Zoo-immersione

La zoo-immersione è un concetto applicato a un giardino zoologico naturale che dà ai visitatori la sensazione di essere immerse nell'ambiente in cui gli stessi animali si trovano. Le costruzioni e le barriere sono nascoste. Attraverso la ricostruzione della vista e dei suoni come si troverebbero in un ambiente naturale, la zoo-immersione trasmette una sensazione simile a quella che si proverebbe osservando gli animali in natura[1]. Il termine di immersion paesaggistica è stato sviluppato nel 1975 attraverso il lavoro di David Hancocks al Woodland Park Zoo di Seattle[2]. Questo ha portato all'allestimento di una nuova esposizione dei gorilla che è stata inaugurate nel 1978[3][4]. Il concetto si trasformò nel riferimento di base per il settore negli anni Ottanta e ha guadagnato sempre maggiore appoggio come la migliore scelta possibile per le esibizione zoologiche[5]. Al giorno d'oggi esistono undici giardini zoologici nel mondo che applicano il concetto della zoo-immersione: tre negli Stati uniti, due in Spagna e uno per ciascuno in Francia, Germania, Italia e Singapore.

  • Stati Uniti d'America: Woodland Park Zoo a Seattle, Bronx Zoo a New York e il Disney's Animal Kingdom a Orlando;
  • Spagna: Bioparc Valencia a Valencia e il Bioparc Fuengirola a Fuengirola;
  • Francia: Parc Zoologique de Paris a Parigi
  • Germania: Erlebbnis-Zoo Hannover ad Hannover;
  • Italia: Zoom Torino a Cumiana, tra Torino e Pinerolo;
  • Singapore: Singapore Zoo a Singapore.

Note

  1. ^ What Is an Immersion Exhibit? Archiviato il 27 settembre 2007 in Internet Archive.
  2. ^ A Critical Look at the Future of Zoos–An Interview with David, su newswatch.nationalgeographic.com. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2012).
  3. ^ Inside Out Cage
  4. ^ One-Hundred Years of Evolution in Great Ape Facilities in American Zoos: 1896 – 1996 (PDF), su joncoedesign.com. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
  5. ^ Immersion Design, su joncoedesign.com. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2007).