Attentato al bus di Ramat Eshkol

Attentato al bus di Ramat Eshkol
attentato
Tipoattacco suicida
Data21 agosto 1995
LuogoRamat Eshkol, periferia di Gerusalemme
StatoBandiera d'Israele Israele
Coordinate31°47′57.7″N 35°13′30.7″E / 31.799361°N 35.225194°E31.799361; 35.225194
Coordinate: 31°47′57.7″N 35°13′30.7″E / 31.799361°N 35.225194°E31.799361; 35.225194
Conseguenze
Morti4 civili, un ufficiale di polizia e un attentatore
Feritioltre 100, soprattutto poliziotti
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L'attentato al bus di Ramat Eshkol fu un attacco suicida di Hamas contro un autobus urbano nel quartiere Ramat Eshkol di Gerusalemme il 21 agosto 1995.[1][2]

L'organizzazione islamista palestinese Hamas rivendicò l'attacco.[1][3]

L'attacco

Usando una bomba progettata da Yahya Ayyash, l'attentatrice suicida palestinese Sufian Jabarin[4] si fece esplodere alle 7:45 mentre un autobus di pendolari attraversava Ramat Eshkol.[5] 5 persone (compreso l'attentatore) furono uccise e più di cento rimasero ferite.[6] Molte delle vittime furono poliziotti diretti al quartier generale della polizia nazionale e studenti estivi in viaggio verso il campus del Monte Scopus dell'Università Ebraica. Una delle vittime fu un'insegnante del Connecticut[7] che era in visita in Israele per raccogliere materiale per le sue lezioni sulla storia israeliana.[1] Un'altra vittima rimase paralizzata dal collo in giù durante l'attacco, restando collegata ad un respiratore fino alla sua morte nel 2005.[8]

Vittime

Le seguenti persone morirono nell'attacco:[8]

  • Rivka Cohen, 26 anni, di Gerusalemme;
  • Hannah Naeh, 44 anni, di Gerusalemme; < https://laad.btl.gov.il/Web/He/TerrorVictims/Page/Default.aspx?ID=35457>
  • Joan Davenney, 46 anni, del Connecticut;
  • Il sovrintendente capo della polizia Noam Aizenman, 35 anni, di Gerusalemme;
  • Yona Peter Malina, 38 anni - gravemente ferita e morta nel 2005.

Note

  1. ^ a b c (EN) Serge Schmemann, BUS BOMBING KILLS FIVE IN JERUSALEM; 100 ARE WOUNDED, in The New York Times, 22 agosto 1995. URL consultato il 10 aprile 2021.
  2. ^ (EN) Ami Pedahzur, The Israeli Secret Services and the Struggle Against Terrorism, Columbia University Press, 2010, ISBN 978-0-231-14043-0. URL consultato il 10 aprile 2021.
  3. ^ (EN) Eric Gartman, Return to Zion: The History of Modern Israel, U of Nebraska Press, 2015, ISBN 978-0-8276-1245-7. URL consultato il 10 aprile 2021.
  4. ^ alqassam.ps, https://web.archive.org/web/20130825092611/http://www.alqassam.ps/arabic/upload/qassamion_5.pdf Titolo mancante per url urlarchivio (aiuto). URL consultato il 10 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2013).
  5. ^ Katz, Samuel, The Hunt for the Engineer, Lyons Press, 2002, ISBN 1-58574-749-1, pag. 197-198.
  6. ^ (EN) Edgar O'Ballance, The Palestinian Intifada, Springer, 27 luglio 2016, ISBN 978-1-349-26106-2. URL consultato il 10 aprile 2021.
  7. ^ (EN) Edward F. Mickolus, Edward F. Mickolus e Susan L. Simmons, Terrorism, 1992-1995: A Chronology of Events and a Selectively Annotated Bibliography, ABC-CLIO, 1997, ISBN 978-0-313-30468-2. URL consultato il 10 aprile 2021.
  8. ^ a b Fatal Terrorist Attacks in Israel Since the Declaration of Principles, su mfa.gov.il.

Voci correlate

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