considera le partite giocate in casa in campionato.
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti il Football Club Internazionale nelle competizioni ufficiali della stagione 1964-1965.
Indice
1Stagione
2Divise
3Organigramma societario
4Rosa
5Risultati
5.1Serie A
5.1.1Girone di andata
5.1.2Girone di ritorno
5.2Coppa Italia
5.3Coppa dei Campioni
5.4Coppa Intercontinentale
6Statistiche
6.1Statistiche di squadra
6.2Statistiche dei giocatori
7Note
8Bibliografia
9Collegamenti esterni
Stagione
Raggiunto al primo tentativo lo scranno d'Europa[5][6], i nerazzurri — cui un beffardo spareggio era costato la difesa del titolo nazionale —[7][8] si aggiudicarono il 26 settembre 1964 la Coppa Intercontinentale dopo una «trilogia» con l'argentino Independiente[6][9]: un errore di Sarti all'andata favorì il gol-partita di Mario Rodríguez[6][10], col passivo equilibrato nel ritorno da Mazzola e Corso.[6][11]
Quest'ultimo decideva poi sul campo neutro di Madrid una «bella» trascinatasi ai supplementari[12], portando per la prima volta il trofeo in Italia dopo la sconfitta che il Milan subì dal Santos nel 1963.[6][13]
Il 15 novembre 1964 la formazione cedeva di schianto nel derby milanese[21], con gli uomini di Liedholm trascinati dal carneadeLodetti[22][23]: una domenica più tardi Picchi e soci erano attesi dalla trasferta in campo bolognese[24], col pareggio senza reti a decretare un −4 dalla capolista rossonera.[25]
Denso di rimpianti anche l'incontro a Firenze[26], con la vittoria impedita dall'ex Maschio[27]: nel mese di gennaio l'Inter scivolò a 5 punti dai rivali[6], facendosi bloccare sul nulla di fatto da entrambe le torinesi e dalla matricola Varese.[28]
Le lunghezze da recuperare giunsero addirittura a 7 quando la Beneamata perse a Foggia[29], gara preceduta dalla visita a Padre Pio che pronosticò un passo falso coi locali ma anche la successiva affermazione in campionato[30][31]: il 14 febbraio 1965 contro la Lazio esordì frattanto in Serie A il giovane Bedin[32][33], soppiantando stabilmente Tagnin nella posizione d'incontrista.[34][6]
In Europa la squadra debuttò negli ottavi di finale regolando per 7-0 la Dinamo Bucarest[6][36], con la vertebra di Milani dislocata dalla ginocchiata di un avversario[20]: sopraffatto nei quarti lo scozzese Rangers[36][37], i meneghini caddero seccamente a Liverpool nella semifinale d'andata.[6][38] Un parziale di 3-1 clamorosamente sovvertito in Lombardia[39][6], con la rimonta ispirata da Corso e Peiró[40]: a battere l'estremo difensore Lawrence concorsero la punizione «a foglia morta» del fantasista e il tocco "di rapina" dell'iberico[41][42], prima del definitivo suggello apposto da Facchetti in proiezione offensiva.[36][43]
Reduce dalla sesta vittoria consecutiva[44][45], il 28 marzo 1965 l'Inter fece sua una memorabile stracittadina col punteggio di 5-2[46][47]: condiviso per una sola domenica il primato in classifica a quota 42[48], una lunghezza di margine al Diavolo fu restituita impattando a Vicenza.[49][50]
Un cruciale snodo si verificò in maggio[6], quando l'opponente lasciò per strada punti vitali contro Roma e Genoa[6]: realizzato il sorpasso vincendo sul campo della Juventus[35][51], l'ipoteca sul tricolore era posta dal vantaggio di +2 a conclusione della penultima giornata.[52]
Il 27 maggio 1965, esattamente un anno dopo il trionfo conosciuto a Vienna[5][53], si celebrava la riuscita difesa del titolo europeo dall'assalto del portoghese Benfica[6][54]: sotto una pioggia torrenziale che investì il prato di San Siro[6][55], Jair colpì in scivolata un pallone insaccatosi in rete anche per il «liscio» compiuto dal portiere Costa Pereira.[56][36] I festeggiamenti proseguirono il 6 giugno[6], quando un 2-2 col Torino — ripreso dal capocannoniere Mazzola al 90' —[57] archiviò vittoriosamente il campionato[6]: pervenuta anche alla finalissima di Coppa Italia battendo i capitolini ai rigori (con Manfredini e Suárez tiratori desginati[58]), la compagine di Herrera falliva un en-plein arrendendosi con minimo scarto ai bianconeri.[35][59]
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^È morto Quarenghi, primo medico sociale, in la Repubblica, 18 luglio 1992, p. 37.
^Inter, l'addio a Quarenghi, in La Stampa, 18 luglio 1992, p. 27.
^abcCeduto durante la sessione autunnale di mercato.
^Partita anticipata al sabato per l'impegno del mercoledì seguente in Coppa Intercontinentale; cfr. Inter-Foggia si gioca sabato, in Stampa Sera, 16 settembre 1964, p. 10.
^Partita in calendario per il 27 settembre 1964 ma rinviata per la sovrapposizione con lo spareggio della Coppa Intercontinentale; cfr. Programma e arbitri, in La Stampa, 27 settembre 1964, p. 8.
^Partita anticipata al sabato per l'impegno del mercoledì seguente in Coppa Campioni; cfr. Leo Cattini, Tocca all'Inter, in Stampa Sera, 28 aprile 1965, p. 13.
^Partita in calendario per il 30 maggio 1965 ma rinviata per l'impegno del giovedì precedente in Coppa Campioni; cfr. La partita Inter-Catania posticipata al 1º giugno, in La Stampa, 20 maggio 1965, p. 8.
^cfr. La Juventus trionfa in Coppa Italia superando l'Inter a Roma: 1 a 0., in La Stampa, 30 agosto 1965, p. 9.
^Incluso lo spareggio in campo neutro.
Bibliografia
Filippo Grassia e Gianpiero Lotito, INTER - Dalla nascita allo scudetto del centenario, Antonio Vallardi Editore, 2008, pp. 239, ISBN 978-88-95684-11-6.
Francesco Ippolito, Le maglie dell'Inter. Tutte le divise nerazzurre dal 1908 ad oggi, prefazione di Javier Zanetti, postfazione di Andrea Bocelli, Milano, Giunti Editore, 2023, ISBN 978-8809975705.
Almanacco illustrato del calcio - La storia: 1898-2004, Panini, 2005, pp. 544, ISBN 977-11-20506-66-6.
Collegamenti esterni
(EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1964/65, su rsssf.com, 26 ottobre 2000.
V · D · M
F.C. Internazionale Milano – Archivio delle stagioni