Dornier Do 19

Dornier Do 19
Dornier Do 19 nel 1938
Descrizione
Tipobombardiere strategico
Equipaggio10
CostruttoreBandiera della Germania Dornier-Werke
Data primo volo28 ottobre 1936
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Luftwaffe
Esemplari3
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza25,45 m
Apertura alare35,00 m
Altezza5,77 m
Superficie alare162,00 m²
Peso a vuoto11 850 kg
Peso max al decollocirca 18 500 kg
Capacità combustibile3 500 L
Propulsione
Motore4 radiali Bramo 322-H2
Potenza715 PS (526 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max315 km/h
Autonomia1 600 km
Tangenza5 600 m
Armamento
Mitragliatrici2 MG 15 calibro 7,92 mm
Cannoni2 MG 151/20 calibro 20 mm
Bombefino a 1 600 kg
Notedati riferiti al prototipo Do 19 V1

i dati sono estratti da LuftArchiv.de[1]

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Il Dornier Do 19 era un bombardiere strategico quadrimotore ad ala bassa ed impennaggio bideriva, realizzato dall'azienda tedesca Dornier-Werke GmbH negli anni trenta e rimasto allo stadio di prototipo

Sviluppato per rispondere ad un requisito del Reichsluftfahrtministerium (RLM), venne costruito in soli tre esemplari prima di essere abbandonato a causa del disinteresse dimostrato dalla classe dirigente, indirizzata verso il bombardamento tattico in appoggio alle truppe di terra.

Storia del progetto

Nel 1933, all'inizio della costituzione della Luftwaffe, il capo di stato maggiore, generale Walther Wever, comprese l'importanza strategica che il bombardamento aereo poteva avere in un futuro conflitto. In relazione alla pianificazione del "programma Ural Bomber" richiese ai due principali costruttori di aerei tedeschi, la Dornier-Werke GmbH e la Junkers GmbH, di concepire un bombardiere a lungo raggio. La risposta a queste specifiche portò alla realizzazione dei progetti del Do 19 e dello Junkers Ju 89, i quali vennero approvati dal Reichsluftfahrtministerium che, nel 1935, richiese alle due aziende la costruzione di due prototipi per la valutarne le qualità.

Il Do 19 ed il suo concorrente si rivelarono all'altezza delle specifiche richieste ma il loro sviluppo risentì di un cambiamento di programma all'interno della Luftwaffe. Wever rimase ucciso in un incidente aereo nel 1936 ed i suoi successori, prima Albert Kesselring e poi Hans-Jürgen Stumpff e Hans Jeschonnek, non riconobbero l'importanza militare di questo tipo di velivolo, sottolineando al contrario la necessità di dotarsi di bombardieri tattici a supporto delle operazioni dell'Heer, la forza armata di terra della Wehrmacht.

Mentre queste scelte si erano rivelate efficaci nella prima parte del secondo conflitto mondiale grazie alla tattica del Blitzkrieg, la guerra lampo, la mancanza di capacità strategiche dei bombardieri in dotazione ostacolò gravemente la Luftwaffe nella battaglia d'Inghilterra. L'evolversi del conflitto confermarono pienamente le intuizioni di Wever, abbracciate dalle forze aeree alleate, circa l'importanza del ruolo di questi velivoli nelle strategie di combattimento, mentre la Germania nazista non ebbe mai la possibilità di recuperare terreno in questo campo.

Utilizzatori

Bandiera della Germania Germania
  • Luftwaffe

Note

  1. ^ Bert Hartmann. Dornier Do 19 in LuftArchiv.de.

Bibliografia

  • (EN) Bill Gunston, Tony Woods. Hitler's Luftwaffe. Random House Value Pub, 1997. ISBN 051718771X
  • (DE) Heinz J. Nowarra, Die Deutsche Luftrüstung 1933-1945, Koblenz, Bernard & Graeffe Verlag, 1993, ISBN 3-7637-5464-4.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (DE) Bert Hartmann, Dornier Do 19, su LuftArchiv.de, http://www.luftarchiv.de, 7 marzo 2008. URL consultato l'8 agosto 2009.
  • (EN) Maksim Starostin, Dornier Do 19; 1936, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato l'8 agosto 2009.
  • (RU) Dornier Do.19, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 9 marzo 2010.
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