Vanessa Redgrave

Vanessa Redgrave al Festival di Cannes 2016
Statuetta dell'Oscar Oscar alla miglior attrice non protagonista 1978

Dame Vanessa Redgrave (Londra, 30 gennaio 1937) è un'attrice britannica.

Interprete teatrale e cinematografica, nella sua lunga carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti.[1]

Biografia

Vanessa Redgrave nel film Un tranquillo posto di campagna (1968)

Nasce a Londra dagli attori Michael Redgrave[2] e Rachel Kempson, ed è sorella maggiore di Lynn Redgrave e Corin Redgrave. Debutta accanto al padre nel 1958, affermandosi con ruoli shakespeariani (Rosalinda in Come vi piace, Imogene ne Il racconto d'inverno), e con testi di Anton Čechov, Henrik Ibsen e Bertolt Brecht. Lanciata a livello internazionale nel 1966 da Michelangelo Antonioni con Blow-Up, accanto a David Hemmings, e da Fred Zinnemann in Un uomo per tutte le stagioni, è poi scelta da altri registi italiani, in coppia con Franco Nero, nelle pellicole Un tranquillo posto di campagna (1968) di Elio Petri, Dropout (1970) e La vacanza (1971), entrambe dirette di Tinto Brass.

Nominata nel 1967 Commander of the Order of the British Empire (C.B.E.), nella seconda metà degli anni sessanta interpreta anche Morgan matto da legare (1966) di Karel Reisz, per il quale ottiene il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, Camelot (1967) di Joshua Logan, I seicento di Balaklava (1968) di Tony Richardson, Il gabbiano (1968) di Sidney Lumet, da Čechov, e Isadora (1968) di Karel Reisz, biografia di Isadora Duncan, per cui viene premiata al Festival di Cannes nel 1969. Nello stesso anno fa parte del cast del film satirico Oh, che bella guerra! di Richard Attenborough.

Con i film Le troiane (1971) di Michael Cacoyannis, al fianco di Katharine Hepburn, I diavoli (1971) di Ken Russell, Maria Stuarda, regina di Scozia (1971) di Charles Jarrott, Assassinio sull'Orient Express (1974) di Sidney Lumet, La tentazione e il peccato (1975) di Alan Bridges l'attrice si impone ulteriormente per le sue raffinate doti di interprete. Attiva politicamente su posizioni di estrema sinistra, nel 1978 presenta al festival di Baghdad il documentario I palestinesi, di cui è animatrice e produttrice, e vince il premio Oscar quale miglior attrice non protagonista per il film Giulia (1977) di Fred Zinnemann, accanto a Jane Fonda.

Tornata con successo al teatro (La donna del mare di Ibsen a Manchester), recita nei film Sherlock Holmes - Soluzione settepercento (1976) di Herbert Ross, Il segreto di Agatha Christie (1978) di Michael Apted, Yankees (1979) di John Schlesinger e L'isola della paura (1979) di Don Sharp. Si riconferma eccellente interprete nel drammatico film televisivo Fania (1980) di Daniel Mann, accanto a Jane Alexander, per il quale riceve l'Emmy Award come miglior attrice, in I bostoniani (1984) di James Ivory e soprattutto nell'intensa pellicola Il mistero di Wetherby (1985) di David Hare, film che vince l'Orso d'oro al Festival di Berlino.

Vanessa Redgrave al Giffoni Film Festival 1987

Recita anche nel film corale di Joseph Losey Steaming - Al bagno turco (1985) e poi in Prick Up - L'importanza di essere Joe (1987) di Stephen Frears, La ballata del caffè triste (1991) di Simon Callow, Casa Howard (1992) di James Ivory, La casa degli spiriti (1993) di Bille August, Little Odessa (1994) di James Gray, con cui vince la Coppa Volpi per la miglior attrice non protagonista, e Storia di una capinera (1994) di Franco Zeffirelli. Brevi apparizioni sono nel film d'azione Mission: Impossible (1996) di Brian De Palma e in Riccardo III - Un uomo, un re (1996), prima regia di Al Pacino.

Dopo essere stata diretta ancora da Bille August in Il senso di Smilla per la neve (1996), nel 1997 è la protagonista di Mrs. Dalloway di Marleen Gorris, tratto dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf, cui fanno seguito Wilde (1997) di Brian Gilbert, Deep impact (1998) di Mimi Leder, Lulu on the Bridge (1998) di Paul Auster e Mirka (1999) di Rachid Benhadj. Agli inizi del 1998 mette in scena in teatro, con la compagnia Moving Theatre che lei stessa dirige, una pièce pressoché inedita di Tennessee Williams, Not About Nightingales.

La sua interpretazione nel film della HBO If these walls could talk 2 (2000) le fa vincere il Golden Globe e l'Emmy Award come miglior attrice non protagonista. Nel 2002 recita nella commedia di Oscar Wilde Il ventaglio di Lady Windermere insieme alla figlia Joely Richardson. Nel 2003 riceve il Tony Award come miglior attrice per il revival a Broadway del dramma Il lungo viaggio verso la notte di Eugene O'Neill.

Nel 2007 torna al cinema con Espiazione di Joe Wright, tratto dal romanzo di McEwan, e con Un amore senza tempo di Lajos Koltai. Nel 2011 interpreta ruoli importanti in due film storici: Coriolanus, esordio alla regia di Ralph Fiennes, tratto dal dramma di William Shakespeare, e Anonymous di Roland Emmerich, in cui ha il ruolo della regina Elisabetta I. Nel 2018, assieme al regista David Cronenberg, le viene conferito il Leone d'oro alla carriera della 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[3].

Vita privata

Il 29 aprile 1962 sposò il regista Tony Richardson, dal quale ha avuto due figlie, Natasha e Joely. La coppia divorziò nel 1967, dopo che il marito la lasciò per l'attrice Jeanne Moreau. Nello stesso anno sul set del film Camelot conobbe l'attore italiano Franco Nero, dal quale nel 1969 ha avuto un figlio, Carlo. Dal 1971 al 1986 ha avuto una relazione con l'attore Timothy Dalton.

La Redgrave e Nero, ritrovatisi dopo molti anni e altre relazioni, si sono sposati il 31 dicembre 2006[4] e inizialmente hanno mantenuto segreto il loro matrimonio. La Redgrave lo ha reso pubblico soltanto nel 2009. Il 18 marzo 2009 la figlia Natasha è morta in seguito a un incidente sulle piste da sci.

Era sorella degli attori Corin[5] e Lynn Redgrave[6].

Attivismo

Il 17 marzo 1968 Vanessa Redgrave partecipò alla protesta contro la Guerra del Vietnam davanti all'ambasciata degli Stati Uniti a Grosvenor Square.[7]

Nel 1977 produsse un film documentario, The Palestine, che segna l'inizio del suo impegno ufficiale in favore delle attività dell'Organizzazione per la Liberazione della Palestina.[8]

Nel 1980 debuttò nella TV statunitense nel ruolo della sopravvissuta al campo di concentramento Fania Fénelon nel film Fania, per cui vinse un Premio Emmy come miglior attrice protagonista nel 1981. La decisione di scegliere la Redgrave per quel ruolo suscitò, tuttavia, l'indignazione della comunità ebraica americana per via del dichiarato supporto dell'attrice alla causa palestinese.[9]

Nel 2017 l'attrice ha esordito alla regia con il film Sea Sorrow, un documentario sulla crisi europea dei migranti e la difficile situazione dei profughi accampati fuori Calais nel tentativo di raggiungere la Gran Bretagna.

Filmografia

Cinema

Televisione

  • A Midsummer Night's Dream, regia di Peter Hall – film TV (1959)
  • BBC Sunday-Night Play – serie TV, episodio 1x21 (1960)
  • As You Like It, regia di Michael Elliott e Ronald Eyre – miniserie TV (1963)
  • First Night – serie TV, episodio 1x19 (1964)
  • Armchair Theatre – serie TV, episodio 5x08 (1964)
  • Love Story – serie TV, episodio 3x20 (1965)
  • A Farewell to Arms, regia di Rex Tucker – miniserie TV (1966)
  • The Eamonn Andrews Show – programma TV, puntata 2x31 (1966)
  • Il mondo di Katherine Mansfield (A Picture of Katherine Mansfield), regia di Alan Cooke – miniserie TV (1973)
  • Fania (Playing for Time), regia di Daniel Mann e Joseph Sargent – film TV (1980)
  • My Body, My Child, regia di Marvin J. Chomsky – film TV (1982)
  • Wagner, regia di Tony Palmer – miniserie TV (1983)
  • Nel regno delle fiabe (Shelley Duvall's Faerie Tale Theatre) – serie TV, episodio 3x05 (1984)
  • American Playhouse – serie TV, episodi 4x18-4x20 (1985)
  • Pietro il Grande (Peter the Great), regia di Marvin J. Chomsky e Lawrence Schiller – miniserie TV (1986)
  • Una seconda opportunità (Second Serve), regia di Anthony Page – film TV (1986)
  • Un uomo per tutte le stagioni (A Man for All Seasons), regia di Charlton Heston – film TV (1988)
  • Seconda pelle (Orpheus Descending), regia di Peter Hall – film TV (1990)
  • Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?), regia di David Greene – film TV (1991)
  • E Caterina... regnò (Young Catherine), regia di Michael Anderson – miniserie TV (1991)
  • Le avventure del giovane Indiana Jones (The Young Indiana Jones Chronicles) – serie TV, episodio 1x02 (1992)
  • Anime smarrite (They), regia di John Korty – film TV (1993)
  • Great Moments in Aviation, regia di Beeban Kidron – film TV (1994)
  • Replica di un incubo (Down Came a Blackbird), regia di Jonathan Sanger – film TV (1995)
  • Il vento nei salici (The Wind in the Willows), regia di Dave Unwin – film TV (1995)
  • Due madri per Zachary (Two Mothers for Zachary), regia di Peter Werner – film TV (1996)
  • The Willows in Winter, regia di Dave Unwin – film TV (1996)
  • La bella Mafia (Bella Mafia), regia di David Greene – film TV (1997)
  • 1961, episodio di Women (If These Walls Could Talk 2), regia di Jane Anderson – film TV (2000)
  • Jack e il fagiolo magico (Jack and the Beanstalk: The Real Story), regia di Brian Henson – miniserie TV (2001)
  • Guerra imminente (The Gathering Storm), regia di Richard Loncraine – film TV (2002)
  • Il medaglione (The Locket), regia di Karen Arthur – film TV (2002)
  • Byron, regia di Julian Farino – miniserie TV (2003)
  • Nip/Tuck – serie TV, 10 episodi (2004-2005, 2009)
  • I cercatori di conchiglie (The Shell Seekers), regia di Piers Haggard – miniserie TV (2006)
  • Richard & Judy – programma TV, 1 puntata (2006)
  • Ein Job, regia di Christian Görlitz – film TV (2008)
  • The Day of the Triffids, regia di Nick Copus – miniserie TV (2009)
  • Political Animals – miniserie TV, puntata 03 (2012)
  • Storie in scena (Playhouse Presents) – serie TV, episodio 2x03 (2013)
  • The Thirteenth Tale, regia di James Kent – film TV (2013)
  • Black Box – serie TV, 10 episodi (2014)
  • The Go-Between, regia di Pete Travis – film TV (2015)
  • Richard III, regia di Rupert Goold e Robin Lough – film TV (2016)
  • Man in an Orange Shirt – miniserie TV, regia di Michael Samuels (2017)

Doppiaggio

Regista

  • Sea Sorrow - Il dolore del male (Sea Sorrow) (2017)

Teatro

Riconoscimenti

Doppiatrici italiane

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Vanessa Redgrave è stata doppiata da:

  • Rita Savagnone ne I seicento di Balaklava, Un tranquillo posto di campagna, Isadora, Il segreto di Agatha Christie, Yankees, Fania, Wagner, I bostoniani, Pietro il Grande, Anime smarrite, Due madri per Zachary, Mrs. Dalloway, Il prezzo della libertà, La voce degli angeli, Un amore senza tempo, Letters to Juliet, Anonymous, L'amore e la vita - Call the Midwife (st. 1-5), Il segreto
  • Ada Maria Serra Zanetti in Giulia, L'isola della paura, Il mistero di Wetherby, Diceria dell'untore, E Caterina... regnò, Riccardo III - Un uomo, un re, Deep Impact, Miral, The Whistleblower, Coriolanus, Una canzone per Marion, Quello che non so di te
  • Maria Pia Di Meo in Steaming - Al bagno turco, Un mese al lago, Mission: Impossible, Ragazze interrotte, Guerra imminente, Espiazione, Le stelle non si spengono a Liverpool, Georgetown
  • Marzia Ubaldi in I diavoli, Il mondo di Katherine Mansfield, Il senso di Smilla per la neve, Mirka, Nip/Tuck, Foxcatcher - Una storia americana
  • Paila Pavese in Prick Up - L'importanza di essere Joe, Cioccolato bollente, La ballata del caffè triste, The Butler - Un maggiordomo alla Casa Bianca
  • Vittoria Febbi in Assassinio sull'Orient Express, L'amore e la vita - Call the Midwife (st. 6+)
  • Fiorella Betti in Morgan matto da legare
  • Marisa Bartoli in Blow-Up
  • Gabriella Genta in Camelot (dialoghi)
  • Tina Centi in Camelot (canto)
  • Laura Rizzoli in Maria Stuarda, regina di Scozia
  • Livia Giampalmo in Sherlock Holmes - Soluzione settepercento
  • Franca De Stradis in Casa Howard
  • Aurora Cancian in Le avventure del giovane Indiana Jones
  • Sonia Scotti in Storia di una capinera
  • Germana Dominici in La casa degli spiriti
  • Angiolina Quinterno in Wilde
  • Leda Negroni in La promessa
  • Noemi Gifuni in Jack e il fagiolo magico
  • Paola Mannoni in La contessa bianca

Da doppiatrice è sostituita da:

Omaggi e citazioni

Liv Ullmann, nel suo primo libro autobiografico del 1976 Cambiare, così descrive un suo incontro con la Redgrave: «Vanessa Redgrave suona alla mia porta e parla di rivoluzione per due ore senza mai guardarmi. Inizio a sentirmi nervosa. Non mi lascia mai dire una parola. Mi chiede di firmarle un assegno – vogliono costruire una scuola a Londra per preparare nuovi leader rivoluzionari».[10]

Onorificenze

Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Attrice.»
— 10 giugno 1967[11]
Dama Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per servizi all'arte drammatica.»
— 1º gennaio 2022[12]

Note

  1. ^ (EN) Dan Callahan, Why Vanessa Redgrave Might Be the Greatest Living Actress, su esquire.com, 15 maggio 2014.
  2. ^ https://archivio.unita.news/assets/main/1992/09/04/page_021.pdf. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  3. ^ Vanessa Redgrave è Leone d'Oro alla carriera a Venezia 75 (e parla della crisi migranti), su mondofox.it, 30 agosto 2018. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2018).
  4. ^ Simona Marchetti, Dopo il ritorno di fiamma nozze segrete tra Vanessa Redgrave e Franco Nero, in Corriere della Sera, 11 giugno 2010. URL consultato il 19 dicembre 2021.
  5. ^ (EN) Bruce Weber, Corin Redgrave, Actor and Activist, Dies at 70, su nytimes.com, The New York Times, 6 aprile 2010. URL consultato il 2 ottobre 2017 (archiviato il 29 novembre 2016).
  6. ^ (EN) Bruce Weber, Lynn Redgrave, Actress and Playwright, Dies at 67, su nytimes.com, The New York Times, 3 maggio 2010. URL consultato il 2 novembre 2017 (archiviato il 16 marzo 2016).
  7. ^ (EN) 1968: Anti-Vietnam demo turns violent, 17 marzo 1968.
  8. ^ https://archivio.unita.news/assets/main/1978/04/04/page_009.pdf. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  9. ^ https://archivio.unita.news/assets/main/1980/10/16/page_011.pdf. Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)
  10. ^ L. Ullmann, Cambiare, Milano, Mondadori, 1990, p. 127.
  11. ^ (EN) The London Gazette, n. 44326, 2 giugno 1967, p. 6279. URL consultato il 26 gennaio 2022.
  12. ^ (EN) The London Gazette, n. 63571, 1º gennaio 2022, p. N8. URL consultato il 26 gennaio 2022.

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Collegamenti esterni

Predecessore Oscar alla migliore attrice non protagonista Successore
Beatrice Straight
per Quinto potere
1978
per Giulia
Maggie Smith
per California Suite
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