ISSN 0146-809X (WC · ACNP).
  • Wilma P. Mankiller, The chief cooks: traditional Cherokee recipes, Muskogee, Oklahoma, Hoffman Printing Company, 1988, OCLC 25384767.
  • Yvonne Kauger, Richard Du Bey e Wilma Mankiller, Promoting Effective State-Tribal Relations: A Dialogue, a cura di Zelio, Denver, Colorado, National Conference of State Legislatures, 1990, ISBN 978-1-55516-975-6.
  • Wilma Mankiller, Education and Native Americans: Entering the Twenty-First Century on Our Own Terms, in National Forum, vol. 71, n. 2, Louisiana State University, Spring 1991, pp. 5-7, ISSN 0162-1831 (WC · ACNP).[80]
  • Wilma Mankiller e Michael Wallis, Mankiller: A Chief and Her People, 1st, New York, New York, St. Martin's Press, 1993, ISBN 978-0-312-09868-1.
  • Mankiller (a cura di), The Reader's Companion to U.S. Women's History, New York, New York, Houghton Mifflin Harcourt, 1999, ISBN 978-0-618-00182-8.
  • Wilma Mankiller, Returning Home, in Solomon (a cura di), That Takes Ovaries!: Bold Females and Their Brazen Acts, New York, New York, Three Rivers Press, 2002, pp.  64–66., ISBN 978-0-609-80659-3.
  • Wilma Pearl Mankiller e Introduction: Gloria Steinem; Forward: Vine Deloria, Jr., Every Day is a Good Day: Reflections by Contemporary Indigenous Women, Golden, Colorado, Fulcrum Publishing, 2004, ISBN 978-1-55591-516-2.

Note

  1. ^ Schwarz, 1994, p. 23. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  2. ^ Wallis, 1993, p. 18. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  3. ^ Glassman, 1992, p. 10. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  4. ^ a b c Kallen, 1999, p. 87. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  5. ^ Dell, 2006, p. 30. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  6. ^ a b Dell, 2006, p. 20. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  7. ^ Dell, 2006, p. 18. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  8. ^ Simon, 1991, p. 6. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  9. ^ Simon, 1991, p. 7. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  10. ^ Dell, 2006, p. 26. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  11. ^ Schwarz, 1994, p. 14. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  12. ^ Schwarz, 1994, p. 40. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  13. ^ Kallen, 1999, pp. 88, 90. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  14. ^ Kallen, 1999, p. 90. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  15. ^ Dell, 2006, p. 29. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  16. ^ Schwarz, 1994, p. 42. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  17. ^ Schwarz, 1994, p. 45. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  18. ^ a b Kallen, 1999, p. 91. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  19. ^ Schwarz, 1994, p. 46. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  20. ^ Schwarz, 1994, p. 48. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  21. ^ a b Schwarz, 1994, p. 12. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  22. ^ Johnson, 1994, p. 66. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  23. ^ Johnson, 1994, p. 65. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  24. ^ Kallen, 1999, p. 92. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  25. ^ Johnson, 1994, p. 67. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  26. ^ a b Kallen, 1999, p. 94. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  27. ^ Schwarz, 1994, pp. 16-17. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  28. ^ Schwarz, 1994, pp. 17-18. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  29. ^ a b Schwarz, 1994, p. 53. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  30. ^ Agnew, 2004, p. 212. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  31. ^ The Desert Sun, 1970, p. 3.
  32. ^ Schwarz, 1994, p. 56. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  33. ^ Schwarz, 1994, p. 57. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  34. ^ Schwarz, 1994, p. 59. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  35. ^ Simon, 1991, p. 14. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  36. ^ Glassman, 1992, p. 30. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  37. ^ Kallen, 1999, p. 95. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  38. ^ Schwarz, 1994, p. 65. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  39. ^ Sonneborn, 2010, p. 46. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  40. ^ Allinder, 1985. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  41. ^ a b c d Verhovek, 2010. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  42. ^ Glassman, 1992, p. 31. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  43. ^ Kallen, 1999, p. 96. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  44. ^ Agnew, 2004, p. 214. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  45. ^ Swygart, 2014, p. 3. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  46. ^ Schwarzt, 1994, pp. 73-74. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  47. ^ a b Schwarzt, 1994, p. 76. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  48. ^ Glassman, 1992, p. 40. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  49. ^ Schwarz, 1994, p. 77. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  50. ^ Sonneborn, 2010, p. 62. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  51. ^ Schwarz, 1994, p. 79. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  52. ^ Elliott, 1985, p. 34. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  53. ^ a b Agnew, 2004, p. 218. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  54. ^ Glassman, 1992, p. 43. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  55. ^ Kallen, 1999, p. 98. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  56. ^ Glassman, 1992, p. 44. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  57. ^ Agnew, 2004, p. 219. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  58. ^ Schwarz, 1994, p. 102. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  59. ^ a b Agnew, 2004, p. 226. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  60. ^ Agnew, 2004, p. 223. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  61. ^ Agnew, 2004, p. 224. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  62. ^ Schwarz, 1994, p. 104. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  63. ^ The Daily Oklahoman, 1999.
  64. ^ Gatlin, 2010. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  65. ^ Glassman, 1992, p. 60. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  66. ^ Schwarz, 1994, p. 105. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  67. ^ Cook, 1998, pp. 1209-1210. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  68. ^ The Daily Oklahoman, 1991, p. 16.
  69. ^ Miller, 2013, p. 250. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  70. ^ Miller, 2013, p. 15. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  71. ^ a b Kallen, 1999, p. 99. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  72. ^ Mouser, 1999, p. 367. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  73. ^ Jarosz, 2008, p. B4. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  74. ^ The Boston Globe, 1997, p. 67.
  75. ^ Good Voice 2010a
  76. ^ Brakhage, 2010. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  77. ^ Navajo Times, 2010, p. 31.
  78. ^ Champagne, 1994, pp. 104-105. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  79. ^ Meredith, 1993, p. 143. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  80. ^ Lewis, 1993, p. 207. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)

Bibliografia

Questa voce o sezione sugli argomenti biografie e politica ha problemi di struttura e di organizzazione delle informazioni.
Motivo: Lista sterminata. Andrebbe divisa la bibliografia sul soggetto propriamente detta e i semplici articoli usati come fonte, che basta menzionare appunto nelle note.
  • Clifton Adcock, More than 1,000 attend memorial service for former Cherokee Chief Wilma Mankiller, in The Tulsa World, Tulsa, Oklahoma, 10 aprile 2010. URL consultato il 10 aprile 2010.
  • Brooke Adcox, Healing Waters, in Oklahoma Today, vol. 62, n. 1, Oklahoma City, Oklahoma, Oklahoma Department of Tourism and Recreation, febbraio 2012, pp. 66-68, ISSN 0030-1892 (WC · ACNP). URL consultato il 7 agosto 2018.
  • Brad Agnew, The New Warriors: Native American Leaders Since 1900, a cura di R. David Edmunds, Lincoln, Nebraska, University of Nebraska Press, 2004, pp. 211-237, ISBN 978-0-8032-6751-0.
  • Maridel Allinder, Cherokee: achieving the dream, in The Tulsa World, Tulsa, Oklahoma, 15 novembre 1985. URL consultato il 5 agosto 2018.
  • Jennifer Barnett, Cherokee Nation faces 'hard lesson' in dispute, in The Springfield News-Leader, Springfield, Missouri, 25 agosto 1997, p. 12. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Rechenda Davis Bates, Davis, Alice Brown (1852–1935), su Oklahoma Historical Society's Encyclopedia of Oklahoma History and Culture, Oklahoma Historical Society, 2008. URL consultato il 21 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2013).
  • Traci Bauer, Cherokee chief takes stand against stereotypes, in The Springfield News-Leader, Springfield, Missouri, 17 maggio 1993, p. 1. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Joshua Brakhage, Former Chief Of The Cherokee Nation Wilma Mankiller Dies, in NewsOn6, Tulsa, Oklahoma, Associated Press, 6 aprile 2010. URL consultato il 2 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Brian Brus, Festival to Show Non-registered Indians' Work, in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, Associated Press, 5 giugno 1991, p. 63. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Sequoia Carrillo, Just doing "what I could," Wilma Mankiller changed Native America, su Smithsonian Magazine, Washington, D. C., National Museum of the American Indian, 11 agosto 2017. URL consultato il 7 agosto 2018.
  • Native America: Portrait of the Peoples, Detroit, Michigan, Visible Ink Press, 1994, ISBN 978-0-8103-9452-0.
  • Cherokee Tribal Council, Legislative Act LA-06-92: The Process of Enrolling as a Member of the Cherokee Nation, Tahlequah, Oklahoma, Cherokee Nation, 12 settembre 1992. URL consultato il 15 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2018).
  • Cherokee Tribal Council, Resolution R-21-88: Supporting the Guidelines: Rules and Regulations Of The Cherokee Registration Committee, Tahlequah, Oklahoma, Cherokee Nation, 12 marzo 1988. URL consultato il 15 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2018).
  • Bob Considine, Lo, The Poor Indian, in The Cincinnati Enquirer, Cincinnati, Ohio, 31 marzo 1954, p. 7. URL consultato il 3 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Samuel R. Cook, Book Reviews: The Arbitrary Indian: The Indian Arts and Crafts Act of 1990. By Gail K. Sheffield (Norman: University of Oklahoma Press, 1997, pp viii, 223. $27.50), in The Journal of Politics, vol. 60, n. 4, Chicago, Illinois, University of Chicago Press, novembre 1998, pp. 1208-1211, DOI:10.2307/2647739, ISSN 0022-3816 (WC · ACNP), JSTOR 2647739.
  • Millie J. Craddick, Hall of Fame Spotlight: Wilma Mankiller, in Oklahoma Magazine, vol. 16, n. 3, Tulsa, Oklahoma, Schuman Publishing Company for the Oklahoma Heritage Association, dicembre 2011, pp. 32-34, OCLC 48480378. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2021).
  • Pamela J. Dell, Wilma Mankiller: Chief of the Cherokee Nation, Minneapolis, Minnesota, Compass Point Books, 2006, p.  17., ISBN 978-0-7565-1796-0.
  • Carmen Duarte, Mankiller emerged from humble roots, in The Arizona Daily Star, Tucson, Arizona, 28 gennaio 2002, p. 16. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Shanna Duncan, Wilma Mankiller: An American Hero, An Interview with Gale Anne Hurd, su WomensHistory.org, Alexandria, Virginia, National Women's History Museum, 14 novembre 2017. URL consultato il 29 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2018).
  • Jack Elliott, Wilma Mankiller: new Cherokee chief, in The Morning Call, Allentown, Pennsylvania, Associated Press, 7 dicembre 1985, p. 34. URL consultato il 3 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Dianna Everett, Cleghorn, Mildred Imoch (1910–1997), su Oklahoma Historical Society's Encyclopedia of Oklahoma History and Culture, Oklahoma Historical Society, 2009. URL consultato il 21 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2009).
  • Latarsha Gatlin, Dartmouth's Annual Pow-Wow Honors Mankiller and Hanitchak, in Dartmouth News, Hanover, New Hampshire, 7 maggio 2010. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Bruce Glassman, Wilma Mankiller: Chief of the Cherokee Nation, 1st, New York, New York, Blackbirch Press, 1992, ISBN 978-0-8239-1208-7.
  • Christina Good Voice, Breaking News: Former Cherokee Nation Chief Wilma Mankiller dies, in The Cherokee Phoenix, Tahlequah, Oklahoma, 6 aprile 2010a. URL consultato il 2 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2011).
  • Christina Good Voice, Native women's conference focuses on empowerment, leadership, in Native American Times, vol. 16, n. 30, Tahlequah, Oklahoma, 23 luglio 2010b, p. 8. URL consultato l'11 agosto 2018.
  • Suzanne Gould, Wilma Mankiller, the Inspiring First Woman Cherokee Chief, su aauw.org, Washington, D. C., American Association of University Women, 20 novembre 2013. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2017).
  • Donna Hales, Wilma Mankiller Lawsuit 'Cherokee Councilors Vote', in The Muskogee Phoenix, Muskogee, Oklahoma, 20 marzo 1998. URL consultato il 2 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  • Jennifer Hamm, Healthy Outlook (pt 1), in The Los Angeles Times, Los Angeles, California, 5 marzo 1999, p. B1. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Jennifer Hamm, Leader: Woman Cites Lessons (pt 2), in The Los Angeles Times, Los Angeles, California, 5 marzo 1999, p. B5. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Francis W. Hirst, Life and Letters of Thomas Jefferson, New York, New York, Macmillan and Co., 1926, OCLC 493588779.
  • Julie Hubbard, Cherokee Nation opens $10M Wilma P. Mankiller Health Center addition, su Cherokee.org, Tahlequah, Oklahoma, Cherokee Nation, 14 ottobre 2015. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2018).
  • Francesca Jarosz, Q&A: Wilma Mankiller, in The Indianapolis Star, Indianapolis, Indiana, 28 settembre 2008, p. B4. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Jennifer L. Jenkins, Woman Chief, in Native American Women: A biographical dictionary, 2nd, New York, New York, Routledge, 2001, pp.  341.–342, ISBN 978-0-415-93020-8.
  • Troy Johnson, The Occupation of Alcatraz Island: Roots of American Indian Activism, in Wíčazo Ša Review, vol. 10, n. 2, Minneapolis, Minnesota, University of Minnesota Press, Autumn 1994, pp. 63-79, DOI:10.2307/1409133, ISSN 0749-6427 (WC · ACNP), JSTOR 1409133.
  • Stuart A. Kallen, 6. Wilma Mankiller, in Native American Chiefs and Warriors, San Diego, California, Lucent Books, 1999, pp.  86–103., ISBN 978-1-56006-364-3.
  • James J. Kilpatrick, Indian Artists Form Tight Closed Shop, in The Montgomery Advertiser, Montgomery, Alabama, 13 dicembre 1992, p. 46. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Leanora A. Kovacs, 'United States v. Cherokee Nation' – Indian Water Rights: Giving with One Hand and Taking with the Other (PDF), in Pace Environmental Law Review, vol. 6, n. 1, White Plains, New York, Pace University School of Law, 1988, pp. 255-267, ISSN 0738-6206 (WC · ACNP). URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Debra Krol, National Native American Hall of Fame names first twelve historic inductees, su Newsmaven.io, Washington D.C., Indian Country Today, 22 ottobre 2018. URL consultato il 22 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2018).
  • Kelly Kurt, Cherokees' Ex-Leader Ailing But Upbeat, in The Albuquerque Journal, Albuquerque, New Mexico, Associated Press, 25 luglio 1996, p. 48. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Eric D. Lemont, American Indian Constitutional Reform and the Rebuilding of Native Nations, Austin, Texas, University of Texas Press, 2009, ISBN 978-0-292-77807-8.
  • David Rich Lewis, Still Native: The Significance of Native Americans in the History of the Twentieth-Century American West, in Western Historical Quarterly, vol. 24, n. 2, Logan, Utah, Utah State University for the Western History Association, maggio 1993, pp. 203-227, DOI:10.2307/970936, ISSN 0043-3810 (WC · ACNP), JSTOR 970936.
  • Annajo Cantrell Limore, Echota Cemetery: Adair County, Oklahoma, su Oklahoma Cemeteries, United States, Tammie Chada, 2012. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2012).
  • Rob Martindale, Cherokee Nation Split From the Start, in The Tulsa World, Tulsa, Oklahoma, 27 aprile 1997. URL consultato il 6 agosto 2018.
  • Howard Meredith, Modern American Indian Tribal Government and Politics, Tsaile, Arizona, Navajo Community College Press, 1993, ISBN 978-0-912586-76-2.
  • Mark Edwin Miller, Claiming Tribal Identity: The Five Tribes and the Politics of Federal Acknowledgment, Norman, Oklahoma, University of Oklahoma Press, 2013, ISBN 978-0-8061-5053-6.
  • Denette A. Mouser, A Nation in Crisis: The Government of the Cherokee Nation Struggles to Survive, in American Indian Law Review, vol. 23, n. 2, Norman, Oklahoma, University of Oklahoma College of Law, 1999, pp. 359-374, DOI:10.2307/20068887, ISSN 0094-002X (WC · ACNP), JSTOR 20068887.
  • Shannon Muchmore, Former Cherokee Chief Wilma Mankiller gravely ill, husband says, in The Tulsa World, Tulsa, Oklahoma, 2 marzo 2010. URL consultato il 2 marzo 2010.
  • Jim Myers, Mankiller honored by Congress, in The Tulsa World, Tulsa, Oklahoma, World Washington Bureau, 15 aprile 2010. URL consultato il 7 agosto 2018.
  • Andrew Nelson, People: "Wilma Mankiller", su Salon.com, San Francisco, California, Salon, 20 novembre 2001. URL consultato il 19 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2007).
  • Susan Olp, Cherokee ex-chief tells how communities can progress, in The Billings Gazette, Billings, Montana, 9 ottobre 2009, p. 19. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Penny Owen, A Colorful Life: She's riding ol' paint to fame, Ryan woman to join Cowgirl Hall of Fame, in The Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 29 ottobre 2000. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2018).
  • S. Alan Ray, A Race or a Nation? Cherokee National Identity and the Status of Freedmen's Descendants, in Michigan Journal of Race & Law, vol. 12, n. 2, Ann Arbor, Michigan, University of Michigan Law School, 2007, pp. 387-463, ISSN 1095-2721 (WC · ACNP). URL consultato il 5 agosto 2018.
  • Ken Raymond, Wilma Mankiller: A legend 'In her own time', in The Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 7 aprile 2010. URL consultato il 7 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2018).
  • Massie Ritsch, 750 Women Gather for Their Day at Cal Lutheran (pt. 1), in The Los Angeles Times, Los Angeles, California, 7 marzo 1999, p. B1. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Massie Ritsch, Options (pt. 2), in The Los Angeles Times, Los Angeles, California, 7 marzo 1999, p. B4. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Judy Gibbs Robinson, Mankiller opens up dialogue (pt 1), in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 23 febbraio 2007, p. 1. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Judy Gibbs Robinson, Mankiller (pt 2), in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 23 febbraio 2007, p. 2. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Tamar Schreibman, Gals with guts, in The Daily News, New York City, New York, 8 settembre 2002, p. 168. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Melissa Schwarz, Wilma Mankiller: Principal Chief of the Cherokees, 1st, New York, New York, Chelsea House, 1994, ISBN 978-0-7910-1715-9.
  • Otto Silha, Cherokees' first woman chief shows award-class leadership, in The Star Tribune, Minneapolis, Minnesota, 27 dicembre 1988, p. 11. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Charnan Simon, Wilma P. Mankiller: Chief of the Cherokee, Chicago, Illinois, Childrens Press, 1991, ISBN 978-0-516-04181-0.
  • Susan Simpson, Mankiller relates breast cancer struggle (pt 1), in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 27 agosto 2005, p. 13A. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Susan Simpson, Summit (pt 2), in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 27 agosto 2005, p. 18A. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Observing the 1999 Cherokee Nation Elections (PDF), su Cartercenter.org, Atlanta, Georgia, The Carter Center, marzo 2000. URL consultato il 6 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2017).
  • Sadie Jo Smokey, Storied Shoes (pt. 1), in The Arizona Republic, Phoenix, Arizona, 1º novembre 2006, p. E1. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Sadie Jo Smokey, Storied Shoes: Wilma Pearl Mankiller (pt. 2), in The Arizona Republic, Phoenix, Arizona, 1º novembre 2006, p. E5. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Teddye Snell, The story of Bell, in Tahlequah Daily Press, Tahlequah, Oklahoma, 30 agosto 2011. URL consultato il 30 agosto 2011.
  • Liz Sonneborn, Wilma Mankiller, New York, New York, Marshall Cavendish, 2010, ISBN 978-0-7614-4959-1.
  • Sheila Stogsdill, Gloria Steinem reflects on friendship with Wilma Mankiller, in The Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 8 aprile 2010. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Geoffrey D. Strommer e Stephen D. Osborne, The History, Status, and Future of Tribal Self-Governance Under the Indian Self-Determination and Education Assistance Act, in American Indian Law Review, vol. 39, n. 1, Norman, Oklahoma, University of Oklahoma College of Law, 2014, pp. 1-75, ISSN 0094-002X (WC · ACNP). URL consultato il 4 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2018).
  • Circe Sturm, Blood Politics, Racial Classification, and Cherokee National Identity: The Trials and Tribulations of the Cherokee Freedmen, in American Indian Quarterly, vol. 22, 1–2, Lincoln, Nebraska, University of Nebraska Press, Spring 1998, pp. 230-258, ISSN 0095-182X (WC · ACNP), JSTOR 1185118.
  • Circe Sturm, Blood Politics: Race, Culture, and Identity in the Cherokee Nation of Oklahoma, Berkeley, California, University of California Press, 2002, ISBN 978-0-520-23097-2.
  • Susan Swartz, Cherokee power: Woman climbs to the top in tribal politics, in The Press Democrat, Santa Rosa, California, 2 ottobre 1983, p. 17. URL consultato il 3 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Glenn L. Swygart, American Indian Biographies—Wilma Pearl Mankiller (PDF), su Salempress.com, Ipswich, Massachusetts, Salem Press, 2014. URL consultato il 24 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
  • Jonathan Tilove, Who Is an Indian? (pt 1), in The Santa Fe New Mexican, Santa Fe, New Mexico, Newhouse News Service, 16 maggio 1993, p. D-1. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Jonathan Tilove, Indian (pt 2), in The Santa Fe New Mexican, Santa Fe, New Mexico, Newhouse News Service, 16 maggio 1993, p. D-2. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Sam Howe Verhovek, Wilma Mankiller, Cherokee Chief and First Woman to Lead Major Tribe, Is Dead at 64, in The New York Times, New York City, New York, 6 aprile 2010. URL consultato il 2 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2018).
  • Michael Wallis, Introduction, in Mankiller: A Chief and Her People, 1st, New York, New York, St. Martin's Press, 1993, pp.  xv–xxiv., ISBN 978-0-312-09868-1.
  • Stephanie Whyche, 'Anything is possible': Women's conference is 12th for Delaware (pt. 1), in The News Journal, Wilmington, Delaware, 26 febbraio 1996, p. 25. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com. and Stephanie Whyche, Women: 1,000 expected to attend. (pt. 2), in The News Journal, Wilmington, Delaware, 26 febbraio 1996, p. 26. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Jim Yardley, After Years of Division, Cherokees Get New Leader, in The New York Times, New York City, New York, 14 agosto 1999. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2018).
  • 35 inducted into women's Hall of Fame, in The Orlando Sentinel, Orlando, Florida, Associated Press, 10 ottobre 1993, p. A-7. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Arkansas River at Issue Court to Hear Cherokee Case, in The Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, 7 ottobre 1986. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Cherokee Chief Given Yale Honor, in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, Associated Press, 30 maggio 1990, p. 57. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Cherokee, Choctaw, and Chickasaw Nations Claims Settlement Act (PDF), Washington, D. C., U. S. House of Representatives, 4 settembre 2002 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2017).
  • Fact and Fiction, in Heritage of the Great Plains, vol. 4, n. 1, Emporia, Kansas, School of Liberal Arts and Sciences of the Emporia State University, 1960, pp. 3–9, ISSN 0739-4772 (WC · ACNP). URL consultato il 4 gennaio 2015.
  • Former Chief Named Fellow, in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, Associated Press, 7 settembre 2009, p. 3. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Cherokee leader receiving Geneva colleges' honor, in The Democrat and Chronicle, Rochester, New York, 14 dicembre 1995, p. 28. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Commencements, in The Boston Globe, Boston, Massachusetts, 22 maggio 1997, p. 63. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Indian Uprising Spreads to Private Land Squatting Tribes Now Claiming Gas, Electric Ground, in The Desert Sun, n. 259, Palm Springs, California, 5 giugno 1970, p. 3. URL consultato il 2 agosto 2018.
  • Mankiller, Harris among Drum Award winners, in Navajo Times, Window Rock, Arizona, 21 ottobre 2010, p. 31. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspaperarchive.com.
  • Mankiller Says Tribe Can't Certify Artists as Cherokee Tribal Members, in The Daily Oklahoman, Oklahoma City, Oklahoma, Associated Press, 20 febbraio 1991, p. 16. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Mankiller, Wilma-1994, su OklahomaHOF.com, Oklahoma City, Oklahoma, Oklahoma Hall of Fame, 1994. URL consultato il 5 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2018).
  • Memorial fit for a chief, in The Herald & Review, Decatur, Illinois, Associated Press, 11 aprile 2010, p. 3. URL consultato il 7 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Names, in The Paris News, Paris, Texas, Associated Press, 15 settembre 1999, p. 2. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Tribal chief wants U.S. to stay out of dispute, in The St. Cloud Times, Saint Cloud, Minnesota, Gannett News Service, 19 aprile 1997, p. 8. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Weidner, Heidinger attend AAUW meet, in The Southern Illinoisan, Carbondale, Illinois, 28 giugno 1993, p. 7. URL consultato il 5 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Wilma Mankiller, su Women of the Hall, Seneca Falls, New York, National Women's Hall of Fame, 1993. URL consultato il 21 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2016).
  • Wilma Mankiller to speak Saturday, in The Santa Fe New Mexican, Santa Fe, New Mexico, 27 aprile 2005, p. G1. URL consultato il 6 agosto 2018. Ospitato su Newspapers.com.
  • Wilma Pearl Mankiller: First woman chief of an American-Indian nation, su America.gov, Washington, D. C., U.S. Department of State, 27 aprile 2008. URL consultato il 21 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2012).
  • Sarah Epple Janda, Beloved Women: The political lives of Ladonna Harris and Wilma Mankiller, DeKalb, Illinois, Northern Illinois University Press, 2007, ISBN 978-0-87580-372-2.
  • Bruce E. Johansen e Donald A. Grinde Jr, The encyclopedia of Native American biography: Six hundred life stories of important people, from Powhatan to Wilma Mankiller, 1st Da Capo Press, New York, New York, Da Capo Press, 1998, ISBN 978-0-306-80870-8.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wilma Mankiller

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 47566500 · ISNI (EN) 0000 0004 5707 094X · LCCN (EN) n91047490 · GND (DE) 119215853 · J9U (ENHE) 987007378989105171
  Portale Biografie
  Portale Politica