considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce
Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 1979-1980.
Indice
1Stagione
2Divise
3Organigramma societario
4Rosa
5Risultati
5.1Serie A
5.1.1Girone di andata
5.1.2Girone di ritorno
5.2Coppa Italia
5.2.1Primo turno
5.2.2Fase finale
5.3Coppa UEFA
6Statistiche
6.1Statistiche di squadra
6.2Statistiche dei giocatori
7Note
8Bibliografia
9Collegamenti esterni
Stagione
Per la terza stagione con Bersellini al comando[5], furono acquistati i difensori Mozzini e Pancheri in aggiunta all'ala destra Caso.[6] L'organico annoverava in prevalenza elementi cresciuti nel settore giovanile del club[6], col portiere Bordon e il mediano Oriali reduci dallo Scudetto conquistato nel 1971[7]: il tecnico condusse alla vittoria del campionato 1979-80 una formazione «operaia» impreziosita da singoli di valore[8], tra cui Beccalossi — peraltro man of the match nel derby del 28 ottobre 1979 risolto da una sua doppietta —[9][10] e Altobelli, miglior marcatore stagionale.[11]
Assunto il comando solitario del torneo già alla prima domenica[6], l'Inter s'impose ai rossoneri nella stracittadina per poi sconfiggere la Juventus a domicilio[12]: solamente in chiusura della fase d'andata i nerazzurri denunciarono un lieve calo[13], circostanza che — pur a fronte di una sconfitta esterna con la Roma cui fecero seguito i pareggi con Fiorentina e Ascoli —[6] non pregiudicò il titolo invernale.[14] In avvio della tornata conclusiva i meneghini dovettero guardarsi dal ritorno bianconero[6], con i concittadini vittima di un progressivo allontanamento dalle posizioni di testa.[15]
A rappresentare un crocevia fondamentale fu il derby del 2 marzo 1980, data in cui lo stadio milanese fu rinominato in onore dell'ex calciatore Giuseppe Meazza (scomparso nell'agosto 1979)[16]: il confronto venne deciso da una rete di Oriali.[17] Col calcio italiano scosso dall'esplosione di una vicenda relativa a scommesse illecite[18][19], il 27 aprile 1980 la Beneamata festeggiò in campo il tricolore dopo un 2-2 con la Roma[6]: a marcare il gol-scudetto fu Mozzini[7], autore nell'occasione del suo unico centro in maglia nerazzurra.[20] La squadra terminò il campionato con 41 punti sui 60 disponibili[21], distanziando di 3 lunghezze la Juventus e di 5 un Milan retrocesso sub iudice in Serie B per il coinvolgimento nel suddetto scandalo[6]: per celebrare la vittoria del tricolore, Bersellini e il preparatore atletico Armando Onesti compirono a piedi un tragitto di 111 km da Milano a Fontanellato (comune sito nella provincia parmense).[22]
Tra i fatti degni di nota si segnalò anche l'esordio ufficiale della futura bandieraBergomi[23], debuttante il 30 gennaio 1980 in un derby d'Italia valevole per la coppa nazionale che arrise ai bianconeri.[24]
Divise
Lo sponsor tecnico per la stagione 1979-1980 fu la Puma.[1]
^Ridenominato in «stadio Giuseppe Meazza» il 2 marzo 1980, cfr. Lorenzo Marucci, 2 marzo 1980, lo stadio San Siro viene intitolato a Giuseppe Meazza, su tuttomercatoweb.com, 2 marzo 2017.
^abcd(EN) Lorenzo Calvelli e Andrea Bovone, Statistiche Spettatori Serie A 1979-1980, su stadiapostcards.com.
^ Andrea Sorrentino, I ricordi scanzonati dei ragazzi di Bersellini, in la Repubblica, 2 marzo 2018, p. 48.
^abcdefgGrassia, Lotito, Con Bersellini scudetto, Mundialito e due Coppe Italia, pp. 151-154.
^ab Andrea Sorrentino, L'addio a Bersellini, in la Repubblica, 18 settembre 2017, p. 38.
^ Alessandro De Calò, Maghi, papere, astronauti e Juve-Inter, in La Gazzetta dello Sport, 20 febbraio 1998.
^ Bruno Perucca, Il Milan s'arrende al fresco ritmo dei nerazzurri, in Stampa Sera, 29 ottobre 1979, p. 12.
^FC Internazionale - Doppietta di Beccalossi vs. Milan (28 ottobre 1979), su YouTube, 17 luglio 2010.
^ Bruno Perucca, L'Inter bruciata nei supplementari: 2-3, in La Stampa, 8 novembre 1979, p. 19.
^ Bruno Perucca, I bianconeri crollano nella ripresa, in Stampa Sera, 12 novembre 1979, p. 10.
^ Bruno Perucca, Agli umbri non bastano i gol di Rossi, in Stampa Sera, 10 dicembre 1979, p. 11.
^ Giorgio Gandolfi, Due gol di Altobelli ma troppi rischi, in Stampa Sera, 21 gennaio 1980, p. 10.
^ Giulio Accatino, Partita-spettacolo, nessuno si è annoiato, in Stampa Sera, 11 febbraio 1980, p. 10.
^ Germano Bovolenta, Il mito di Meazza è nato cent'anni fa, in La Gazzetta dello Sport, 23 agosto 2010.
^Milan-Inter, 2 marzo 1980: Oriali decide il derby, su video.gazzetta.it, 2 marzo 2018.
^ Germano Bovolenta, 1980 In prigione!, in La Gazzetta dello Sport, 2 giugno 2011.
^ Emilio Marrese, E quel giorno dell'80 il pallone finì in galera, in la Repubblica, 23 marzo 2005, p. 52.
^27/04/1980 - Mozzini riacciuffa la Roma, è scudetto!, su videointer.it, 27 aprile 2016. URL consultato l'11 aprile 2021 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2021).
^ Giorgio Gandolfi, L'Inter crolla nel giorno dell'apoteosi, in Stampa Sera, 12 maggio 1980, p. 10.
^ Sebastiano Vernazza, Bersellini a piedi per 111 km, in La Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2003.
^BEPPE BERGOMI, in La Gazzetta dello Sport, 30 luglio 1999.
^ Rosanna Schirer, La festa dello Zio, in La Gazzetta dello Sport, 11 ottobre 1999.
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, p. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Almanacco illustrato del calcio 1981, Modena, Panini Editore, 1980, p. 536, ISBN 9771129338008.
Collegamenti esterni
(EN) Serie A 1979-1980, su rsssf.com.
V · D · M
F.C. Internazionale Milano – Archivio delle stagioni