Yokosuka E5Y

Yokosuka E5Y
Descrizione
Tipoidroricognitore
Equipaggio2
CostruttoreBandiera del Giappone Kūgishō (Yokosuka)
Data primo volo1928
Data entrata in servizio1930
Data ritiro dal serviziotardi anni trenta
Utilizzatore principaleBandiera del Giappone Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
Esemplari20
Dimensioni e pesi
Lunghezza10,97 m
Apertura alare14,50 m
Altezza4,64 m
Peso max al decollo2 900 kg
Propulsione
Motoreun radiale Bristol Jupiter F9
Potenza540 CV (397 kW)
Prestazioni
Velocità max183 km/h
Velocità di crociera140 km/h
Tangenza6 700 m
Notedati riferiti alla versione E5Y1

i dati sono estratti da navypedia.org[1]

voci di aerei militari presenti su Wikipedia

Lo Yokosuka E5Y (?), o secondo le convenzioni di designazione della marina imperiale idrovolante da ricognizione Tipo 14-2, era un idroricognitore a scarponi, monomotore biplano sviluppato dall'ufficio di progettazione giapponese Kūgishō, il Primo arsenale tecnico aeronavale di Yokosuka[2] nei tardi anni venti e prodotto in piccola serie sia dalla stessa che, con alcune modifiche ed identificato come Kawanishi E5K1 o Tipo 90-3 dalla Kawanishi Kokuki Kogyo KK, dall'inizio degli anni trenta.

Destinato ad equipaggiare alcune unità navali della Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, rimase in servizio durante la seconda guerra sino-giapponese fino al termine del decennio.

Storia del progetto

Nei tardi anni venti la Marina Imperiale giapponese emise una specifica per la fornitura di un nuovo idrovolante da ricognizione destinato a sostituire il pari ruolo Yokosho (Yokosuka) E1Y2, oramai considerato obsoleto, sulle unità maggiori e sulle portaerei della propria flotta.[3]

Interpellato l'ufficio tecnico dell'arsenale navale di Yokosuka il gruppo di lavoro decise di basare il disegno del nuovo velivolo sul precedente progetto tedesco Heinkel HD 28.[3]

L'impostazione generale quindi riprendeva quella del modello al quale si ispirava, un convenzionale idrovolante monomotore biposto di tipo a scarponi con configurazione alare biplana, equipaggiato con un motore 12 cilindri a W Lorraine-Dietrich 2 raffreddato a liquido.[3]

Il prototipo, completato nell'agosto 1928, venne identificato secondo le convenzioni adottate dalla Marina Imperiale "Idrovolante sperimentale da ricognizione Kai 14-2 Tipo 1" o, in alternativa con la versione "corta", E5Y1 Kai C. Durante le prime prove di volo del primo vennero costruiti altri due prototipi, equipaggiati con motore Lorraine-Dietrich da 450 hp (336 kW) ed identificati come Yokosuka E5Y1 Kai 1D , che si differenziavano dal primo solo per l'adozione di un convenzionale carrello d'atterraggio in sostituzione dei due galleggianti.[3]

La commissione esaminatrice della Marina Imperiale valutò positivamente il modello emettendo un ordine di fornitura per 17 altri esemplari ed assegnando la produzione agli stabilimenti della Kawanishi Kokuki Kogyo KK di Nauru ed incaricandola di curare la parte finale dello sviluppo. La versione di preproduzione, che verrà identificata come Yokosuka E5Y1 Kai 3, si differenziava essenzialmente per la diversa motorizzazione, un radiale Bristol Jupiter IX raffreddato ad aria prodotto localmente su licenza.[3]

Tuttavia la produzione in serie venne assegnata ad entrambi ed avviata in ugual numero di esemplari (17) sia presso gli stabilimenti del Primo Arsenale Tecnico Aeronavale, dove il modello verrà identificato come Yokosuka E5Y1 Kai 3, che alla Kawanishi, identificato come Kawanishi E5K1 o Tipo 90-3.[3]

Impiego operativo

L'E5Y venne assegnato come equipaggiamento della nave appoggio idrovolanti Kamoi, venne inoltre utilizzato in un'azione di guerra durante la guerra di Shanghai del 1932.[3]

Versioni

E5Y1 Kai 1C
designazione del primo prototipo, versione idrovolante a scarponi, equipaggiato con un motore Lorraine-Dietrich.
E5Y1 Kai 1D
designazione dei successivi due prototipi, versione "terrestre" dotata di carrello d'atterraggio, equipaggiato con un motore Lorraine-Dietrich.
E5Y1 Kai 3
versione idrovolante avviata alla produzione equipaggiata con un motore radiale Jupiter IX.

Utilizzatori

Bandiera del Giappone Giappone

Note

  1. ^ (EN) Ivan Gogin, Yokosuka E5Y reconnaissance seaplane, in navypedia.org, http://www.navypedia.org/index.htm, 2008. URL consultato il 12 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2011).
  2. ^ La bibliografia anglofona, diventata poi internazionalmente riconosciuta, attribuisce spesso come costruttore l'arsenale navale della Marina imperiale giapponese presso Yokosuka mentre la bibliografia giapponese cita il Kūgishō (空技廠) come contrazione del termine "Kōkū Gijutsu-shō".
  3. ^ a b c d e f g (EN) Jokosuka E5Y ( 九〇式三号水上侦察机 ), in Valka.cz, http://en.valka.cz/index.php. URL consultato il 12 luglio 2012.

Bibliografia

  • (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, Annapolis, Naval Institute Press, 1990, ISBN 1-557-50563-2.
  • (CS) Tadeusz Januszewska, Kryzysztof e Zalewski, Japońskie samoloty marynarski 1912-1945, Volume 1, Lampart, 2000, ISBN 83-86776-50-1.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yokosuka E5Y

Collegamenti esterni

  • (EN) Jokosuka E5Y ( 九〇式三号水上侦察机 ), in Valka.cz, http://en.valka.cz/index.php. URL consultato il 12 luglio 2012.
  • (JA) 川西 九〇式三号水上偵察機, in Keyのミリタリーなページ, http://military.sakura.ne.jp, 28 agosto 2011. URL consultato il 12 luglio 2012.
  Portale Aviazione
  Portale Guerra
  Portale Marina