Kinmei

Kinmei
欽明天皇
Imperatore del Giappone
In carica539 - 571
PredecessoreSenka
SuccessoreBidatsu
Nome completoAmekuni Oshiharaki Hironiwa
Nascita509
MorteAsuka-kyō, 571
PadreKeitai
MadreTashikara

Kinmei, (欽明天皇?, Kinmei-tennō), che regnò col nome Amekuni Oshiharaki Hironiwa (509 – Asuka-kyō, 571), è stato il 29º imperatore del Giappone (539-571) secondo il tradizionale ordine di successione.

È il primo sovrano del paese a cui la storiografia moderna assegna datazioni sufficientemente credibili anche se, specialmente per quanto riguarda i primi anni di regno, talvolta date ed avvenimenti si accavallano con quelli del suo predecessore, il fratellastro Senka.

Gli eventi e le date che lo riguardano sono riportate negli Annali del Giappone (日本紀?, Nihongi o Nihonshoki) e nelle Cronache degli antichi eventi (古事記?, Kojiki), testi che furono compilati all'inizio dell'VIII secolo.

Secondo i Nihongi, fu col suo regno che cominciò, nel 550, il periodo Asuka, la prima parte del periodo classico dell'antica provincia di Yamato e del Giappone, mentre secondo altre fonti tale periodo inizia nel 538, lasciando spazio all'ipotesi che il suo regno sia cominciato prima del 539.

Biografia

Il suo nome era Amekuni Oshiharaki Hironiwa, ed era figlio dell'imperatore Keitai e dell'imperatrice consorte Tashikara. Era l'unico figlio maschio dell'imperatrice Tashikara ed il legittimo erede al trono del Crisantemo. Succedette però al fratellastro Senka, che l'aveva nominato suo erede, dopo che questi morì il 15 marzo 539. Divenne sovrano all'età di trent'anni, due mesi dopo la morte di Senka.

Kinmei non regnò con l'attuale titolo imperiale di "sovrano celeste" (tennō?, 天皇), che secondo buona parte della storiografia fu introdotto per il regno dell'imperatore Tenmu. Il suo titolo fu "grande re che governa tutto quanto sta sotto il cielo" (Sumeramikoto o Amenoshita Shiroshimesu Ōkimi?, 治天下大王), oppure anche "grande re di Yamato" (ヤマト大王/大君).

I clan dell'antica provincia di Yamato, che corrisponde all'attuale prefettura di Nara, costituirono il regno che, nel periodo Kofun (250-538), si espanse conquistando buona parte dei territori delle isole di Honshū, Kyūshū e Shikoku. A seguito di tali conquiste, ai sovrani di Yamato fu riconosciuto il titolo di "grande re" (Ōkimi?, 大王) di Yamato. Fu solo a partire dal VII secolo che il "grande regno" venne chiamato impero, ed il titolo di imperatore fu esteso a tutti i sovrani precedenti della dinastia.

Quando salì al trono, Kinmei spostò la capitale da Sakurai alla vicina Asuka-kyō, secondo la tradizione che vede di cattivo auspicio per un imperatore giapponese risiedere nello stesso palazzo del defunto predecessore, e fece costruire il palazzo imperiale Shikishima no Kanazashi (磯城嶋金刺宮). Tali località si trovavano nella provincia di Yamato, il cui territorio corrisponde a quello dell'odierna prefettura di Nara.

Un mese dopo l'investitura, sposò la principessa Iwa, figlia dell'imperatore Senka, la moglie era quindi anche sua nipote.

I suoi più influenti ministri furono:

Mentre i Nakatomi ed i Mononobe erano devoti all'antica tradizione shintoista, i Soga, di origini coreane, erano buddhisti e si adoperarono per l'introduzione a corte della loro religione. Ciò generò una lotta per il potere tra i tre clan che sarebbe durata per oltre un secolo.[1]

Durante il regno di Kinmei, Soga no Iname acquisì grande potere, dando in moglie al giovane sovrano due delle sue figlie, Soga no Kitashi-Hime e Soga no Oane-Hime. Queste avrebbero partorito tre dei successivi imperatori, Yōmei, Sushun e Suiko, la prima donna sovrano del Giappone.

La politica estera di quel tempo vide l'intromissione della corte di Yamato negli affari interni dei tre Regni di Corea, privilegiando il regno di Baekje, con cui fu cementata l'antica alleanza. Il sovrano di quel paese inviò statue di Buddha e testi sacri buddhisti in Giappone,[2] che furono accolti dall'imperatore con gioia. Dopo il benestare di Soga no Iname ed i dubbi espressi dai Mononobe e dai Nakatomi, Kinmei accettò i doni e Soga no Iname fondò un tempio buddhista per ospitare gli oggetti sacri. Questo evento epocale provocò il risentimento dei Mononobe e dei Nakatomi che, approfittando di un'epidemia di peste che stava dilagando, convinsero l'imperatore che l'accettazione del buddhismo aveva risvegliato l'ira delle divinità shintoiste, e questi fece gettare in mare le statue e incendiare il tempio.

Tali eventi non modificarono la stima di Kinmei per Iname, che conservò la carica di Ōomi e continuò ad essere uno degli uomini più fidati del sovrano. Negli anni a seguire si intensificarono gli sforzi bellici giapponesi in Corea a difesa degli alleati di Baekje e di Gaya dagli attacchi dei regni di Goguryeo e Silla. Gran parte degli eventi del regno di Kinmei sono relativi alle guerre, alle successive riappacificazioni ed ai rapporti diplomatici con i regni coreani.

Kinmei morì nell'estate del 571 nel suo palazzo imperiale, e lasciò il regno al figlio Nunakura no Futotamashiki, che aveva nominato erede al trono e sarebbe diventato l'imperatore Bidatsu. Secondo i Nihongi, Kinmei venne sepolto nel mausoleo Hinokuma no saki Ai no misasagi a lui dedicato, che si trova a Nara.[3]

Discendenza

Secondo i Nihongi, Kinmei ebbe sei mogli e 25 figli, 16 maschi e 9 femmine, mentre secondo i Kojiki ebbe 5 mogli. Le prime tre erano figlie del fratellastro Senka e altre due erano figlie dell'Ōomi Soga no Iname

  • Principessa Ishi-Hime (o Iwa-hime), figlia di Senka e dell'imperatrice consorte Tachibana no Nakatsu, divenne imperatrice consorte nel 540 e gli diede tre figli:
    • Principe Yata no Tamakatsu no Oe
    • Principe Nunakura Futotama-Shiki, nato nel 538, che divenne il suo successore, l'imperatore Bidatsu
    • Principessa Kasanui
  • Principessa Kura Wayaka-Hime, figlia di Senka e di Tachibana no Nakatsu, fu la seconda consorte e gli diede un figlio:
    • Principe Iso no Kami
  • Principessa Hikage, figlia di Senka e di una consorte minore, fu la sua terza consorte e gli diede un figlio:
    • Principe Kura
  • Soga no Kitashi Hime, figlia di Soga no Iname, divenne la sua quarta consorte e gli diede 13 figli:
    • Principe Tachibana no Toyohi no Mikoto, detto anche Oe o Ikebe, che divenne l'imperatore Yomei
    • Principessa Ihane-hime
    • Principe Atori
    • Principessa Nukatabe, che sarebbe divenuta la prima sovrana donna del Giappone, l'imperatrice Suiko
    • Principe Maroko
    • Principessa Ohoyake
    • Principe Iso no Kami Be
    • Principe Yamashiro
    • Principessa Ohotomo o Ohomata
    • Principe Sakurawi
    • Principessa Katano
    • Principe Tachibana Moto no Wakugo
    • Principessa Toneri
  • Soga no Oane hime, figlia di Soga no Iname, divenne la sua quinta consorte e gli diede cinque figli:
    • Principe Mubaragi
    • Principe Katsuraki
    • Principessa Hasetsukabe no Anahobe no Hashihito, che divenne consorte dell'imperatore Yomei
    • Principe Amatsukabe Anahobe
    • Principe Hatsusebe, che sarebbe diventato l'imperatore Sushun
  • Nukako no Iratsume, figlia di Kasuga no Hifuri no Omi, fu la sua sesta consorte e gli diede 2 figli:
    • Principessa Kasuga no Yamada no Iratsume
    • Principe Tachibana no Maro

Ascendenza

Stato del Giappone
Yamato

Jinmu (660 a.C.-585 a.C.)
Figli
Suizei (585 a.C.-549 a.C.)
Figli
Annei (549 a.C.-511 a.C.)
Figli
Itoku (510 a.C.-476 a.C.)
Figli
Kōshō (474 a.C.-392 a.C.)
Figli
  • Ametarashihikokunioshihito
  • Oho Yamato Tarasihiko Kunioshi Hito no Mikoto (427 a.C.-290 a.C.)
Kōan (391 a.C.-290 a.C.)
Figli
Kōrei (289 a.C.-214 a.C.)
Figli
Kōgen (213 a.C.-157 a.C.)
Figli
Kaika (156 a.C.-97 a.C.)
Figli
Sujin (96 a.C.-29 a.C.)
Figli
Suinin (28 a.C.-70)
Figli
Keikō (71-130)
Figli
Seimu (131-191)
Figli
  • Wakanuke
Chūai (192-200)
Figli
Ōjin (270-310)
Figli
Nintoku (313-399)
Figli
Richū (400-405)
Figli
  • Ichinobe-no Oshiwa (?-456)
  • Altri 3 figli
Hanzei (406-410)
Figli
  • 4 figli
Ingyō (411-453)
Figli
Ankō (453-456)
Yūryaku (456-479)
Seinei (480-484)
Kenzō (485-487)
Ninken (488-498)
Figli
Buretsu (498-506)
Keitai (507-531)
Figli
Ankan (531-535)
Senka (535-539)
Figli
  • 8 figli
Kinmei (539-571)
Bidatsu (572-585)
Figli
  • 17 figli
Yōmei (585-587)
Figli
Sushun (587-592)
Figli
  • 3 figli
Suiko (592-628)
Figli
  • 7 figli
Jomei (629-641)
Figli
Kōgyoku/Saimei (I: 642-645; II: 655-661)
Figli
Kōtoku (645-654)
Figli
  • Arima (640-658)
Tenji (661-672)
Figli
Kōbun (672)
Figli
  • 3 figli
Tenmu (672-686)
Figli
  • Kusakabe (662-689)
  • Altri 16 figli
Jitō (686-697)
Figli
  • Kusakabe (662-689)
Monmu (697-707)
Figli
  • Obito (701-756)
  • Altri 2 figli
Genmei (707-715)
Figli
Genshō (715-724)
Shōmu (724-749)
Figli
  • Abe (718-770)
  • Altri 4 figli
Kōken/Shōtoku (I: 749-758; II: 764-770)
Junnin (758-764)
Figli
  • Abe
Kōnin (770-781)
Figli
  • Yamabe (737-806)
  • Altri 8 figli
Kanmu (781-806)
Figli
  • Ate (774-824)
  • Kamino (786-842)
  • Ōtomo (786-840)
  • Altri 32 figli
Heizei (806-809)
Figli
  • 7 figli
Saga (809-823)
Figli
Junna (823-833)
Figli
  • 14 figli
Ninmyō (833-850)
Figli
Montoku (850-858)
Figli
Seiwa (858-876)
Figli
Yōzei (876-884)
Figli
Kōkō (884-887)
Figli
  • Sadami (867-931)
  • Altri 41 figli
Uda (887-897)
Figli
Daigo (897-930)
Figli
  • Yutaakira (923-956)
  • Nariakira (926-967)
  • Altri 34 figli
Suzaku (930-946)
Figli
  • Masako (950-1000)
Murakami (946-967)
Figli
Reizei (967-969)
Figli
  • Morosada (968-1008)
  • Okisada (976-1017)
  • Altri 6 figli
En'yū (969-984)
Figli
Kazan (984-986)
Figli
  • 8 figli
Ichijō (986-1011)
Figli
Sanjō (1011-1016)
Figli
  • 7 figli
Go-Ichijō (1016-1036)
Figli
  • Shōshi (1026-1105)
  • Kaoruko (1029-1093)
Go-Suzaku (1036-1045)
Figli
Go-Reizei (1045-1068)
Go-Sanjō (1068-1073)
Figli
  • Sadahito (1053-1129)
  • Altri 7 figli
Shirakawa (1073-1086)
Figli
Horikawa (1087-1107)
Figli
  • Munehito (1103-1156)
  • Altri 5 figli
Toba (1107-1123)
Figli
Sutoku (1123-1142)
Figli
  • Shigehito (1140-1162)
  • Kakue (1151-1184)
Konoe (1142-1155)
Go-Shirakawa (1155-1158)
Figli
Nijō (1158-1165)
Figli
Rokujō (1165-1168)
Takakura (1168-1180)
Figli
Antoku (1180-1185)
Go-Toba (1183-1198)
Figli
Tsuchimikado (1198-1210)
Figli
Juntoku (1210-1221)
Figli
Chūkyō (1221)
Figli
  • Yoshiko (1234-1289)
Go-Horikawa (1221-1232)
Figli
Shijō (1232-1242)
Go-Saga (1242-1246)
Figli
Go-Fukakusa (1246-1260)
Figli
Kameyama (1260-1274)
Figli
  • Yohito (1267-1324)
  • Altri 21 figli
Go-Uda (1274-1287)
Figli
Fushimi (1287-1298)
Figli
Go-Fushimi (1298-1301)
Figli
Go-Nijō (1301-1308)
Figli
  • 10 figli
Hanazono (1308-1318)
Figli
  • 9 figli
Go-Daigo (1318-1339)
Figli
Go-Murakami (1339-1368)
Figli
Chōkei (1368-1383)
Figli
  • 5 figli
Go-Kameyama (1383-1392)
Figli
  • 8 figli
Go-Komatsu (1392-1412)
Figli
  • Mihito (1401-1428)
  • Altri 4 figli
Shōkō (1412-1428)
Figli
  • 2 figlie
Go-Hanazono (1428-1464)
Figli
Go-Tsuchimikado (1464-1500)
Figli
Go-Kashiwabara (1500-1526)
Figli
Go-Nara (1526-1557)
Figli
Ōgimachi (1557-1586)
Figli
  • Masahito (1552-1586)
  • Altri 5 figli
Go-Yōzei (1586-1611)
Figli
Go-Mizunoo (1611-1629)
Figli
Meishō (1629-1643)
Go-Kōmyō (1643-1654)
Figli
  • Takako (1650-1725)
Go-Sai (1655-1663)
Figli
  • 28 figli
Reigen (1663-1687)
Figli
Higashiyama (1687-1709)
Figli
Nakamikado (1709-1735)
Figli
Sakuramachi (1735-1747)
Figli
Momozono (1747-1762)
Figli
  • Hidehito (1758-1779)
  • Sadamochi (1760-1772)
Go-Sakuramachi (1762-1771)
Go-Momozono (1771-1779)
Figli
Kōkaku (1780-1817)
Figli
Ninkō (1817-1846)
Figli
Kōmei (1846-1867)
Figli
Meiji (1867-1912)
Figli
Taishō (1912-1926)
Figli
Shōwa (1926-1989)
Figli
Akihito (1989-2019)
Figli
Naruhito (2019-...)
Figli

Note

  1. ^ (EN) L. Worden, Robert: A Country Study: Japan, Kofun and Asuka Periods, CA. A.D. 250-710. Giornale della divisione federale di ricerca della biblioteca del congresso. Washington, 1994
  2. ^ (EN) Bowring, Richard John: The religious traditions of Japan, 500-1600. Cambridge University Press, Cambridge 2005, pagg. 16–17. ISBN 0-521-85119-X
  3. ^ Ponsonby-Fane, pag. 419.

Bibliografia

  • (EN) Aston, William George: Nihongi: Chronicles of Japan from the Earliest Times to A.D. 697. (traduzione inglese dei Nihongi) Kegan Paul, Trench, Trubner. Londra 1896
  • (EN) Batten, Bruce Loyd: Gateway to Japan: Hakata in war and peace, 500-1300.. University of Hawaii Press, Honolulu, 2006. ISBN 0-8248-2971-9 ISBN 978-0-8248-2971-1
  • (EN) Brown, Delmer M. and Ichirō Ishida: Gukanshō: The Future and the Past.. University of California Press. Berkeley, 1979. ISBN 0-520-03460-0; ISBN 978-0-520-03460-0
  • (EN) Ponsonby-Fane, Richard Arthur Brabazon: The Imperial House of Japan. Ponsonby Memorial Society. Kyoto, 1959
  • (FR) Titsingh, Isaac: Annales des empereurs du Japon.. Royal Asiatic Society, Oriental Translation Fund of Great Britain and Ireland. Parigi, 1834
  • (EN) Varley, H. Paul: Jinnō Shōtōki: A Chronicle of Gods and Sovereigns.. Columbia University Press. New York, 1980. ISBN 0-231-04940-4; ISBN 978-0-231-04940-5

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kimmei

Collegamenti esterni

Predecessore Imperatori del Giappone Successore
Senka 539-571 Bidatsu
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie