«Lo sforzo di capire l'universo è tra le pochissime cose che innalzano la vita umana al di sopra del livello di una farsa, conferendole un po' della dignità di una tragedia.»
(dal capitolo finale de I primi tre minuti, 1977, trad. Libero Sosio)
Steven Weinberg (New York, 3 maggio 1933 – Austin, 23 luglio 2021) è stato un fisico statunitense, premio Nobel nel 1979.
Indice
1Biografia
2Concezione filosofica e religiosa
3Opere
4Note
5Altri progetti
6Collegamenti esterni
Biografia
I suoi genitori, Frederick ed Eva Weinberg, erano immigrati austriaci di origini ebraiche.
Si laureò nel 1954 alla Cornell University e ottenne il Ph.D. (dottorato di ricerca) in fisica alla Princeton University nel 1957. Si sposò con Louise nel 1954, quando entrambi erano studenti alla Cornell University.
Nel 1967 propose la sua versione della teoria elettrodebole. Fino a quel momento l'elettromagnetismo e l'interazione debole erano note come due interazioni fondamentali separate, che operavano attraverso lo scambio rispettivamente di fotoni, particelle prive di massa a riposo il cui raggio di azione è illimitato, e di bosoni dotati di massa, il cui raggio di azione è limitato alle dimensioni nucleari. Weinberg previde le caratteristiche di tali bosoni identificandoli come i bosoni W e Z e dimostrò in particolare che questi ultimi e i fotoni, nonostante le apparenti differenze, sono elementi di una stessa interazione, che prese il nome di elettrodebole. A questa teoria, validata sperimentalmente negli anni settanta e ottanta, si arrivò anche grazie agli studi di Abdus Salam e Sheldon Lee Glashow, che nel 1979 condivisero con Weinberg il Premio Nobel per la Fisica.
Steven Weinberg si dichiarava ateo.[1] In una intervista per The Atheism Tapes così espresse una volta la sua posizione:
«Osservando la natura, nel passato, l'impressione di essere dinanzi ad un progetto doveva essere enorme. La Terra è un luogo così confortevole e piacevole, e tutte le cose funzionano così bene. Tuttavia, a mano a mano che apprendiamo più cose sull'universo, esso non sembra più un luogo così amichevole, e noi risultiamo essere i vincitori in una lotteria cosmica.»
«La religione rappresenta un insulto alla dignità umana. Con o senza di essa, ci sarebbero sempre buoni che farebbero il bene e cattivi che farebbero il male. Ma perché i buoni facciano del male, occorre la religione.»
Opere
Gravitation and Cosmology -- Principles and Applications of the General Theory of Relativity, 1972
I primi tre minuti, 1977
The Quantum Theory of Fields, in tre volumi
Facing Up --- Science and its Cultural Adversaries, 2002
Glory and Terror -- The Growing Nuclear Danger, 2004