Yūryaku

Yūryaku
雄略天皇
Imperatore del Giappone
In carica456 - 479
PredecessoreAnkō
SuccessoreSeinei
Nascita418 circa
MorteSakurai, 7 agosto 479

Yūryaku (雄略天皇, Yūryaku Tennō, o nella sua epoca Ohatsuse-Wakatake(ru)(-no-) Ōkimi; 418 circa – Sakurai, 7 agosto 479[1]) è stato il ventunesimo Imperatore del Giappone secondo la lista tradizionale di successione. Nessuna data certa può essere assegnata al suo regno, ma si ritiene che abbia governato nella seconda metà del V secolo d.C.
Gli eventi e le date che lo riguardano sono riportate negli Annali del Giappone (Nihongi?, 日本紀) e nelle Cronache degli antichi eventi (Kojiki?, 古事記), testi che furono compilati all'inizio dell'VIII secolo.

Biografia

Secondo il Kojiki ed il Nihonshoki, l'imperatore Yūryaku alla nascita ebbe il nome di principe Ohatsuse Wakatake. Fu il quinto e più giovane figlio dell'imperatore Ingyō. Tre mesi dopo l'assassinio del fratello maggiore, l'imperatore Ankō, e dopo aver vinto la lotta per il trono contro gli altri fratelli, divenne il nuovo sovrano.[2]

Yūryaku non regnò con l'attuale titolo imperiale di "sovrano celeste" (tennō?, 天皇), che secondo buona parte della storiografia fu introdotto per il regno dell'imperatore Tenmu. Il suo titolo fu "grande re che governa tutto quanto sta sotto il cielo" (Sumeramikoto o Amenoshita Shiroshimesu Ōkimi?, 治天下大王), oppure anche "grande re di Yamato" (ヤマト大王/大君).

I clan dell'antica provincia di Yamato, che corrisponde all'attuale prefettura di Nara, costituirono il regno che, nel periodo Kofun (250-538), si espanse conquistando buona parte dei territori delle isole di Honshū, Kyūshū e Shikoku. A seguito di tali conquiste, ai sovrani di Yamato fu riconosciuto il titolo di "grande re" (Ōkimi?, 大王) di Yamato. Fu solo a partire dal VII secolo che il "grande regno" venne chiamato impero, ed il titolo di imperatore fu esteso a tutti i sovrani precedenti della dinastia.

Secondo il Kojiki, Yūryaku governò dal tredicesimo giorno dell'undicesimo mese del 456 (Heishin)[1] fino alla sua morte nel settimo giorno dell'ottavo mese del 479 (Kibi).[1] Le iscrizioni nelle spade ritrovate in alcuni tumuli (kofun?), indicano che il suo nome fu grande re (Ōkimi?) Waka Takeru. Yūryaku fu il nome assegnatogli postumo in un'era successiva.

Quando salì al trono, spostò la corte nel nuovo palazzo Hatsuse no Asakura che fece costruire a Sakurai, la stessa città dove aveva sede il palazzo di Ankō, secondo la tradizione che vedeva di cattivo auspicio per un imperatore giapponese risiedere nello stesso palazzo del defunto predecessore.

Di carattere mutevole e violento, il sovrano fu temuto a corte e dai suoi sudditi, che diverse volte fece uccidere per motivi di scarsa importanza. Tra gli altri, fece bruciare viva per infedeltà una concubina, principessa di Baekje, mandata dal sovrano di quel regno per cementare l'alleanza tra i due stati.[2]

Durante il regno di Yūryaku, il regno coreano di Silla era tributario di Yamato, ma da otto anni non versava quanto doveva. Per riaffermare la supremazia ed ottenere i tributi, nel 465 Yūryaku inviò un'armata a proteggere Silla dall'invasione delle truppe del regno settentrionale di Goguryeo. La spedizione ebbe successo ma Silla continuò l'insubordinazione, così che l'anno successivo l'esercito di Yamato invase il regno e ristabilì l'ordine.[2]

Nel 469, Yūryaku fece sopprimere una rivolta nella provincia di Harima e, nel 474, quella scoppiata nella provincia di Ise.[2]

Secondo gli annali cinesi della sua epoca, è ipotizzabile che Yūryaku fosse conosciuto in Cina come re Bu del regno di Wa, il nome con cui il regno di Yamato veniva chiamato in Cina. Tali fonti riportano che re Bu tra il 477 ed il 478 inviò degli ambasciatori nei Regni del Sud della Cina, alle corti della dinastia Liu Song, della dinastia Qi meridionale e della dinastia Liang. Oltre a chiedere supporto militare per difendere il regno coreano tributario di Baekje dalla minaccia dell'altro regno coreano di Goguryeo, ottenne dai tre imperatori il riconoscimento della sua sovranità sul regno di Yamato.[2] Secondo altre fonti re Bu era il sovrano Muryeong di Baekje.[3]

Yūryaku è stato anche un letterato, alcune delle poesie a lui attribuite sono comprese nell'antico testo Man'yōshū (万葉集? - Raccolta di diecimila foglie) ed alcuni dei suoi versi sono riportati anche nei Nihonji e nei Kojiki.[4] Sempre nei Nihonji, viene anche ricordato per aver incoraggiato e diffuso la bachicoltura nel paese.[2]

Nel 478, Yūryaku nominò il figlio principe Shiraka erede al trono. Alla morte dell'imperatore, avvenuta l'anno dopo nel palazzo di corte, l'altro figlio, il principe Hoshikawa, si rese protagonista di una rivolta per diventare il nuovo sovrano, ma i generali dell'esercito, fedeli ai voleri di Yūryaku, bruciarono vivi i ribelli, asserragliatisi nel palazzo del tesoro, e Shiraka divenne imperatore con il nome di Seinei.[2]

Non si sa dove siano conservate le spoglie di Yūryaku, che viene venerato nel mausoleo Tajii no Takawashi-hara no misasagi di Osaka, a lui dedicato.[5]

Discendenza

Sposò come prima moglie l'imperatrice Kusaka no Hatabihime, che non gli diede figli. Ebbe altre tre consorti:

  • Katsuragi no Karahime (葛城韓媛), gli diede due figli: il principe Shiraka (白髪皇子), che sarebbe divenuto l'imperatore Seinei (444?-484), e la principessa Takuhatahime (栲幡姫皇女) (?-459)
  • Kibi no Wakahime (吉備稚媛), gli diede i due principi Iwaki (磐城皇子) e Hoshikawa no Wakamiya (星川稚宮皇子) (?-479)
  • Wani no Warawakimi (和珥童女君), gli diede la principessa Kasuga no Ōiratsume (春日大娘皇女), che avrebbe sposato l'imperatore Ninken.

Ascendenza

Stato del Giappone
Yamato

Jinmu (660 a.C.-585 a.C.)
Figli
Suizei (585 a.C.-549 a.C.)
Figli
Annei (549 a.C.-511 a.C.)
Figli
Itoku (510 a.C.-476 a.C.)
Figli
Kōshō (474 a.C.-392 a.C.)
Figli
  • Ametarashihikokunioshihito
  • Oho Yamato Tarasihiko Kunioshi Hito no Mikoto (427 a.C.-290 a.C.)
Kōan (391 a.C.-290 a.C.)
Figli
Kōrei (289 a.C.-214 a.C.)
Figli
Kōgen (213 a.C.-157 a.C.)
Figli
Kaika (156 a.C.-97 a.C.)
Figli
Sujin (96 a.C.-29 a.C.)
Figli
Suinin (28 a.C.-70)
Figli
Keikō (71-130)
Figli
Seimu (131-191)
Figli
  • Wakanuke
Chūai (192-200)
Figli
Ōjin (270-310)
Figli
Nintoku (313-399)
Figli
Richū (400-405)
Figli
  • Ichinobe-no Oshiwa (?-456)
  • Altri 3 figli
Hanzei (406-410)
Figli
  • 4 figli
Ingyō (411-453)
Figli
  • Anaho no Mikoto (401-456)
  • Oho Hatsuse Wakatakeru no Mikoto (418-479)
  • Altri 7 figli
Ankō (453-456)
Yūryaku (456-479)
Seinei (480-484)
Kenzō (485-487)
Ninken (488-498)
Figli
Buretsu (498-506)
Keitai (507-531)
Ankan (531-535)
Senka (535-539)
Figli
  • 8 figli
Kinmei (539-571)
Bidatsu (572-585)
Figli
  • 17 figli
Yōmei (585-587)
Figli
Sushun (587-592)
Figli
  • 3 figli
Suiko (592-628)
Figli
  • 7 figli
Jomei (629-641)
Figli
Kōgyoku/Saimei (I: 642-645; II: 655-661)
Figli
Kōtoku (645-654)
Figli
  • Arima (640-658)
Tenji (661-672)
Figli
Kōbun (672)
Figli
  • 3 figli
Tenmu (672-686)
Figli
  • Kusakabe (662-689)
  • Altri 16 figli
Jitō (686-697)
Figli
  • Kusakabe (662-689)
Monmu (697-707)
Figli
  • Obito (701-756)
  • Altri 2 figli
Genmei (707-715)
Figli
Genshō (715-724)
Shōmu (724-749)
Figli
  • Abe (718-770)
  • Altri 4 figli
Kōken/Shōtoku (I: 749-758; II: 764-770)
Junnin (758-764)
Figli
  • Abe
Kōnin (770-781)
Figli
  • Yamabe (737-806)
  • Altri 8 figli
Kanmu (781-806)
Figli
  • Ate (774-824)
  • Kamino (786-842)
  • Ōtomo (786-840)
  • Altri 32 figli
Heizei (806-809)
Figli
  • 7 figli
Saga (809-823)
Figli
Junna (823-833)
Figli
  • 14 figli
Ninmyō (833-850)
Figli
Montoku (850-858)
Figli
Seiwa (858-876)
Figli
Yōzei (876-884)
Figli
Kōkō (884-887)
Figli
  • Sadami (867-931)
  • Altri 41 figli
Uda (887-897)
Figli
Daigo (897-930)
Figli
  • Yutaakira (923-956)
  • Nariakira (926-967)
  • Altri 34 figli
Suzaku (930-946)
Figli
  • Masako (950-1000)
Murakami (946-967)
Figli
Reizei (967-969)
Figli
  • Morosada (968-1008)
  • Okisada (976-1017)
  • Altri 6 figli
En'yū (969-984)
Figli
Kazan (984-986)
Figli
  • 8 figli
Ichijō (986-1011)
Figli
Sanjō (1011-1016)
Figli
  • 7 figli
Go-Ichijō (1016-1036)
Figli
  • Shōshi (1026-1105)
  • Kaoruko (1029-1093)
Go-Suzaku (1036-1045)
Figli
Go-Reizei (1045-1068)
Go-Sanjō (1068-1073)
Figli
  • Sadahito (1053-1129)
  • Altri 7 figli
Shirakawa (1073-1086)
Figli
Horikawa (1087-1107)
Figli
  • Munehito (1103-1156)
  • Altri 5 figli
Toba (1107-1123)
Figli
Sutoku (1123-1142)
Figli
  • Shigehito (1140-1162)
  • Kakue (1151-1184)
Konoe (1142-1155)
Go-Shirakawa (1155-1158)
Figli
Nijō (1158-1165)
Figli
Rokujō (1165-1168)
Takakura (1168-1180)
Figli
Antoku (1180-1185)
Go-Toba (1183-1198)
Figli
Tsuchimikado (1198-1210)
Figli
Juntoku (1210-1221)
Figli
Chūkyō (1221)
Figli
  • Yoshiko (1234-1289)
Go-Horikawa (1221-1232)
Figli
Shijō (1232-1242)
Go-Saga (1242-1246)
Figli
Go-Fukakusa (1246-1260)
Figli
Kameyama (1260-1274)
Figli
  • Yohito (1267-1324)
  • Altri 21 figli
Go-Uda (1274-1287)
Figli
Fushimi (1287-1298)
Figli
Go-Fushimi (1298-1301)
Figli
Go-Nijō (1301-1308)
Figli
  • 10 figli
Hanazono (1308-1318)
Figli
  • 9 figli
Go-Daigo (1318-1339)
Figli
Go-Murakami (1339-1368)
Figli
Chōkei (1368-1383)
Figli
  • 5 figli
Go-Kameyama (1383-1392)
Figli
  • 8 figli
Go-Komatsu (1392-1412)
Figli
  • Mihito (1401-1428)
  • Altri 4 figli
Shōkō (1412-1428)
Figli
  • 2 figlie
Go-Hanazono (1428-1464)
Figli
Go-Tsuchimikado (1464-1500)
Figli
Go-Kashiwabara (1500-1526)
Figli
Go-Nara (1526-1557)
Figli
Ōgimachi (1557-1586)
Figli
  • Masahito (1552-1586)
  • Altri 5 figli
Go-Yōzei (1586-1611)
Figli
Go-Mizunoo (1611-1629)
Figli
Meishō (1629-1643)
Go-Kōmyō (1643-1654)
Figli
  • Takako (1650-1725)
Go-Sai (1655-1663)
Figli
  • 28 figli
Reigen (1663-1687)
Figli
Higashiyama (1687-1709)
Figli
Nakamikado (1709-1735)
Figli
Sakuramachi (1735-1747)
Figli
Momozono (1747-1762)
Figli
  • Hidehito (1758-1779)
  • Sadamochi (1760-1772)
Go-Sakuramachi (1762-1771)
Go-Momozono (1771-1779)
Figli
Kōkaku (1780-1817)
Figli
Ninkō (1817-1846)
Figli
Kōmei (1846-1867)
Figli
Meiji (1867-1912)
Figli
Taishō (1912-1926)
Figli
Shōwa (1926-1989)
Figli
Akihito (1989-2019)
Figli
Naruhito (2019-...)
Figli

Note

  1. ^ a b c Tutte le date sono relative al tradizionale calendario lunisolare, usato in Giappone fino al 1873.
  2. ^ a b c d e f g (EN) Aston, William: Nihongi, vol. 1 pagg.333÷372
  3. ^ (KO) So Jin Cheol: 백제 무령왕의 세계 (Il mondo di re Muryeong), pag. 124. 2008
  4. ^ Nippon Gakujutsu Shinkokai: The Manyōshū pag. 317. 1969
  5. ^ Ponsonby-Fane, pag. 419.

Bibliografia

  • (EN) Aston, William George: Nihongi: Chronicles of Japan from the Earliest Times to A.D. 697. (traduzione inglese dei Nihongi) Kegan Paul, Trench, Trubner. Londra, 1896
  • Batten, Bruce Loyd: Gateway to Japan: Hakata in war and peace, 500-1300.. University of Hawaii Press. Honolulu, 2006. ISBN 0-8248-2971-9 ISBN 978-0-8248-2971-1
  • (EN) Brown, Delmer M. and Ichirō Ishida: Gukanshō: The Future and the Past.. University of California Press. Berkeley, 1979. ISBN 0-520-03460-0; ISBN 978-0-520-03460-0
  • (EN) Nippon Gakujutsu Shinkokai: The Manyōshū: The Nippon Gakujutsu Shinkokai Translation of One Thousand Poems. Columbia University Press. New York, 1969. ISBN 0-231-08620-2
  • (EN) Ponsonby-Fane, Richard Arthur Brabazon: The Imperial House of Japan. Ponsonby Memorial Society. Kyoto, 1959
  • (FR) Titsingh, Isaac.: Annales des empereurs du Japon.. Royal Asiatic Society, Oriental Translation Fund of Great Britain and Ireland. Parigi, 1834
  • (EN) Varley, H. Paul: Jinnō Shōtōki: A Chronicle of Gods and Sovereigns.. Columbia University Press. New York, 1980. ISBN 0-231-04940-4; ISBN 978-0-231-04940-5
  • (KO) 소진철 (So Jin Cheol): 백제무령왕의세계: 왕의세상은해양대국·대백제 (Paekche Muryŏng Wang ŭi segye: wang ŭi sesang ŭn haeyang taeguk tae Paekche). 주류성. Seul, 2008. ISBN 89-6246-010-6/ISBN 978-89-6246-010-0

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Collegamenti esterni

  • (EN) Traduzione inglese del Nihongi: Emperor Yuryaku Archiviato il 27 aprile 2014 in Internet Archive. su nihonshoki.wikidot.com
Predecessore Imperatore del Giappone Successore
Ankō 456-479
(date tradizionali)
Seinei
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