Football Club Internazionale 1963-1964

FC Internazionale
Stagione 1963-1964
Una formazione interista del 1963-64
Sport calcio
Squadra  Inter
AllenatoreBandiera dell'Argentina Helenio Herrera
All. in secondaBandiera dell'Italia Maino Neri
PresidenteBandiera dell'Italia Angelo Moratti
Serie A[1]
Coppa ItaliaQuarti di finale
Coppa dei CampioniVincitore (in Coppa dei Campioni)[2]
Maggiori presenzeCampionato: Burgnich (33)[3][4]
Totale: Burgnich (43)
Miglior marcatoreCampionato: Jair (12)[3][4]
Totale: Jair, Mazzola (16)
StadioSan Siro
Abbonati13 015[5][6]
Maggior numero di spettatori76 330 vs Juventus
(3 maggio 1964)[5]
Minor numero di spettatori22 015 vs Lazio
(8 gennaio 1964)[5]
Media spettatori42 421[5]¹
¹
considera le partite giocate in casa in campionato.
Si invita a seguire il modello di voce

Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1963-1964.

Stagione

Un undici nerazzurro di questa stagione, trionfatore in Europa per la prima volta.[7]

La vittoria dello Scudetto — che accentrava peraltro a Milano i titoli nazionale e continentale —[8][9] determinò l'esordio in Coppa Campioni[10], teatro infatti della recente affermazione rossonera.[11][12]

Pochi ma significativi i cambiamenti in organico[13][14], con interpreti di maggior caratura rispetto alla «classe operaia» trionfatrice nel maggio 1963[15]: Sarti indossava i guantoni appartenuti a Buffon[16], Tagnin (riabilitato dopo una lunga squalifica[17]) ereditò da Zaglio un ruolo in mediana[18][19], l'infortunato Di Giacomo lasciò spazio a Milani e Cappellini in veste di punta centrale.[20][21] La terza maglia straniera, dopo il passaggio dell'oriundo Maschio alla Fiorentina[22], divenne appannaggio del tedesco Horst Szymaniak.[23][24]

Se il mediano alessandrino trovò a Ferrara l'unico gol della sua esperienza interista[25], a risultare decisivo in Europa contro il britannico Everton pensava Jair[10][26]: avversario nell'ottavo di finale il transalpino Monaco[13][27], regolato dal punteggio complessivo di 4-1 con doppietta per Sandro Mazzola in Francia.[28][10] A concludere l'anno solare una pesante sconfitta sul terreno della Juventus[29][30], passo falso di cui beneficiava il Bologna guidato dall'ex Bernardini[31][13]: già frenato sul pari da quest'ultimo[13], Herrera cedeva anche al connazionale Luis Carniglia nella stracittadina del 19 gennaio 1964 con l'espulsione di Suárez e Corso per condotta violenta.[32][33]

Allineato solamente in febbraio un calendario spezzettato da rinvii e recuperi[34], la Beneamata si ritrovò con −2 in graduatoria dagli emiliani a parità di incontri sostenuti[35][36]: sul finire dell'inverno Armando Picchi e soci tornavano frattanto a calcare il palcoscenico notturno[13][10], misurandosi con successo contro lo jugoslavo Partizan.[37][38]

L'aggancio alla capolista si verificò nel mese di marzo[39], dopo che era stato rinviato il derby tra questa e la Spal[40]: un riscontro positivo al doping nel quale incorrevano gli atleti felsinei comportava infatti la sanzione della FIGC[41][42], ordinando la perdita a tavolino del match altrimenti vinto con il Torino (in seguito a cui venivano effettuati i test[41][13]) e l'ulteriore deduzione di un punto in classifica.[13][41] Il 22 marzo 1964 l'Inter impattava il proprio confronto locale[43], presentandosi dunque all'ombra delle Torri in coincidenza della domenica pasquale con 39 punti all'attivo rispetto ai 37 dei petroniani che lamentavano per l'appunto una gara in meno.[44][45]

Malgrado i timori espressi da stampa e opinione pubblica per il pericolo di scontri in città[46], l'evento si svolse in un clima sereno e caratterizzato da sportività[47]: Furlanis non bastò per rimediare al doppio vantaggio costruito da Corso e Jair[13][41], con Sarti a neutralizzare un rigore calciato da Haller.[41][48] Lo scarto tra le contendenti figurò in tal modo a 4 lunghezze[49], dimezzandosi una volta che gli uomini di Fuffo ebbero sconfitto gli estensi nel recupero.[50]

Finale della Coppa dei Campioni tra Internazionale Milano e Real Madrid

La semifinale in campo europeo abbinava i campioni d'Italia al teutonico Borussia Dortmund[13][51], il cui centravanti Brungs si rese protagonista con una duplice marcatura all'andata[52]: Corso ristabiliva l'equilibrio rotto inizialmente da Mazzola[13], il quale avrebbe poi sbloccato nel retour match un punteggio definitivamente arrotondato dal brasiliano.[10][53]

Una rete di Milani affondava quindi i bianconeri a domicilio nella quartultima giornata[30][54], spingendo la formazione a +3 su un'inseguitrice bloccata a Mantova[55]: scagionati gli imputati alla conclusione del processo d'appello svoltosi in maggio[41], la Federazione riconosceva alla società di Renato Dall'Ara quanto dedotto in precedenza disegnando pertanto un nuovo scenario che vide un ex aequo in testa al campionato a quota 49.[56] La squadra del Mago non andò oltre il nulla di fatto all'Olimpico nel terzultimo turno[57], risultato cui corrispose un altro 0-0 per i rossoblu in trasferta contro i summenzionati sabaudi.[58]

Lo stadio Prater di Vienna era teatro, il 27 maggio 1964[13][59], dell'affermazione in Coppa Campioni[7][60]: un Mazzola laureatosi capocannoniere del torneo e Milani annientarono la resistenza del Real Madrid[13][61], con punto della bandiera siglato da Felo.[13][62] Fondamentale, in chiave difensiva, il pressing «a uomo» che Tagnin esercitò su Di Stefano annullandone le giocate[63]: il trofeo permaneva ancora nel capoluogo lombardo[8], coi nerazzurri a detronizzare un Diavolo curiosamente eliminato dagli stessi iberici nel corso della manifestazione.[7][13]

Terminando il campionato a pari merito con l'opponente[64][65], la difesa del tricolore veniva rimessa all'unico spareggio-scudetto mai tenutosi in Serie A[13][41]: durante il caldo pomeriggio del 7 giugno 1964[66], Herrera proponeva a Roma gli identici effettivi della finalissima pagandone le conseguenze in fatto di forma fisica.[13][67] Bernardini escogitò una mossa a sorpresa[67], dislocando all'ala il terzino Capra per arginare le incursioni di Facchetti[41]: a soffocare l'impostazione di Suárez e l'inventiva di Corso era una mediana composta da Perani, Bulgarelli, Haller e Fogli.[13][67] Un calcio di punizione battuto da quest'ultimo si insaccò in porta al 75', con involontaria deviazione di Facchetti[13]: a marcare il raddoppio un Nielsen già top scorer della stagione regolare[67], con l'allenatore capitolino che esultò al fischio finale rivolgendo al tecnico sudamericano il gesto dell'ombrello.[13]

Ultimo appuntamento in agenda la partecipazione alla Coppa Italia[68], con accesso diretto ai quarti [68]: largamente rimaneggiati nelle scelte — con il classe 1945 Bedin alla sua prima apparizione —[69] i nuovi campioni d'Europa gettarono la spugna dinnanzi ai granata (4-1).[70]

Divise

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Calzettoni
Prima divisa
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Seconda divisa

Organigramma societario

Area direttiva

Area tecnica

Area sanitaria

  • Medico sociale: dott. Angelo Quarenghi[72][73]
  • Massaggiatore: Bartolomeo Della Casa e Giancarlo Della Casa

Rosa

N. Ruolo Calciatore
Bandiera dell'Italia P Ottavio Bugatti
Bandiera dell'Italia P Giuliano Sarti
Bandiera dell'Italia D Bruno Bolchi[74]
Bandiera dell'Italia D Tarcisio Burgnich
Bandiera dell'Italia D Sergio Codognato
Bandiera dell'Italia D Giacinto Facchetti
Bandiera dell'Italia D Aristide Guarneri
Bandiera dell'Italia D Spartaco Landini
Bandiera dell'Italia D Armando Picchi (capitano)
Bandiera dell'Italia C Gianfranco Bedin[75]
Bandiera dell'Italia C Enea Masiero
Bandiera dell'Italia C Sandro Mazzola
N. Ruolo Calciatore
Bandiera della Spagna C Luis Suárez
Bandiera della Germania Ovest C Horst Szymaniak
Bandiera dell'Italia C Carlo Tagnin
Bandiera dell'Italia C Franco Zaglio
Bandiera dell'Italia A Renato Cappellini
Bandiera dell'Italia A Nicola Ciccolo
Bandiera dell'Italia A Mario Corso
Bandiera dell'Italia A Beniamino Di Giacomo
Bandiera del Brasile A Jair da Costa
Bandiera dell'Italia A Aurelio Milani
Bandiera dell'Italia A Bruno Petroni

Risultati

Serie A

Lo stesso argomento in dettaglio: Serie A 1963-1964.

Girone di andata

Milano
15 settembre 1963
1ª giornata
Inter  2 – 1
referto
  ModenaStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)
Di Giacomo Gol 16’, Gol 69’MarcatoriGol 23’ Conti

Vicenza
22 settembre 1963
2ª giornata
Lanerossi Vicenza  1 – 0
referto
  InterStadio Romeo Menti
Arbitro:  Gambarotta (Genova)
Vinicio Gol 32’Marcatori

Milano
13 novembre 1963
3ª giornata[76]
Inter  3 – 1
referto
  TorinoStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)
Ciccolo Gol 38’
Corso Gol 41’ (rig.)
Cella Gol 71’ (aut.)
MarcatoriGol 83’ Hitchens

Milano
29 settembre 1963
4ª giornata
Inter  2 – 0
referto
  MantovaStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)
Jair Gol 10’, Gol 17’Marcatori

Ferrara
6 ottobre 1963
5ª giornata
SPAL  0 – 1
referto
  InterStadio Paolo Mazza
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)
MarcatoriGol 37’ Tagnin

Milano
20 ottobre 1963
6ª giornata
Inter  1 – 0
referto
  SampdoriaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)
Jair Gol 61’Marcatori

Bari
23 ottobre 1963
7ª giornata
Bari  1 – 1
referto
  InterStadio della Vittoria
Arbitro:  Francescon (Padova)
Giammarinaro Gol 14’MarcatoriGol 74’ Mazzola

Roma
27 ottobre 1963
8ª giornata
Roma  0 – 1
referto
  InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)
MarcatoriGol 6’ Jair

Milano
19 gennaio 1964
9ª giornata[77]
Inter  0 – 2
referto
  MilanStadio San Siro
Arbitro:  Sbardella (Roma)
MarcatoriGol 13’ Fortunato
Gol 35’ Rivera

Milano
17 novembre 1963
10ª giornata
Inter  0 – 0
referto
  BolognaStadio San Siro
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Napoli
24 novembre 1963
11ª giornata
Messina  0 – 1
referto
  InterStadio San Paolo[78]
Arbitro:  D'Agostini (Roma)
MarcatoriGol 44’ Facchetti

Catania
1º dicembre 1963
12ª giornata
Catania  1 – 2
referto
  InterStadio Cibali
Arbitro:  Marchese (Napoli)
Fanello Gol 89’MarcatoriGol 20’ Facchetti
Gol 65’ Ciccolo

Milano
8 dicembre 1963
13ª giornata
Inter  1 – 1
referto
  FiorentinaStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)
Jair Gol 31’MarcatoriGol 37’ Pirovano

Torino
22 dicembre 1963
14ª giornata
Juventus  4 – 1
referto
  InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)
Sarti[79] Gol 20’ (aut.)
Del Sol Gol 39’, Gol 41’
Menichelli Gol 90’
MarcatoriGol 4’ Milani

Milano
8 gennaio 1964
15ª giornata[80]
Inter  1 – 0
referto
  LazioStadio San Siro
Arbitro:  Angonese (Mestre)
Suárez Gol 64’Marcatori

Milano
29 gennaio 1964
16ª giornata[81]
Inter  1 – 0
referto
  GenoaStadio San Siro
Arbitro:  Angelini (Firenze)
Milani Gol 21’Marcatori

Bergamo
12 gennaio 1964
17ª giornata
Atalanta  1 – 3
referto
  InterStadio Atleti Azzurri d'Italia
Arbitro:  Francescon (Padova)
Nova Gol 15’MarcatoriGol 61’, Gol 73’ Milani
Gol 84’ Jair

Girone di ritorno

Modena
12 febbraio 1964
18ª giornata[82]
Modena  0 – 1
referto
  InterStadio Alberto Braglia
Arbitro:  Francescon (Padova)
MarcatoriGol 18’ Facchetti

Milano
2 febbraio 1964
19ª giornata
Inter  0 – 0
referto
  Lanerossi VicenzaStadio San Siro
Arbitro:  Adami (Roma)

Torino
9 febbraio 1964
20ª giornata
Torino  0 – 2
referto
  InterStadio Comunale
Arbitro:  Marchese (Napoli)
MarcatoriGol 7’ Jair
Gol 59’ Mazzola

Mantova
16 febbraio 1964
21ª giornata
Mantova  2 – 2
referto
  InterStadio Danilo Martelli
Arbitro:  Gambarotta (Genova)
Picchi Gol 24’ (aut.)
Jonsson Gol 89’
MarcatoriGol 15’ Jair
Gol 79’ Milani

Milano
23 febbraio 1964
22ª giornata
Inter  0 – 0
referto
  SPALStadio San Siro
Arbitro:  D'Agostini (Roma)

Genova
1º marzo 1964
23ª giornata
Sampdoria  1 – 5
referto
  InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)
Barison Gol 14’MarcatoriGol 9’, Gol 25’ Mazzola
Gol 11’ Facchetti
Gol 13’, Gol 27’ (rig.) Suárez

Milano
8 marzo 1964
24ª giornata
Inter  3 – 0
referto
  BariStadio San Siro
Arbitro:  Francescon (Padova)
Mazzola Gol 38’
Petroni Gol 46’
Guarneri Gol 51’[83]
Marcatori

Milano
15 marzo 1964
25ª giornata
Inter  1 – 0
referto
  RomaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Genova)
Milani Gol 38’Marcatori

Milano
22 marzo 1964
26ª giornata
Milan  1 – 1
referto
  InterStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)
Altafini Gol 60’MarcatoriGol 61’ Corso

Bologna
29 marzo 1964
27ª giornata
Bologna  1 – 2
referto
  InterStadio Comunale
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)
Furlanis Gol 76’MarcatoriGol 19’ Corso
Gol 49’ Jair

Milano
5 aprile 1964
28ª giornata
Inter  4 – 0
referto
  MessinaStadio San Siro
Arbitro:  Marchese (Napoli)
Jair Gol 28’, Gol 62’
Ciccolo Gol 68’
Clerici Gol 75’ (aut.)
Marcatori

Milano
19 aprile 1964
29ª giornata
Inter  4 – 1
referto
  CataniaStadio San Siro
Arbitro:  De Robbio (Torre Annunziata)
Petroni Gol 43’, Gol 50’
Mazzola Gol 54’
Ciccolo Gol 83’
MarcatoriGol 35’ Battaglia

Firenze
25 aprile 1964
30ª giornata[84]
Fiorentina  1 – 3  InterStadio Comunale
Arbitro:  Adami (Roma)
Seminario Gol 77’[85]MarcatoriGol 17’, Gol 30’[86] Mazzola
Gol 84’[87] Corso

Milano
3 maggio 1964
31ª giornata
Inter  1 – 0
referto
  JuventusStadio San Siro
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)
Milani Gol 47’Marcatori

Roma
17 maggio 1964
32ª giornata
Lazio  0 – 0
referto
  InterStadio Olimpico
Arbitro:  De Marchi (Pordenone)

Genova
23 maggio 1964
33ª giornata[88]
Genoa  0 – 2  InterStadio Luigi Ferraris
Arbitro:  Adami (Roma)
MarcatoriGol 57’[89] Corso
Gol 90’[90] Mazzola

Milano
31 maggio 1964
34ª giornata
Inter  2 – 1
referto
  AtalantaStadio San Siro
Arbitro:  Gambarotta (Roma)
Corso Gol 1’
Jair Gol 68’
MarcatoriGol 71’ Nova

Spareggio

Roma
7 giugno 1964, ore 17:00
Bologna  2 – 0
referto
  InterStadio Olimpico
Arbitro:  Lo Bello (Siracusa)
Facchetti Gol 75’ (aut.)
Nielsen Gol 84’
Marcatori

Coppa Italia

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa Italia 1963-1964.
Torino
11 giugno 1964, ore 21:30 CET
Quarti di finale
Torino  4 – 1
referto
  InterStadio Comunale (13.034 spett.)
Arbitro:  D'Agostini (Roma)
Puia Gol 56’
Albrigi Gol 59’, Gol 69’
Hitchens Gol 72’
MarcatoriGol 57’ Ciccolo

Coppa dei Campioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Coppa dei Campioni 1963-1964.
Liverpool
18 settembre 1963, ore 19:30 BST
Sedicesimi di finale - Andata
Everton  0 – 0
referto
  InterGoodison Park (62 408 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Gere

Milano
25 settembre 1963, ore 20:00 CET
Sedicesimi di finale - Ritorno
Inter  1 – 0
referto
  EvertonSan Siro (59 128 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Horváth
Jair Gol 47’Marcatori

Milano
27 novembre 1963, ore 21:15 CET
Ottavi di finale - Andata
Inter  1 – 0
referto
  MonacoSan Siro (15 366 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Kreitlein
Ciccolo Gol 68’Marcatori

Marsiglia
4 dicembre 1963, ore 15:00 CET
Ottavi di finale - Ritorno
Monaco  1 – 3
referto
  InterStade Vélodrome (25 080 spett.)
Arbitro: Bandiera della Spagna Ortiz de Mendibil
Szkudlapski Gol 57’ (rig.)MarcatoriGol 13’, Gol 17’ Mazzola
Gol 90’ Suárez

Belgrado
26 febbraio 1964, ore 15:00 CET
Quarti di finale - Andata
Partizan  0 – 2
referto
  InterStadio Partizan (19 509 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Stoll
MarcatoriGol 48’ Jair
Gol 89’ Mazzola

Milano
4 marzo 1964, ore 15:30 CET
Quarti di finale - Ritorno
Inter  2 – 1
referto
  PartizanSan Siro (32 100 spett.)
Arbitro: Bandiera della Germania Ovest Tschenscher
Corso Gol 25’
Jair Gol 42’
MarcatoriGol 68’ Bajić

Dortmund
15 aprile 1964, ore 19:30 CET
Semifinale - Andata
Borussia Dortmund  2 – 2
referto
  InterStadion Rote Erde (42 356 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Ungheria Gere
Brungs Gol 23’, Gol 28’MarcatoriGol 4’ Mazzola
Gol 41’ Corso

Milano
29 aprile 1964, ore 21:15 CET
Semifinale - Ritorno
Inter  2 – 0
referto
  Borussia DortmundSan Siro (76 788 spett.)
Arbitro: Bandiera della Jugoslavia Tešanić
Mazzola Gol 48’
Jair Gol 75’
Marcatori

Lo stesso argomento in dettaglio: Finale della Coppa dei Campioni 1963-1964.
Vienna
27 maggio 1964, ore 19:30 CET
Finale
Inter  3 – 1
referto
  Real MadridPraterstadion (71 333 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Austria Stoll
Mazzola Gol 43’, Gol 77’
Milani Gol 61’
MarcatoriGol 70’ Felo

Statistiche

Statistiche di squadra

Statistiche aggiornate all'11 giugno 1964.

Competizione Punti In casa In trasferta Totale Gf Gs D.R.
G V N P G V N P G V N P
Serie A 54 17 12 4 1 17 11 4 2 34 23 8 3 54 21 33
Spareggio - - - - - 1 0 0 1 1 0 0 1 0 2 −2
Coppa Italia - - - - - 1 0 0 1 1 0 0 1 1 4 −3
Coppa dei Campioni - 5[91] 5 0 0 4 2 2 0 9 7 2 0 16 5 11
Totale - 22 17 4 1 23 13 6 4 45 30 10 5 71 32 39

Andamento in campionato

Giornata 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34
Luogo C T C C T C T T C C T T C T C C T T C T T C T C C T T C C T C T T C
Risultato V P V V V V N V P N V V N P V V V V N V N N V V V N V V V V V N V V
Posizione 1 9 4 1 1 1 1 1 3 3 2 2 2 4 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1

Legenda:
Luogo: C = Casa; T = Trasferta. Risultato: V = Vittoria; N = Pareggio; P = Sconfitta.

Statistiche dei giocatori

Fonte:[3]

Sono in corsivo i calciatori che hanno lasciato la società a stagione in corso.

Giocatore Serie A Spareggio Coppa Italia Coppa dei Campioni Totale
Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti Presenze Reti
Bedin, G. G. Bedin 0000100010
Bolchi, B. B. Bolchi 2000000020
Bugatti, O. O. Bugatti 4-00-01-40-05-4
Burgnich, T. T. Burgnich 330100090430
Cappellini, R. R. Cappellini 4000100050
Ciccolo, N. N. Ciccolo 104001121136
Codognato, S. S. Codognato 3000100040
Corso, M. M. Corso 286100052348
Di Giacomo, B. B. Di Giacomo 102000030132
Facchetti, G. G. Facchetti 324100090424
Guarneri, A. A. Guarneri 320100090420
Jair, Jair 30121010944116
Landini, S. S. Landini 2000100030
Masiero, E. E. Masiero 8000100090
Mazzola, S. S. Mazzola 2991000973916
Milani, A. A. Milani 187101031238
Petroni, B. B. Petroni 100000000100
Picchi, A. A. Picchi 280100090380
Suárez, L. L. Suárez 263100091364
Sarti, G. G. Sarti 30-211-20-09-040-23
Szymaniak, H. H. Szymaniak 60001050120
Tagnin, C. C. Tagnin 201101090311
Zaglio, F. F. Zaglio 9000000090

Note

  1. ^ Dopo spareggio contro il Bologna per l'assegnazione dello scudetto 1963-1964.
  2. ^ Squadra qualificata alla Coppa dei Campioni 1964-1965 in qualità di detentrice del trofeo.
  3. ^ a b c Grassia, Lotito, Statistiche, p. 228.
  4. ^ a b Panini, Serie A 1963-64, p. 147.
  5. ^ a b c d (EN) Germano Tredesini, Statistiche Spettatori Serie A 1963-1964, su stadiapostcards.com.
  6. ^ Luca Curino, Si è chiusa col record la vendita delle tessere nerazzurre, in La Gazzetta dello Sport, 26 ottobre 1997.
  7. ^ a b c Nicola Cecere, Questa Inter è sempre capitale, in La Gazzetta dello Sport, 7 maggio 1998.
  8. ^ a b Alfredo Corallo, Inter-Milan, derby story: il mitico maggio milanese del 1963, su sport.sky.it, 16 maggio 2023.
  9. ^ Milano campione di tutto: 1963, formidabile quell'anno, su sport.sky.it, 22 maggio 2013.
  10. ^ a b c d e In Coppa Campioni nerazzurri imbattuti a Milano, in La Gazzetta dello Sport, 30 settembre 1998.
  11. ^ Grassia, Lotito, Milano caput mundi, nonostante il Cile, pp. 123-124.
  12. ^ Solo nel 1989 festeggiò tutta Milano, su gazzetta.it, 2 maggio 2007.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Grassia, Lotito, La Beneamata sale sul tetto d'Europa e del Mondo, pp. 125-127.
  14. ^ Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
  15. ^ Germano Bovolenta, Rivoluzione Herrera. Ecco la Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 19 luglio 2007.
  16. ^ Alex Frosio, Da Sarti a Zenga: quante stelle tra i pali nerazzurri, in La Gazzetta dello Sport, 5 luglio 2012.
  17. ^ Mario Bardi, TAGNIN E IL TRILLO DEL MAGO, in Gazzetta Magazine, La Gazzetta dello Sport, 7 marzo 1998.
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  73. ^ Inter, l'addio a Quarenghi, in La Stampa, 18 luglio 1992, p. 27.
  74. ^ Ceduto durante la sessione autunnale del calciomercato.
  75. ^ Aggregato dalla squadra giovanile.
  76. ^ Gara in programma nel turno infrasettimanale del 25 settembre 1963 ma rinviata per la concomitanza della partita di Coppa Campioni contro l'Everton; cfr. Quando il calcio fa gli straordinari, in Stampa Sera, 29 ottobre 1963, p. 13.
  77. ^ L'intero turno di campionato (inizialmente in calendario al 3 novembre 1963) fu rinviato per consentire una maggior preparazione all'Italia in vista della gara con l'Unione Sovietica del 10 novembre 1963; cfr. Leo Cattini, Domani in programma un recupero di campionato, in Stampa Sera, 12 novembre 1963, p. 13.
  78. ^ Gara disputata a Napoli per la squalifica inflitta al campo del Messina; cfr. Paolo Bertoldi, Il campionato riprende a pieno ritmo con un appassionante Milan-Juventus, in La Stampa, 23 novembre 1963, p. 15.
  79. ^ Per le altre fonti, Burgnich
  80. ^ Gara inizialmente in programma il 29 dicembre 1963 ma rinviata per impraticabilità di campo dovuta alla nebbia; cfr. Leo Cattini, Queste le gare non disputate, in Stampa Sera, 30 dicembre 1963, p. 6.
  81. ^ Recupero dell'incontro del 5 gennaio 1964, sospeso per nebbia al 60' sul punteggio di 0-1; cfr. Giulio Accatino, Inter-Genoa interrotto a San Siro mentre i liguri stanno vincendo (1-0), in Stampa Sera, 6 gennaio 1964, p. 8.
  82. ^ Gara inizialmente in programma il 26 gennaio 1964 ma rinviata per impraticabilità di campo dovuta alla nebbia; cfr. Gare sospese per la nebbia, in Stampa Sera, 27 gennaio 1964, p. 9.
  83. ^ Alcune fonti conteggiano l'autorete di Baccari.
  84. ^ Anticipo al sabato disposto per l'impegno del mercoledì seguente in Coppa Campioni; cfr. Leo Cattini, L'incontro Fiorentina-Inter è stato anticipato a sabato, in La Stampa, 22 aprile 1964, p. 8.
  85. ^ Per le altre fonti, al 80’
  86. ^ Per le altre fonti, al 16’ e 30’
  87. ^ Per le altre fonti, al 85’
  88. ^ Anticipo al sabato disposto per l'impegno del mercoledì successivo in Coppa Campioni; cfr. Leo Cattini, L'incontro Genoa-Inter verrà disputato sabato, in La Stampa, 20 maggio 1964, p. 8.
  89. ^ Per le altre fonti, al 56’
  90. ^ Per le altre fonti, al 88’
  91. ^ La finale si è disputata in campo neutro.

Bibliografia

  • Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
  • Almanacco illustrato del calcio - La storia: 1898-2004, Panini, 2005, pp. 544, ISBN 977-11-20506-66-6.

Collegamenti esterni

(EN) Serie A 1963-64 su RSSSF.com, su rsssf.com. (EN) Coppa Campioni 1963-64 su RSSSF.com, su rsssf.com.

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