considera le partite giocate in casa in campionato.
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale Milano nelle competizioni ufficiali della stagione 1991-1992.
Indice
1Stagione
2Divise e sponsor
3Organigramma societario
4Rosa
5Calciomercato
5.1Sessione estiva (dall'1/7 al 31/8)
5.2Sessione autunnale
6Risultati
6.1Serie A
6.1.1Girone di andata
6.1.2Girone di ritorno
6.2Coppa Italia
6.2.1Turni eliminatori
6.2.2Fase finale
6.3Coppa UEFA
6.3.1Trentaduesimi di finale
7Statistiche
7.1Statistiche di squadra
7.2Statistiche dei giocatori
8Note
9Bibliografia
10Collegamenti esterni
Stagione
Nell'estate 1991 conosceva termine il fruttuoso lustro — impreziosito peraltro da Scudetto e Coppa UEFA —[5] di Giovanni Trapattoni[6], rientrato alla Juventus per una seconda esperienza.[7]
A raccoglierne l'eredità un convinto zonista quale Corrado Orrico[8][9], già apparso in Serie A sulla panchina dell'Udinese tra il settembre 1979 e il marzo 1980[9][4]: pur con l'iniziale idea di un assetto «camaleontico»[9], la società mise a disposizione dell'allenatore figure di secondo piano come Dino Baggio e Montanari.[4]
Vana risultò la richiesta del tecnico massese per ottenere Paolo Di Canio[10][11], con il passaggio di Aldo Serena in rossonero compensato dal rientro di Massimo Ciocci alla base[12][13]: da menzionare anche l'arrivo del centrocampista Desideri — una cui doppietta regolò il Verona nella partita contraddistinta da ben 4 rigori fischiati in favore dei milanesi —[14][15] mentre la punta marchigiana aveva salvato l'esordio in campionato contro il Foggia di Zeman.[16][17]
Pesantemente annicchilita a Marassi dai campioni d'Italia della Sampdoria[18], l'Inter vide scemare man mano il già tiepido entusiasmo che regnava alla Pinetina[4][9]: l'affiatamento in spogliatoio andò sgretolandosi nel giro di pochi mesi[19], con i calciatori che assimilarono a fatica i dettami del nuovo «credo» tattico.[20][21] Fallimentare anche la difesa del trofeo in UEFA[6][10], con l'eliminazione avvenuta a opera del lusitano Boavista nel primo turno[22]: mentre alle feroci contestazioni della tifoseria non scampava neppure il presidente Ernesto Pellegrini[23], Orrico rassegnava le dimissioni nel gennaio 1992 dopo aver chiuso il girone d'andata perdendo a Bergamo.[24][25]
«Traghettatore» per il resto dell'annata lo spagnolo Suárez,[26][6], alla guida del club già nel 1974-75[27][28]: beffato in campo scaligero da Ezio Rossi e insultato da Desideri dopo una rete a Napoli[29][30], l'ex regista della Grande Inter pagò le asfissie di un attacco la cui incertezza offrì scampoli di gara al classe 1973 Marco Delvecchio.[31] Un gol di Massaro consegnava agli uomini di Arrigo Sacchi il derby meneghino del 18 aprile 1992[32], con San Siro «stregato» anche dal bianconero Roberto Baggio la domenica successiva[33]: sconfitti in casa dai sabaudi per la prima volta dal 1984[34], i lombardi vennero fatalmente tagliati dalla giostra continentale per mano dell'argentino Dezotti.[35]
Archiviando sul nulla di fatto ben 17 dei 34 incontri sostenuti[36], la Beneamata si classificò solamente in ottava posizione salutando così una tra le peggiori annate della propria storia.[37]
Divise e sponsor
Lo sponsor tecnico per la stagione 1991-1992 fu Umbro, mentre lo sponsor ufficiale fu Fitgar Integratori.
^ Angelo Rovelli, Con l'arrivo di Trapattoni nasce l'Inter dei record, in La Gazzetta dello Sport, 21 aprile 1998.
^abcGrassia, Lotito, Le delusioni e il doppio successo in Uefa, pp. 170-171.
^ Claudia Riconda, "Evviva, riparto da zero", in la Repubblica, 20 giugno 1991, p. 36.
^ Licia Granello, "Inter, un'idea di zona", in la Repubblica, 25 giugno 1991, p. 33.
^abcd Carlo Laudisa e Mariano Arcidiacono, Orrico si presenta: "L'Empoli è il mio tredici", in La Gazzetta dello Sport, 17 febbraio 1999.
^ab Riccardo Signori, Orrico: «Sono disoccupato, vendo i miei terreni», su ilgiornale.it, 22 febbraio 2008.
^ Licia Granello, Quanto piace l'Inter dei duri, in la Repubblica, 19 luglio 1991, p. 25.
^Mario Sconcerti, Orrico, l'Inter e una strana rivoluzione, in la Repubblica, 13 agosto 1991, p. 35.
^ Stefano Boldrini, Poker d'assi per uno scudetto (PDF), in l'Unità, 26 agosto 1991, p. 30.
^ Giorgio Gandolfi, Inter, quando i rigori sono Desideri, in La Stampa, 16 settembre 1991, p. 7.
^Serie A, le partite con più rigori: Atalanta-Torino come altre 8. I PRECEDENTI, su sport.sky.it, 28 aprile 2022.
^Amarcord Zeman: c'era una volta il 1991-92, su sport.sky.it, 26 febbraio 2017.
^ Mario Frongia, Il Cagliari sfida il tabù Diavolo: dal '99 solo k.o., in La Gazzetta dello Sport, 21 marzo 2015, p. 9.
^Gianni Brera, Sorella Sampdoria, calcio per italiani, in la Repubblica, 24 settembre 1991, p. 28.
^ Antonio Dipollina, Una mano a Orrico, in la Repubblica, 27 settembre 1991, p. 43.
^ Gianni Piva, Vince il partito di Orrico, in la Repubblica, 28 dicembre 1991, p. 24.
^ Gianni Brera, Milan, non è un'offesa, in la Repubblica, 14 gennaio 1992, p. 27.
^ Alex Frosio, Strama all'eurodebutto, in La Gazzetta dello Sport, 2 agosto 2012.
^ Licia Granello, Pellegrini e l'Inter, contestati e offesi, in la Repubblica, 14 gennaio 1992, p. 26.
^All'Inter "piace" lo stadio di Bergamo, su repubblica.it, 17 gennaio 2009.
^ Licia Granello, Squadra a pezzi, chi ha tradito?, in la Repubblica, 21 gennaio 1992, p. 26.
^Suarez, l'Inter torna al passato, in la Repubblica, 21 gennaio 1992, p. 25.
^ Giorgio Gandolfi, Il Foggia rovina il brindisi di Suarez, in La Stampa, 27 gennaio 1992, p. 7.
^ Dario Ceccarelli, Suarez fa l'inventore di proverbi (PDF), in l'Unità, 29 gennaio 1992, p. 30.
^ Oscar Maresca, Inter-Verona, i precedenti sono tutti per Inzaghi: i veneti non hanno mai vinto a San Siro!, su gazzetta.it, 8 aprile 2022.
^ Fabrizio Bocca, L'Inter sospende Desideri, in la Repubblica, 17 marzo 1992, p. 28.
^ Andrea Ferretti, L'Inter ritrova Klinsmann-gol, in La Stampa, 6 aprile 1992, p. 8.
^Cesena, Antonioli festeggia 19 anni dall'esordio in Serie A, su sport.sky.it, 18 aprile 2011.
^ Roberto Beccantini, Baggio dirige la sinfonia Juventus, in La Stampa, 27 aprile 1992, p. 3.
^ Gianni Brera, Un colpo di genio a S. Siro, in la Repubblica, 28 aprile 1992, p. 28.
^ Fulvio Bianchi, L'Inter caos: "Non esistono intoccabili", in la Repubblica, 12 maggio 1992, p. 31.
^ Giorgio Gandolfi, Gli sbadigli, poi l'invasione, in La Stampa, 25 maggio 1992, p. 4.
^Dal commento alla stagione: «Per l'Inter è completamente da dimenticare questa stagione, che ha prima condotto e quindi chiuso in modo fallimentare, senza mai riuscire a trovare una soluzione ai suoi problemi di gioco nonostante il cambio d'allenatore.» Cfr. Panini, Statistiche, primati e curiosità, p. 179.
^ Gianni Piva, Ora Suarez chiama Guarneri, in la Repubblica, 1º febbraio 1992, p. 25.
^abcAcquisti e cessioni dell'Inter 1991/92, su storiainter.com. URL consultato il 10 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2011).
^ Benedetto Ferrara, Maiellaro, ciao Firenze, in la Repubblica, 10 novembre 1991, p. 25.
^Recupero della gara sospesa per nebbia il 5 gennaio 1992 al 64' (sul risultato di 0-0), cfr. Giorgio Gandolfi, La nebbia dà una mano all'Inter, in La Stampa, 6 gennaio 1992, p. 7. e Calcio: mercoledì 29 il recupero Cremonese-Inter, in Adnkronos, 15 gennaio 1992.
^Anticipo al sabato disposto per l'impegno del Torino in Coppa UEFA il mercoledì successivo; cfr. Il Toro affronta sabato a S. Siro l'Inter di Suarez, in La Stampa, 23 marzo 1992, p. 1.
Bibliografia
Almanacco Illustrato del Calcio 1993, Modena, Panini Editore, 1992, pp. 667, ISSN 11293381 (WC · ACNP).
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Collegamenti esterni
(EN) Serie A 1991-1992 su RSSSF.com, su rsssf.com.
(EN) Inter Milan 1991-1992 su footballdatabase.eu, su footballdatabase.eu.
V · D · M
F.C. Internazionale Milano – Archivio delle stagioni