Savoy Records

Savoy Records
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Fondazione1942 a Newark
Fondata daHerman Lubinsky
Sede principaleNewark
SettoreMusicale
ProdottiJazz, R&B, Gospel
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La Savoy Records è un'etichetta discografica statunitense specializzata in pubblicazioni jazz, gospel e R&B. A partire dalla metà degli anni '40, la Savoy ha svolto un ruolo fondamentale per la scalata al successo del bebop.

Un'etichetta dallo stesso nome, attualmente estinta, era basata a Manchester, nel Regno Unito, e si occupava principalmente di prodotti rock.

Dal 2009, la biblioteca della Savoy è ufficialmente gestita dalla Columbia Music Entertainment, una compagnia pubblica basata a Tokyo che distribuisce i suoi prodotti negli Stati Uniti attraverso la Savoy Jazz, totalmente detenuta dalla compagnia.

Storia

La Savoy Records è stata fondata nel 1942 da Herman Lubinsky, con base a Newark, New Jersey. Inizialmente l'etichetta ha pubblicato alcuni tra i più importanti lavori del primo bebop jazz. Con l'ascesa mondiale del rock and roll, Lubinsky ha preferito poi concentrarsi sulla musica gospel, mettendo sotto contratto molti dei gruppi principali di questo genere negli anni '50, e cementando la prominenza della sua etichetta grazie all'associazione con James Cleveland ed il suo Gospel Music Workshop of America. I direttori artistici che si sono succeduti all'interno della casa discografica sono stati, in ordine cronologico, Buck Ram, Teddy Reig, Ralph Bass (dei Black and White, 1948-1952), Fred Mendelsohn (nel 1953), e dal 1954 al 1962 Ozzie Cadena (padre del musicista punk rock Dez Cadena).

Dopo la morte di Lubinsky nel 1974, l'allora manager dell'Arista Records Clive Davis acquistò il catalogo della Savoy. L'attuale detentore dei suoi materiali jazz e blues è la compagnia giapponese Columbia Music Entertainment, che opera negli Stati Uniti con il nome Savoy Label Group (SLG). Nel 1986, la Malaco Records acquistò i titoli ed i contratti gospel della Savoy[1].

Gli artisti afroamericani dell'etichetta non ebbero mai buoni rapporti con Herman Lubinsky, poiché credevano che egli non li pagasse abbastanza per il loro lavoro. Tiny Price, giornalista del quotidiano The Newark Herald News, ha documentato alcuni schizzi di vita all'interno dell'etichetta:

"Non ci sono dubbi che tutti odiassero Herman Lubinsky. Se decideva di complicarti la vita, eri nei guai. Al tempo stesso, alcune di quelle persone - molte delle quali erano i principali cantanti e musicisti di Newark - non avrebbero mai avuto la possibilità di registrare se egli non avesse fatto ciò che ha fatto. Senza Lubinsky, tutti i piccoli numeri da hit parade, come Cherry di Buddy Johnson, sarebbero andati persi. Quell'uomo può essere stato odiato, ma ha messo in salvo molta della nostra storia - per noi e per le generazioni future."

Durante i primi anni '60, la Savoy mise sotto contratto un certo numero di artisti jazz d'avanguardia. Tra questi, figurano Paul Bley, Ed Curran, Bill Dixon, Marc Levin, Charles Moffett, Perry Robinson, Joseph Scianni, Archie Shepp, Sun Ra, Marzette Watts e Valdo Williams.

Artisti

Sussidiarie della Savoy Records

  • Acorn Records (1949 - 1951)
  • Gospel Records (1958 - primi anni '70)
  • Regent Records (1947 - 1964)
  • Sharp Records (1960 - 1964)

Note

  1. ^ Storia della Malaco Records Archiviato il 18 ottobre 2014 in Internet Archive.

Bibliografia

  • "The Savoy Label: A Discography", di Michel Ruppli & Bob Porter
  • "Swing City: Newark Nightlife, 1925-1950", di by Barbara K. Kukla

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Savoy Records

Collegamenti esterni

  • (EN) Savoy Records (Jazz label created in the US 1942), su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • Sito web ufficiale, su slgmusic.com. URL consultato il 25 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2006).
  • SavoyJazz.com. URL consultato l'8 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2018).
  • Lista delle discografie, su jazzdiscography.com.
  • Discografia gospel, su island.net. URL consultato il 25 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2005).
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