Angioma rubino

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Angioma rubino
SpecialitàDermatologia
Sede colpitaCute
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM448.1
MedlinePlus001441
eMedicine1082935
Sinonimi
angioma ciliegia
angioma senile
angioma di Campbell de Morgan
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L'angioma rubino è un emangioma cutaneo costituito da una piccola chiazza o papula rossa.

Epidemiologia

È il più comune emangioma cutaneo e la sua incidenza aumenta all'aumentare dell'età. Circa il 75% degli individui di età superiore ai 75 anni sviluppa almeno una di queste lesioni che iniziano ad apparire spesso tra la terza e la quarta decade di vita. Sono piuttosto rari prima dei 10 anni d'età. Non vi è differenza nella prevalenza tra i sessi o tra le varie etnie.[1] Le donne in gravidanza presentano una prevalenza maggiore rispetto alla popolazione generale. L'esposizione a bromuri e solventi aumenta il rischio di sviluppare questo tipo di lesioni.[2]

Patogenesi

Si pensa che ridotti livelli di mir-424 determinino un aumento dell'espressione di MEK1 e della ciclina E1 che favoriscono la proliferazione delle cellule endoteliali.[3]

Istologia

È costituito da una proliferazione di capillari delimitati da cellule endoteliali prominenti, dal lume ristretto, che si distribuiscono con un pattern lobulare nel derma papillare.

Clinica

Si tratta di una proliferazione vascolare costituita da una chiazza o da una piccola papula da rosso vivido a viola, singola o multipla, dal diametro variabile da uno a pochi millimetri, di forma circolare o ovalare e di consistenza molle. Possono insorgere in qualsiasi sede cutanea ma principalmente nella metà superiore del tronco e agli arti superiori, raramente a mani e piedi e mai alle mucose. Sono asintomatici, possono determinare un lieve sanguinamento in seguito a trauma.

Diagnosi

La diagnosi è clinica e solitamente non pone problemi. Possono essere confusi con l'angiocheratoma che tuttavia presenta un aspetto ipercheratosico, con un nevo blu qualora presentino una tinta blu-violacea, con un'emangioma infantile se di dimensioni molto piccole. In questi casi può essere utile ricorrere alla dermatoscopia. Una biopsia cutanea è da effettuarsi solo se vi è un dubbio diagnostico.

Terapia

Sono lesioni benigne e non è necessario alcun intervento terapeutico. Possono essere rimossi per ragioni estetiche con shave biopsy, elettrocauterizzazione, crioterapia, dye laser pulsato 585 nm, laser Nd:YAG, o luce pulsata ad alta intensità.[4]

Note

  1. ^ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20248075
  2. ^ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14074028
  3. ^ https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0014334
  4. ^ https://insights.ovid.com/crossref?an=00000637-200602000-00012

Voci correlate

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