Alfredo Todisco

Abbozzo giornalisti italiani
Questa voce sull'argomento giornalisti italiani è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.

Alfredo Todisco (Melfi, 8 maggio 1920 – Milano, 8 marzo 2010[1]) è stato un giornalista e scrittore italiano.

Biografia

Crebbe a Trieste, dove strinse un intenso rapporto con il poeta Umberto Saba. Esordì nel giornalismo a Roma nel 1949, collaborando con Il Mondo di Mario Pannunzio. Successivamente entrò nella redazione de L'Europeo di Arrigo Benedetti, per diventare in seguito corrispondente e inviato speciale de La Stampa e del Corriere della Sera.

Vincitore del Premio Saint-Vincent nel 1955, è stato autore di romanzi nei quali ha dipinto complesse situazioni psicologiche e sentimentali, fortemente ispirato dall'opera di Italo Svevo. La centralità dell'esperienza psicoanalitica nei suoi romanzi era dovuta anche alla sua amicizia con Cesare Musatti[2]. I suoi romanzi più importanti sono Il corpo (1972), finalista al Premio Viareggio e dal quale fu tratto il film La notte dell'alta marea di Luigi Scattini, e Rimedi per il mal d'amore (1991)[2].

Fu tra i primi, negli anni '70, a far conoscere al grande pubblico l'ecologia. Al Corriere della Sera, insieme con Antonio Cederna, portò avanti la battaglia per la difesa dell'ambiente e del paesaggio e l'analisi dei rapporti fra gli esseri umani, le attività produttive, i consumi e la natura[3].

Opere

  • Irene in Africa, Trieste, Editore Floriano Zigiotti, 1949.
  • Viaggio in India, Torino, Einaudi, 1962.
  • Campionario, Firenze, Vallecchi, 1966.
  • Il corpo, Milano, Rusconi, 1972. - finalista al Premio Viareggio
  • Animali addio, Torino, Società Editrice Internazionale, 1973.
  • Breviario di ecologia, Milano, Rusconi, 1974.
  • Storia naturale di una passione, Milano, Rizzoli, 1976. - finalista al Premio Campiello[4]
  • La prima spiaggia, Milano, Rizzoli, 1978. - Introduzione di Giuseppe Prezzolini, Milano, BUR-Rizzoli, 1984.
  • Un seduttore pentito, Milano, Rizzoli, 1983.
  • Ma che lingua parliamo. Indagine sull'italiano di oggi, Milano, Longanesi, 1984, ISBN 978-88-304-0233-1.
  • Taccuino africano, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1987, ISBN 978-88-04-30596-5.
  • Rimedi per il mal d´amore, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1991, ISBN 978-88-04-40353-1.
  • Odio d'amore, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1992, ISBN 978-88-04-36260-9.
  • L'alba delle passioni, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1994, ISBN 978-88-04-38319-2.
  • La bambinaia, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1996, ISBN 978-88-04-41017-1.

Note

  1. ^ Letteratura: è morto Alfredo Todisco, il giornalista che scriveva romanzi d'amore, su www1.adnkronos.com. URL consultato il 7 giugno 2021.
  2. ^ a b Giovanni Russo, Il reporter e la psicoanalisi, in Corriere della Sera, 9 marzo 2010, p. 47.
  3. ^ SM 3224 — Ricordo di Alfredo Todisco (1920-2010) — 2010, su GIORGIO NEBBIA, 14 dicembre 2013. URL consultato il 7 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2022).
  4. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 61602792 · ISNI (EN) 0000 0001 1655 0865 · SBN CFIV030090 · LCCN (EN) n85011818 · BNE (ES) XX973326 (data) · BNF (FR) cb122541707 (data) · J9U (ENHE) 987007447167305171 · CONOR.SI (SL) 23609955
  Portale Biografie
  Portale Editoria
  Portale Letteratura