Jacques Perrin

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Jacques Perrin al Festival di Cannes 2009

Jacques Perrin, pseudonimo di Jacques-André Simonet (Parigi, 13 luglio 1941 – Parigi, 21 aprile 2022), è stato un attore, regista e produttore cinematografico francese.

Biografia

Suo padre, Alexandre Simonet, è stato un regista teatrale, mentre Perrin è il cognome della madre Marie, anch'essa attrice. Perrin frequentò il Conservatoire national d'art dramatique de Paris per diventare attore. I primi ruoli giovanili gli vennero assegnati dal regista italiano Valerio Zurlini, che lo affiancò a Claudia Cardinale nella commedia romantica La ragazza con la valigia (1961) e a Marcello Mastroianni nel film Cronaca familiare (1962), in cui Perrin interpretò il ruolo del giovane Lorenzo. In quegli stessi anni interpretò per più di 400 volte L'Année du bac sui palcoscenici teatrali parigini.

Nel 1966 vinse due premi come miglior attore al Festival di Venezia per il film italiano Un uomo a metà e per il film spagnolo La busca.[1] Alla fine del decennio creò uno studio cinematografico e coprodusse il famoso Z - L'orgia del potere (1969), diretto da Costa-Gavras e interpretato da Jean-Louis Trintignant, Yves Montand, e Irene Papas. Il film, in cui Perrin apparve anche come attore, ottenne un premio Oscar al miglior film straniero nel 1970. La collaborazione con Costa-Gavras proseguì con i film L'Amerikano (1973) e L'affare della Sezione Speciale (1975), pellicole di forte impegno politico, impegno che Perrin mantenne anche in seguito con un documentario sulla rivolta algerina, La guerre d'Algérie (1975) e con il film La spirale, sul presidente cileno Salvador Allende. Nel 1973 lavorò come attore e produttore in Home Sweet Home, il film di Benoît Lamy su una rivolta in una casa di riposo. La pellicola, in cui Perrin e Claude Jade, nei ruoli di un assistente sociale e di un'infermiera, erano gli unici giovani attori protagonisti, vinse 14 premi internazionali.

Perrin produsse un altro film da Oscar nel 1976, Bianco e nero a colori, del regista Jean-Jacques Annaud. Nel 1977 intraprese la produzione de Il deserto dei Tartari, di Valerio Zurlini, nuovamente con Trintignant, in cui interpretò anche il ruolo del giovane protagonista, il tenente Giovanni Drogo. Il cast, che includeva anche Max von Sydow e Vittorio Gassman, non ebbe il successo sperato e causò a Perrin notevoli difficoltà finanziarie, sebbene vincesse il Grand prix du cinéma français. Sempre nel 1977 produsse L'uomo del fiume di Pierre Schoendoerffer.

Nel 1988 interpretò il ruolo di Salvatore da adulto nel successo internazionale Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Notevole e degna di nota fu anche la sua interpretazione ne In nome del popolo sovrano (1990) di Luigi Magni, film storico-risorgimentale di produzione italiana, dove recitò nelle vesti del frate barnabita Ugo Bassi. Ottenne poi grande successo con film sugli animali, come Microcosmos - Il popolo dell'erba (1996) e Il popolo migratore (2001), entrambi prodotti dal suo studio Galatée Films. Nel 1998 affiancò Barbara Enrichi e Anna Bonaiuto nel film Prima la musica, poi le parole. Nel 2004 interpretò il ruolo dell'anziano Pierre Morhange, narratore del film Les choristes - I ragazzi del coro, di cui fu anche produttore e dove ebbe al suo fianco il figlio Maxence.

È morto a Parigi il 21 aprile 2022 a 80 anni.[2][3]

Vita privata

Sposato con la direttrice della fotografia Valentine Perrin, aveva tre figli, Mathieu (1975), Maxence (1995) e Lancelot (2000).

Filmografia

Perrin nel film La ragazza con la valigia del 1961
Perrin con Marcello Mastroianni nel film Cronaca familiare del 1962

Attore

Cinema

Televisione

  • Pablo est mort, regia di Philippe Lefebvre (1983)
  • L'herbe rouge, regia di Pierre Kast (1985)
  • L'ordre, regia di Étienne Périer (1985)
  • Il generale, regia di Luigi Magni (1987)
  • Nessuno torna indietro, regia di Franco Giraldi (1987)
  • Race for the Bomb, regia di Jean-François Delassus e Allan Eastman (1987)
  • Médecins des hommes (1988)
  • Manon Roland, regia di Édouard Molinaro (1989)
  • Il ricatto, regia di Tonino Valerii (1989)
  • Solo, regia di Sandro Bolchi (1989)
  • Top Kids, regia di Michael Pfleghar (1991)
  • Chi tocca muore (Touch and Die), regia di Piernico Solinas (1992)
  • La femme de l'amant, regia di Christopher Frank (1992)
  • Oh pardon! Tu dormais..., regia di Jane Birkin (1992)
  • Missus, regia di Alberto Negrin (1993)
  • Delitti privati, regia di Sergio Martino (1993)
  • Le trajet de la foudre, regia di Jacques Bourton (1994)
  • Il biglietto vincente (Une petite fille particulière), regia di Jean-Pierre Prévost (1995)
  • Une page d'amour, regia di Serge Moati (1995)
  • Mafia rouge, regia di Michel Sibra (1996)
  • Hold-up en l'air, regia di Eric Civanyan (1996)
  • In fondo al cuore, regia di Luigi Perelli (1997)
  • Un homme digne de confiance, regia di Philippe Monnier (1997)
  • Victor Schoelcher, l'abolition, regia di Paul Vecchiali (1998)
  • L'elefante bianco, regia di Gianfranco Albano (1998)
  • Vado e torno, regia di Vittorio Sindoni (1998)
  • Nanà, regia di Alberto Negrin (1999)
  • Nora, regia di Edouard Molinaro (1999)
  • Chasseurs d'écume, regia di Denys Granier-Deferre (1999)
  • Un enfant, un secret, regia di Paolo Barzman (2000)
  • La peine d'une mère, regia di Gilles Béhat (2004)
  • Electrochoc, regia di Gérard Marx (2004)
  • Le piano oublié, regia di Henri Helman (2007)
  • Hold-up à l'italienne, regia di Claude-Michel Rome (2008)
  • Louis XI, le pouvoir fracassé, regia di Henri Helman (2011)

Produttore

Regista

  • Il popolo migratore (Le peuple migrateur) (2001) - con Jacques Cluzaud e Michel Debats
  • L'empire du milieu du sud (2002) - con Eric Deroo
  • Océans (2009) - con Jacques Cluzaud

Doppiatori italiani

Riconoscimenti

Onorificenze

Note

  1. ^ Lista dei premi per anno, Coppa Volpi, su La Biennale (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2008).
  2. ^ Mort de Jacques Perrin, comédien et chevalier blanc de la production indépendante, su lemonde.fr, 21 aprile 2022.
  3. ^ È morto Jacques Perrin, protagonista di 'Nuovo cinema Paradiso', su repubblica.it, 21 aprile 2022.

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 85745339 · ISNI (EN) 0000 0001 2142 2470 · SBN LO1V088907 · LCCN (EN) no97014562 · GND (DE) 12357319X · BNE (ES) XX870900 (data) · BNF (FR) cb12402208x (data) · J9U (ENHE) 987007455165905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-no97014562
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